Sinfonia n. 41 (Mozart)
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La sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 di Wolfgang Amadeus Mozart è universalmente nota con il nome di Jupiter.
Il titolo, col suo rimando mitologico a Giove, non fu assegnato dal compositore ma probabilmente dall'impresario inglese Salomon, allo scopo di evidenziare il carattere grandioso e divino che caratterizza quest'ultima composizione strumentale di Mozart.
Con la n. 39 e la n. 40, essa fa parte di un ciclo noto come canto del cigno. Fu composta nell'estate del 1788, una delle stagioni più prolifiche per il compositore salisburghese.
Come nella sinfonia n. 40, anche qui non è presente un'introduzione. Un attacco iniziale deciso definisce l'atmosfera dell'allegro vivace irruente, ma con più interposizioni di temi lasciati quasi interamente ai violini.
L'andante inizia sommessamente e solo successivamente si sviluppa temi drammatici che nel finale si trasformano in toni di rassegnazione.
Il minuetto è costituito da una serie di temi semplici che ci riportano ad una certa tranquillità.
Il finale attacca con un tema di fuga che sarà ripreso più volte con modifiche contrappuntistiche e si arricchisce di espressione nel suo ripetersi.
[modifica] Dati sull'opera
- K 551
Durata
- 28-30 minuti
Movimenti
- allegro vivace, andante cantabile, minuetto (allegretto), molto allegro
Organico
- flauto; 2 oboi; 2 fagotti; 2 corni; 2 trombe; timpani; (violini primi e secondi; viole; violoncelli; contrabbassi)
Luogo e data di composizione
- Vienna, agosto 1788
Prime edizioni a stampa
- André, Vienna, 1793 (parti), Cianchettini & Sperati, Londra ca. 1807 (partitura)
Autografo
- Conservato alla Nationalbibliothek di Berlino.