Rattus
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Ratto | ||||||||||||||||||||||||
Un ratto domestico |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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Un ratto è un roditore onnivoro appartenente a una delle 56 specie del genere Rattus. I ratti sono affini ai topi (genere Mus), ma di dimensioni generalmente maggiori. Le due specie più comuni, il ratto nero (R. rattus) e il ratto marrone (R. norvegicus) sono diffuse in gran parte del mondo. I ratti possono essere addomesticati; il ratto marrone, in particolare, è un animale da compagnia molto diffuso nel mondo occidentale (vedi ratto domestico). Il ratto è un animale in grado di correre molto velocemente e di compiere salti particolarmente audaci. A differenza di altri mammiferi, si adatta a qualsiasi condizione di vita ed è in grado di digerire sostanze di diverso tipo.
Indice |
[modifica] Diffusione
Le due specie più comuni di ratti sono il R. rattus ("ratto nero" o "ratto dei tetti") e il R. norvegicus ("ratto marrone", "surmolotto" o "ratto delle chiaviche"). Sono entrambe di dimensioni maggiori rispetto ai topi, ma raramente superano i 500 g di peso. Il ratto nero è di dimensioni leggermente inferiori a quello marrone, ed è meno diffuso. Entrambe le specie sono originarie dell'Asia, e giunsero in Europa e in Africa in momenti diversi; in particolare, il norvegicus, oggi comunissimo, giunse in Europa solo nel tardo Medioevo (a dispetto del suo nome, non sembra fosse presente in Norvegia prima della metà del XVIII secolo)[1]. I ratti approdarono infine nelle Americhe, in Australia e altrove a bordo delle navi dei coloni. A causa della loro storia, sono detti talvolta "ratti del Vecchio Mondo".
Esclusi i ratti comuni (rattus e norvegicus), la maggior parte delle altre specie del genere Rattus è endemica e alcune di esse sono a rischio di estinzione. La parola "ratto", e i suoi equivalenti in altre lingue, sono anche usati informalmente per riferirsi ad altri mammiferi simili ma che non appartengono al genere Rattus, quali il Bandicota bengalensis.
[modifica] Convivenza con l'uomo
La convivenza dei ratti con l'uomo può essere molto problematica. Il ratto è un animale estremamente prolifico, e in assenza di predatori può giungere rapidamente alla sovrappopolazione. Essendo un onnivoro, e opportunista nella ricerca di cibo, può causare danni alle coltivazioni, a riserve alimentari come magazzini o dispense; ma può anche creare danni di altri generi (per esempio, è noto che i ratti spesso danneggiano i cavi elettrici masticandoli). Da questo punto di vista, i ratti non si distinguono in modo sostanziale da altri roditori.
Nella percezione comune, il principale pericolo associato ai ratti è legato all'igiene. Un ratto può essere affetto da oltre 30 malattie trasmissibili all'uomo, inclusi il tifo e la peste bubbonica, e la febbre da morso di ratto. Si ritiene comunemente (sebbene la questione sia talvolta messa in discussione) che l'epidemia della Peste Nera, che devastò l'Europa nel XIV secolo, fosse dovuta al micro-organismo Yersinia pestis, portato dalla pulce Xenopsylla cheopis, a sua volta parassita del R. rattus. I ratti selvatici moderni possono portare la leptospirosi (sebbene la trasmissione della malattia all'uomo richieda circostanze molto specifiche). L'idea che i ratti possano "contaminare" l'uomo o l'ambiente è anche legata al fatto che, in contesti urbani e suburbani, sono spesso abitatori di fognature e depositi di rifiuti. A dispetto di questi luoghi comuni, il ratto, in natura, è generalmente un animale estremamente robusto e sano.
Sia il R. norvegicus che (meno diffuso) il R. rattus sono stati addomesticati e sono animali da compagnia piuttosto diffusi. Come nel caso dei cani o dei gatti, i ratti domestici si sono differenziati nel tempo in numerose razze con caratteristiche morfologiche differenti. Il ratto domestico è noto per la sua intelligenza e socievolezza, e risulta essere un animale estremamente pulito. I ratti domestici vengono anche spesso utilizzati per nutrire serpenti tenuti in cattività (soprattutto boidi).
[modifica] Ricerca scientifica sui ratti
I ratti, come molti altri roditori, sono spesso utilizzati come animali da laboratorio. In particolare, il R. norvegicus è un modello animale molto utilizzato in tossicologia. L'affinità genetica fra l'uomo e il ratto è molto superiore a quella fra l'uomo e il topo. [2]
[modifica] I ratti nella cultura
[modifica] Cultura occidentale
Nel mondo occidentale, al ratto sono associate quasi esclusivamente immagini negative, come "sporcizia", "putridume", "malattia"; spesso viene usato metaforicamente come emblema di corrispondenti morali di queste immagini (per esempio disonestà e falsità). È possibile che questa visione del ratto abbia le sue radici anche nel trauma subito dall'Europa durante la Peste Nera.
