San Costantino (re della Dumnonia)
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San Costantino di Cornovaglia (Custennin in gallese, Constantinus in latino e Constantine in inglese, ca. 520-576), re della Dumnonia (Inghilterra sud-occidentale), sul cui trono salì probabilmente dopo il padre Cado.
La tradizione letteraria parla di un Sir Constantine come dell'unico sopravvissuto alla battaglia di Camlann (537). E sarebbe anche stato lasciato dal cugino Artù come supremo sovrano[1] britannico. Nonostante questa posizione, fu defintio "cucciolo impuro della leonessa di Dumonia" dal contemporaneo Gildas.
È stato rimproverato per essersi travestito da vescovo per assassinare i suoi due nipoti in una chiesa. Secondo Goffredo di Monmouth, questi erano i malvagi figli di Mordred, che furono uccisi a Winchester e Londra.
Ci sono molti nobili Costantini menzionati per questo periodo, cosa che rende difficile distinguere l'uno dall'altro. Ma il costantino di cui si sta parlando qui sarebbe quello che incontrò san Petroc. Dopo questo evento, si convertì al Cristianesimo e, dopo aver abdicato in favore del figlio Bledric, si dedicò alla vita religiosa. Fondò chiese, attraversò il canale di Bristol e si unì con san David a Mynyw, dove visse molti anni come monaco. Alla fine si ritirò in eremitaggio a Costyneston (Cosmeston), vicino Cardiff, dove sarebbe morto, anche se esistono molte storie secondo cui avrebbe viaggiato e predicato nel nord, prima di essere martirizzato a Kintyre il 9 maggio del 576. Questo santo viene spesso confuso con San Costantino di Strathclyde.
[modifica] Note
- ↑ Cioè un sovrano che, senza avere il titolo di imperatore, ha una posizione di superiorità rispetto ad altri sovrani (vedi anche Re dei re).