Salzano
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Salzano | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Veneto | ||
Provincia: | Venezia | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 17 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 681 ab./km² | ||
Frazioni: | Robegano | ||
Comuni contigui: | Martellago, Mirano, Noale, Scorzè | ||
CAP: | 30030 | ||
Pref. tel: | 041 | ||
Codice ISTAT: | 027032 | ||
Codice catasto: | |||
Nome abitanti: | salzanesi | ||
Santo patrono: | San Bartolomeo | ||
Giorno festivo: | 24 agosto | ||
Sito istituzionale |
Salzano è un comune di 11.584 abitanti della provincia di Venezia. La parrocchia appartiene alla Diocesi di Treviso, Vicaria di Noale.
Indice |
[modifica] Origini
ll territorio di Salzano era abitato già in epoca romana, ma i primi documenti storici si trovano solo a partire dal Medioevo: è del 1283 infatti la prima citazione, mentre per Robegano (l'unica frazione annessa al capoluogo) si risale al 1154. Fu proprio qui che si sviluppò il primo insediamento di un certo rilievo, grazie alla favorevole posizione sul fiume Marzenego e sulla via che congiungeva Noale a Mestre. I dati demografici sottolineano l'iniziale preponderanza di Robegano su Salzano, rapporto destinato ad una progressiva inversione. Il ruolo di questi semplici villaggi agricoli non era certo di spicco se confrontato a quello di centri vicini, come confermato anche dalla gerarchia ecclesiastica: infatti pur vantando entrambi i borghi una chiesa, queste dipendevano dalle pievi di Zianigo e Martellago, di più antica origine.
[modifica] Medio Evo
Le vicende amministrative dell'area furono sempre complesse, trattandosi di zona di confine tra Padova e Treviso: nella seconda metà del 1300 ci furono scontri militari e pesanti scorrerie legati alle mire espansionistiche di Francesco da Carrara che nel 1384 riuscì ad acquistare Treviso e il suo territorio. A tale periodo risale la demolizione del castello di Robegano. Dopo un turbinio di alleanze e rivolgimenti diplomatici, ebbe fine la signoria trevigiana con un tumulto popolare che nel 1388 consegnò la città al Doge Antonio Venier.
[modifica] Repubblica di Venezia
Da allora l’area restò saldamente in mano a Venezia e si aprì un periodo di durevole tranquillità; il territorio di Salzano venne sottoposto amministrativamente ad un Podestà residente a Noale. Nel 1400 si consolidò la proprietà di terre da parte di congregazioni religiose veneziane e si svilupparono i mulini sul Marzenego rafforzando la tipica economia rurale. Nel contempo si svilupparono le parrocchie a Salzano e a Robegano; qui nel 1643, grazie alla devozione popolare, sorse anche un nuovo santuario dedicato alla Madonna delle Grazie.Già da metà '500 il rapporto tra Salzano e Robegano aveva iniziato ad invertirsi: lo confermano il sorpasso demografico e un diverso sviluppo che va consolidandosi. Basti pensare come a Salzano tra '600 e '700 sorgano alcune case padronali quali Villa Donà, Ca' Contarini, Villa Combi, Ca' Bozza e Ca' Savorgnan, mentre troviamo le prime tracce di attività manufatturiera.
[modifica] Da Napoleone all'Unità d'Italia
Nel 1797 la Repubblica di Venezia cadde sotto il dominio napoleonico e ciò comportò un'immediata rivoluzione nell'ordinamento amministrativo e giudiziario. La legislazione francese, pur restando in vigore per pochi anni, non mancò di produrre i suoi effetti, introducendo l'istituto del Comune sia a Salzano che a Robegano. Il riaccorpamento dei due borghi, attuato nel 1808, sarà definitivo; cambierà solo il Distretto di appartenenza: prima Vicenza, poi Noale, infine Mirano nel 1853. Nel secolo scorso Salzano vide il sorgere dell'attuale chiesa arcipretale (1843), e la presenza come parroco di don Giuseppe Sarto (1867-75), il futuro S. Pio X.
[modifica] Personaggi legati alla storia di Salzano
- papa Pio X
- Andrea Giacinto Longhin , Beato, Vescovo della Diocesi di Treviso
[modifica] Stemma del Comune
(...)
[modifica] Attività economica
Dal punto di vista economico risultò altamente significativa la presenza della filanda voluta dalla famiglia Romanin-Jacur accanto alla Villa Donà, precoce esempio di industrializzazione nella terraferma veneziana. Il complesso villa-parco-filanda si erge ancor oggi quale maggior ornamento del paese e suo tradizionale simbolo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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