Casula
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La casula è la veste che il presbitero indossa durante la celebrazione eucaristica.
Il nome di casula deriva, come indica Isidoro di Siviglia, da piccola cosa, nel senso di piccola tenda o di piccola casa. Questa spiegazione si adatta alla forma tipica della veste che all’origine avvolgeva completamente chi la indossava (la stoffa arriva fino ai polsi nella parte superiore e fino alla tibia nella parte inferiore); con questo termine si definiva inoltre la cella abitata dal monaco e la piccola cappella campestre. Questo indumento deriva, come tutti i paramenti sacri, dalle antiche vesti greche e romane, infatti la casula deriva dalla veste romana poenula, molto simile per forma e caratteristiche.
Nel corso del tempo, la veste subì delle modifiche nella lunghezza sulle braccia e sulle gambe, prendendo il nome di pianeta. Tuttavia, in seguito alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II ne fu introdotto l'uso, ora pressoché capillare.
Le rubriche del Messale Romano indicano la casula come veste propria del sacerdote celebrante, che indossa nel rito della Messa. Nelle celebrazioni dove non è annesso il rito della Messa, il sacerdote usa il piviale o la semplice stola. Sotto la casula il sacerdote deve indossare amitto, camice o alba, cingolo e stola (ogni casula è dotata della propria stola appartenente allo stesso corredo). La casula può essere di varie fogge e di vari colori liturgici a seconda della Eucologia e della memoria liturcica celebrata.
Se la caratteristica della casula è la sua ampiezza, non è stata esente dalle differenti correnti stilistiche degli ultimi decenni. Le casule degli anni '60 e '70, infatti, sono riconoscibili da uno stolone centrale (fascia o gallone che parte dal collo e arriva sino ai piedi della casula) e altri due galloni che si diramano dal petto giungendo sino alle spalle a mo' di pallio; questo tipo di casula aveva la particolarità di essere foderata all'interno con stoffa di colore in contrasto a quello esterno. Le casule degli anni '80 e '90, invece, subiscono l'eliminazione della fodera interna e dei due galloni laterali, preservando solo quello centrale che viene allargato; sul collo inoltre, viene applicato un colletto rigido che copre il coppino, dando al foro una forma quadra (quelle precedenti avevano l'uscita della testa molto stretta, che necessitava di cerniere o bottoni). In epoca recente e contemporanea le casule vengono realizzate con stili vari e differenti, anche a seconda della regione culturale di appartenenza. Si trovano perciò casule senza stoloni, con ricami realizzati direttamente sulla stoffa della casula, colli a mo' di cappucci monastici, disegni particolari e personalizzati.