Poiché la presenza di ratti viene percepita come infestazione, viene considerata accettabile la pratica di avvelenare i ratti con pesticidi, mentre questo non vale per i cani randagi o altri animali che potrebbero causare problemi simili a quelli imputabili ai ratti.
Spesso la distinzione fra "topo" e "ratto" viene trascurata, e il ratto viene percepito come un "grosso topo" (già gli Antichi Romani si limitavano a distinguere fra mus maximi e mus minimi, "topi grande" e "piccoli"). Quando viene fatta una distinzione, il ratto è di solito rappresentato come una controparte infida e aggressiva del più mite "topolino".
[modifica] I ratti nella finzione
I ratti nella narrativa e nel cinema occidentali sono in genere rappresentati in modo consistente con gli stereotipi comuni propri di questa cultura, e non raramente con riferimenti impliciti o espliciti alla peste.
- Nella fiaba del Pifferaio di Hamelin, un'infestazione di ratti dà inizio a una catena di eventi che causeranno la "morte" di tutti i bambini del paese.
- In 1984 di George Orwell, la fobia dei ratti viene usata come strumento di tortura.
- Nel romanzo horror The Rats di James Herbert, ratti mutanti diventano divoratori di uomini.
- Nella serie di Redwall di Brian Jacques i ratti sono i principali "cattivi"
Alcuni autori hanno giocato su questo pregiudizio nei confronti dei ratti, ribaltandolo a effetto. Per esempio, ratti "buoni" sono protagonisti di opere come il film di animazione Brisby e il segreto di Nimh, la serie televisiva Ratz e il romanzo Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori di Terry Pratchett.
[modifica] Cultura orientale
La cultura orientale è generalmente più bevenvola verso il ratto; per esempio, esso è il primo dei dodici animali dello zodiaco cinese, e le caratteristiche che gli corrispondono includono creatività, onestà, generosità, ambizione e velocità nelle decisioni.
Nella mondo induista il ratto è la cavalcatura di Ganesha, e generalmente considerato con rispetto o addirittura devozione. Nella città indiana di Deshnoke, per esempio, è diffuso un particolare culto dei ratti, visti come la reincarnazione dei Sadhu, i santi della religione indù. I fedeli offrono cibo a questi animali, e considerano una benedizione poter mangiare a loro volta cibo toccato dai ratti.
[modifica] Tassonomia del genere Rattus
Il genere Rattus appartiene alla vastissima sottofamiglia Murinae. La famiglia comprende numerosi altri generi che sono talvolta considerati sottogeneri di Rattus: Lenothrix, Anonymomys, Sundamys, Kadarsanomys, Diplothrix, Margaretamys, Lenomys, Komodomys, Palawanomys, Bunomys, Nesoromys, Stenomys, Taeromys, Paruromys, Abditomys, Tryphomys, Limnomys, Tarsomys, Bullimus, Apomys, Millardia, Srilankamys, Niviventer, Maxomys, Leopoldamys, Berylmys, Mastomys, Myomys, Praomys, Hylomyscus, Heimyscus, Stochomys, Dephomys e Aethomys.
[modifica] Specie di ratti
Inteso in senso proprio, il genere Rattus comprende 56 specie note, elencate di seguito in ordine alfabetico.
- Rattus adustus
- Rattus annandalei
- Rattus argentiventer
- Rattus baluensis
- Rattus bontanus
- Rattus burrus
- Rattus colletti
- Rattus elaphinus
- Rattus enganus
- Rattus everetti
- Rattus exulans
- Rattus feliceus
- Rattus foramineus
- Rattus fuscipes
- Rattus giluwensis
- Rattus hainaldi
- Rattus hoffmani
- Rattus hoogerwerfi
- Rattus jobiensis
- Rattus koopmani
- Rattus korinchi
- Rattus leucopus
- Rattus losea
- Rattus lugens
- Rattus lutreolus
- Rattus macleari
- Rattus marmosurus
- Rattus mindorensis
- Rattus mollicomulus
- Rattus montanus
- Rattus mordax
- Rattus morotaiensis
- Rattus nativitatis
- Rattus nitidus
- Rattus norvegicus
- Rattus novaeguineae
- Rattus osgoodi
- Rattus palmarum
- Rattus pelurus
- Rattus praetor
- Rattus ranjiniae
- Rattus rattus
- Rattus sanila
- Rattus sikkimensis
- Rattus simalurensis
- Rattus sordidus
- Rattus steini
- Rattus stoicus
- Rattus tanezumi
- Rattus tawitawiensis
- Rattus timorensis
- Rattus tiomanicus
- Rattus tunneyi
- Rattus turkestanicus
- Rattus villosissimus
- Rattus xanthurus
[modifica] Altri progetti
- Wikispecies contiene informazioni su Rattus
[modifica] Note
- ↑ "Scheda sulla storia dei ratti domestici presso il sito "rattiamici"
- ↑ La mappa genetica completa del ratto è stata completata nel 2006; vedi [1]