Stefano Borgonovo
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Stefano Borgonovo (Giussano, Milano, 17 marzo 1964) è stato un giocatore di calcio italiano nel ruolo di centravanti.
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[modifica] Gli esordi al Como
Ha esordito in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l'Ascoli. Nelle due stagioni seguenti ha giocato sempre con i lariani fra i cadetti, senza riuscire a mettersi mai in luce per passare nel 1984 alla Sambenedettese con cui disputa un ottimo campionato segnando 13 reti. Torna l'anno seguente al Como, in Serie A, disputando un'altra ottima stagione con 10 reti, a cui seguono altre due annate tra i biancazzurri.
[modifica] La Fiorentina e Roberto Baggio
Passato nel 1988 alla Fiorentina, sfonda in piano nazionale formando con Roberto Baggio una coppia eccezionale di attaccanti, con all'attivo 14 reti. Sempre nel 1988 viene chiamato in nazionale, con cui ha esordito il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca e nel giro di un mese colleziona 3 presenze, che tuttavia saranno le sole della sua carriera, dopo quelle nell'Under 21 del 1985. Già da due anni il suo cartellino è tuttavia di proprietà del Milan, che a giugno lo reclama nella speranza di trovare in lui il sostituto ideale di Pietro Paolo Virdis.
[modifica] Il Milan
Nonostante un avvio promettente (un gol già nel 3-0 di Cesena alla prima di campionato) al Milan Borgonovo non mantiene le promesse e viene relegato a riserva, avendo davanti grandi campioni come Marco van Basten e un Daniele Massaro in ottima forma. Tuttavia riesce a dare un buon contributo nella vittoria finale in Coppa dei Campioni, segnando gli unici due gol in trasferta della squadra (ad Helsinki e in semifinale contro il Bayern Monaco) e facendosi trovare pronto al momento della chiamata in causa. Fondamentale fu il suo apporto proprio nelle due partite contro il contro il Bayern: all'andata il Milan passò in casa per 1-0 con un rigore di Marco van Basten fischiato per un fallo sull'ex giocatore di Como e Fiorentina, mentre al ritorno siglò il gol in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, spinse il Milan verso la finale. Nei supplementari di quella partita, all'ultimo minuto, Borgonovo mandò incredibilmente alto il tiro del possibile 2-2, sfiorando una storica doppietta in Europa.
[modifica] Dopo il Milan
Al termine della stagione, nonostante gli elogi di Arrigo Sacchi, che lo avrebbe volentieri tenuto al Milan, Borgonovo volle provare una carriera da protagonista e non da comprimario in una squadra che avesse già altri campioni. Tornato per due stagioni in viola, non ebbe più la possibilità di dimostrare le sue doti, segnando a singhiozzo fino a passare nel 1992 al Pescara. Nonostante un discreto campionato (in cui aveva segnato 9 reti), il Pescara retrocesse. Borgonovo dopo l'inizio della nuova stagione tornò in Serie A all'Udinese con cui segnò 5 reti in 12 partite. Proprio a Udine chiuse nel 1996 la carriera, dopo la parentesi di un anno al Brescia: nelle ultime due annate non riuscì mai ad andare in gol.