Serio Morto
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Serio Morto | |
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Lunghezza: | 38 km |
Portata media: | m³/s |
Bacino idrografico: | km² |
Altitudine della sorgente: | 95 m s.l.m. |
Nasce: | Fontanili presso Vidolasco |
Sfocia: | Adda a Pizzighettone (CR) |
Paesi attraversati: | Italia |
Il Serio Morto è un corso d’acqua minore della Provincia di Cremona, che ha origine presso alcuni fontanili nel territorio del Comune di Casale Cremasco-Vidolasco. Dopo aver attraversato da nord a sud i Comuni di Ricengo, Offanengo e Crema, tra gli abitati di Madignanello e Ripalta Vecchia, in Comune di Madignano, piega decisamente verso sud-est, come tutti i fiumi della bassa lombarda. Da qui prosegue canalizzato attraversando Ripalta Arpina, Castelleone, San Bassano e Pizzighettone, dove sfocia nell’Adda.
Storicamente è accertato che il tratto compreso tra Madignano e Pizzighettone rappresenta il vecchio corso del fiume Serio. Studi più approfonditi sulla morfologia del terreno farebbero pensare addirittura che in tempi molto antichi il Serio sfociasse nell’Adda ancora più a sud, dopo Acquanegra, se non addirittura nel Po.
Di fatto, studiando i documenti d’archivio, parrebbe accertato che il Serio percorresse questa valle relitta in maniera esclusiva fino all’XI secolo facendo da confine tra Cremasco e Cremonese; sulle sue rive sorse nel 1188 Castelleone come baluardo di difesa contro le azioni militari cremasche.
È noto, invece, che nel 1361 il Serio vivo percorresse già il tracciato che ancor’oggi gli è proprio è che lo porta a confluire nell’Adda a Bocca Serio, presso Montodine.
I motivi di questo mutamento parrebbero ascriversi a lenti movimenti dei terreni o a sovralluvionamenti, in tempi in cui i fiumi avevano portate d’acqua assai maggiori, quindi più violente, rispetto ad oggi, perché non sfruttate per usi antropologici. Non è escluso che per un certo periodo il fiume percorresse i due rami contemporaneamente e solo in seguito avesse abbandonato la valle ora relitta.
L'originaria valle rimase percorsa dai residui rami del corso fluviale mentre paludi e acquitrini occuparono per diversi secoli queste terre, contrastati solamente dalla limitata azione di bonifica dei coloni locali. A cavallo degli anni Trenta del XX secolo venne scavato l'attuale canale di bonifica che finì per drenare ogni ristagno d'acqua.
La zona mantiene tuttavia caratteristiche ambientali affatto trascurabili: le scarpate morfologiche che, ben scolpite nei depositi alluvionali del piano generale di campagna, mostrano un caratteristico sviluppo a festoni che rappresenta una traccia delle erosioni attuate dalle antiche anse fluviali del fiume Serio e sono oggi percorse da tratti boschivi. Permangono anche alcuni meandri risalenti al periodo precedente alla bonifica, con flora e fauna caratteristici degli ambienti umidi padani. È per questo che è stato istituito un Parco Sovracomunale, detto del Serio Morto, che allo stato attuale coinvolge i comuni di San Bassano e Castelleone, ma è auspicabile un suo allargamento all’intera tratta tra Madignano e Pizzighettone.