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Pokémon

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Pikachu, il Pokémon più famoso
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Pikachu, il Pokémon più famoso

I Pokémon (in giapponese ポケモン, abbreviazione della parola inglese Pocket Monsters ("mostri tascabili"), traslitterata in katakana ポケットモンスター Poketto Monsutā) sono i personaggi di una linea di videogiochi omonima, di origine giapponese, creata da Satoshi Tajiri e pubblicata dalla Nintendo. Questi personaggi sono dei "mostriciattoli" allevabili dagli esseri umani, che posso farli combattere tra di loro. Molti Pokémon possono evolversi, ovvero mutare forma e aspetto, acquisendo nuove caratteristiche e diventando sempre più potenti. Le varie versioni per Game Boy del videogioco hanno venduto in totale oltre 160 milioni di copie. Il successo dei Pokémon ha dato il via a tutta una serie di prodotti collegati tra cui una serie di cartoni animati ed innumerevoli gadget, generando vere e proprie manie in tutto il mondo.

Indice

[modifica] Origine

Il concetto di Pokémon nasce in Giappone. In questo paese infatti, in passato, la collezione di insetti era un hobby molto comune tra i bambini giapponesi (incluso il creatore dei Pokémon, Satoshi Tajiri). Grazie a questi ricordi d'infanzia, Tajiri elaborò l'idea che abbiamo oggi di Pokémon, una sorta di animale domestico di forma mostruosa.

Inizialmente i Pokémon vennero introdotti in Giappone tramite due giochi per Game Boy, chiamati Pocket Monster Red e Green, nel 1996, arrivati in occidente solo nel 1998 con Pokémon Rosso e Blu. Il giocatore può catturare, collezionare, e allenare creature carine (come Jigglypuff) o enormi e orrendi mostri (come Golem), con varie abilità, e farli combattere tra di loro per incrementare la loro potenza e farli evolvere. I Pokémon non sanguinano né muoiono, svengono solamente. Questa particolarità ha permesso a Tajiri, di creare un gioco senza farlo diventare un gioco violento.

Lo slogan del gioco in inglese era Gotta catch 'em all! ("Acchiappali tutti"), anche se recentemente non è stato più usato ufficialmente, è rimasto nella memoria comune come slogan di tutta la serie.

[modifica] Il videogioco

Screenshot di un videogioco della serie Pokémon
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Screenshot di un videogioco della serie Pokémon

Come già detto, le prime tre versioni del videogioco, chiamate Pokémon Verde (mai uscito al di fuori del Giappone), Pokémon Rosso e Pokémon Blu, create dalla Nintendo per Game Boy sono state rilasciate per la prima volta nel 1996. In questi tre titoli, il protagonista è un ragazzo di Biancavilla (Pallet Town nella versione inglese), compaesano del Professor Oak, creatore del Pokédex. Questo ragazzo, insieme al suo arcinemico (e vicino di casa) aiuterà il Professor Oak a completare la lista dei Pokémon. Per far questo permette ai due rivali di scegliere un Pokémon iniziale tra Bulbasaur, Squirtle e Charmander, tre Pokémon elementali rispettivamente di tipo Erba, Acqua e Fuoco, per cominciare il loro viaggio nel continente immaginario di Kanto (basato sulla regione giapponese di Kantō) alla ricerca di nuove specie di Pokémon.

Pokémon infatti è un videogioco di ruolo e conta ad oggi decine di versioni. A parte il capostipite e semisconosciuto Pokémon Verde (del quale pochi anni è uscito una riversione), le versioni realizzate in seguito sono state via via rilasciate a gruppi di tre: Pokémon Rosso, Blu e Giallo, Pokémon Oro, Argento e Cristallo, Pokémon Rubino, Zaffiro e il recente Smeraldo, oltre alle riedizioni per Game Boy Advance dei giochi per il vecchio Gameboy, chiamate Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia.

