Sagrestia
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Una sagrestia è una stanza della chiesa in cui avviene la vestizione dei ministri del culto. In essa vengono conservati i paramenti sacri: casule, amitti, stole, piviali, cingoli etc., ed anche tutti gli oggetti sacri necessari alla liturgia. Essa è ubicata, solitamente, all'interno della chiesa, ma può anche essere separata da essa come nei monasteri. In molte chiese la sagrestia è vicina ad uno dei due lati dell'altare maggiore. Molte chiese hanno più di una sagrestia ognuna delle quali ha una funzione specifica. Spesso le altre sacrestie fungono da locali in cui vengono conservati gli oggetti necessari alla celebrazione dei riti religiosi come calici, pissidi, ostensori ed altro.
La sagrestia è quindi il luogo in cui il prete e gli accoliti si vestono per la celebrazione delle funzioni religiose. Essi ritornano quì alla fine delle funzioni per togliersi i paramenti sacri indossati durante le stesse. Il registro parrocchiale dei battesimi, delle cresime, dei matrimoni etc. viene tenuto in questo locale. Nella sagrestia esiste anche un lavabo il cui scarico finisce direttamente nella terra. Quì vengono lavati le stoffe usate nel corso della messa e che vengono a contatto con il vino e le ostie consacrate, ma anche calici, pissidi, patene ed ogni altro oggetto che viene a contatto con le specie consacrate. La sagrestia è un luogo riservato ai ministri del culto ed ai loro collaboratori ed è strettamente interdetta a tutte le altre persone. La parola sagrestia deriva dal latino "sacristia".
Il responsabile della sagrestia è il sacrista o sacrestano.
[modifica] Bibliografia
- OED. Shorter Oxford English Dictionary. (1972)