Le differenze tra i colori che danno nome alle varie edizioni corrispondono in effetti ai Pokémon rintracciabili al loro interno e ciò invoglia ad un interessante funzione che forse ha fatto la fortuna del Game Boy: lo scambio. Con due cartucce di Pokémon, due Game Boy e un cavo link è infatti possibile scambiare con un altro giocatore i Pokémon che possono servire all'uno a all'altro, e completare cosi il Pokédex, una sorta di enciclopedia elettronica dei Pokémon, che tiene nota di tutti i Pokémon presi o visti durante il gioco. Oggi i Pokémon sono 386, ma in Giappone sono già apparse le avanguardie della quarta generazione Pokémon.

Alcuni Pokémon, come Mew o Celebi, possono essere ottenuti nelle cartucce italiane solo tramite trucchi come GameShark o Exploder, poiché in originale sono stati distribuiti soltanto tramite eventi o strumenti speciali solo nel mercato giapponese e americano. Ultimamente anche in Italia sono state organizzate iniziative simili, come il Pokémon Day tenutosi a Mirabilandia il 2 e 3 luglio 2005. Gli oltre 5000 partecipanti hanno potuto così ottenere nelle loro cassette di Pokémon Verde Foglia e Rosso Fuoco, il Biglietto Aurora utilizzabile per raggiungere una nuova area segreta del gioco in cui catturare l'ambitissimo Pokémon Deoxys.

[modifica] Generazioni

Per approfondire, vedi la voce Generazione (Pokémon).

Tutti i Pokémon di proprietà della Pokémon Company sono divisi in generazioni. Esistono quattro generazioni di Pokémon, scelte in base ai Pokémon che ne fanno parte. Ogni generazione è introdotta da una coppia di videogiochi per Game Boy o successori (incluso il Nintendo DS), a partire da Pokémon Rosso e Blu. Ogni generazione introduce una gran quantità di nuovi Pokémon e una serie di caratteristiche che spesso sostituiscono quelle precedenti.

Le generazioni sono divise cronologicamente per ordine di pubblicazione; i Pokémon di ogni generazione generalmente appaiono all'inizio negli anime (soprattutto nei film) o nel gioco di carte prima della uscita dei giochi Game Boy, ma l'anime, il manga, e il gioco di carte sono divisi in serie che ricalcano le generazione dei videogiochi e non viceversa.

Qualche caratteristica invece è stata prima introdotta altrove, prima di essere implementata nei giochi. Per esempio le sfide "Due contro Due" sono apparse molto tempo prima nell'anime che nel gioco, e le Abilità dei Pokémon sono state tratte dai Poteri Pokémon, introdotti molto tempo prima nel gioco di carte collezionabili Pokémon.

[modifica] Elenco dei videogiochi correlati ai Pokémon

[modifica] Altri giochi correlati ai Pokémon

[modifica] Merchandising e Web

Boeing della compagnia ANA raffigurante tre Pokémon: da destra a sinistra Clefairy, Pikachu e Togepi
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Boeing della compagnia ANA raffigurante tre Pokémon: da destra a sinistra Clefairy, Pikachu e Togepi

In seguito all'avvento del videogioco e della serie animata la Nintendo ha messo in commercio vari oggetti che raffigurano il logo Pokémon, i Pokémon e i personaggi dell'anime. Tra gli oggetti più venduti ricordiamo i capi di abbigliamento (magliette, felpe e cappellini), i pupazzi, i DVD e le videocassette della serie animata e dei nove film, i vari giochi da tavolo (tra cui i puzzle), i libri e le raccolte di figurine. Inoltre sono stati anche commercializzati prodotti come orologi (da tavolo e da polso), poster, cuscini, portachiavi, spille e addirittura un Pokédex tascabile.

In Italia, nel corso del 2001, la Parmalat ha messo in commercio le buste del suo latte dotandole di un adesivo che raffigurava un Pokémon e all'interno delle sue merendine ha inserito alcune calamite dedicate ai mostriciattoli giapponesi.

In Giappone sono presenti cinque Pokémon Center, enormi negozi specializzati nella vendita di oggetti riguardanti i Pokémon. Negli USA è stato aperto un unico Pokémon Center, trasformato nel febbraio del 2005 in uno dei Nintendo World.

La Pokémania ha invaso anche il web. Fin dall'inizio sono stati creati molti siti web a loro dedicati, in seguito specializzati nella produzione di soluzioni e strategie. Il fenomeno Pokémon è esploso come una moda ed è andato via via esaurendosi per poi riapparire a fasi alterne in occasione di ogni nuova generazione di Pokémon, che tuttavia soffrono oggi la concorrenza di nuove serie come Digimon e Yu-Gi-Oh. Nonostante ciò le vendite dei videogiochi dei Pokémon non sono diminuite eccessivamente, grazie al radicato e ramificato gruppo di centinaia di migliaia di fan provenienti da tutto il mondo.

[modifica] Il gioco di carte collezionabili

Per approfondire, vedi la voce Pokémon (gioco di carte).

La Wizards of the Coast, già distributrice del famoso gioco di carte collezionabili Magic: l'adunanza, nel 1998 acquisce, dalla Nintendo, i diritti per pubblicare in Nord America, Europa e Medio Oriente, un gioco di carte collezionabili basato sui Pokémon. Il gioco ebbe successo e nel 1999 la Hasbro acquisì la Wizards of the Coast. Tuttavia dal 2003, la Nintendo non rinnovò la licenza alla Hasbro e pubblicò in proprio il gioco.

La serie di carte del 2003, pubblicata da stessa Nintendo, può essere letta come fosse una carta a banda magnetica con l'apposito E-Reader, un lettore di carte che può essere inserito nel Game Boy Advance come fosse una normale cartuccia. In Italia, Nexus pubblica le carte. Nell'autunno 2004, il gioco passa da Nexus a 25 Edition.

[modifica] Serie animata

[modifica] Storia

Nell'anime, il protagonista è Ash Ketchum, un ragazzo di Pallet (la città che nel videogioco viene chiamata Biancavilla), deciso a diventare maestro di Pokémon, ovvero a raggiungere il maggior grado di abilità come allenatore. Il giorno in cui finalmente deve ricevere il suo primo Pokémon però si sveglia tardi, e al suo arrivo al laboratorio del Professor Oak, quest'ultimo è costretto a consegnargli l'unico Pokémon rimastogli, Pikachu, che diventerà la sua inseparabile spalla.

L'anime è diviso in varie serie (in 9, secondo la divisione Usa, considerando la Saga del Parco Lotta, che verrà trasmessa dopo Pokémon Advance Battle, il cui termine è previsto, in Italia, per il luglio 2006). Tuttavia si può effettuare una divisione in due della serie.

La prima parte, denominata Pokémon, tratta del viaggio di Ash nelle regioni di Kanto e Johto, quest'ultima dopo aver visitato le Isole Orange. Le puntate sono basate sulla prima e la seconda generazione. Insieme ad Ash, viaggeranno Brock, capopalestra di Pewter City e Misty, la più giovane delle sorelle della palestra di Cerulean City. In seguito, Tracey Sketchit, disegnatore e osservatore di Pokémon, prenderà temporaneamente il posto di Brock, accompagnando Ash attraverso le Isole Orange. Il rivale di Ash è Gary Oak, nipote del Professor Oak.

La seconda parte, chiamata Pocket Monsters Advanced Generation, invece è completamente ambientata a Hoenn. Qui Ash cattura vari Pokémon della terza generazione, tra cui Snorunt, Treecko e Taillow, che in seguito si evolveranno, rispettivamente, in Glalie, Grovyle e Swellow. Tra gli altri Pokémon catturati ricordiamo Corphish, Torkoal e Aipom. In questa serie Ash fa da insegnante e mentore a Vera, una giovane allenatrice. Insieme a loro viaggia Max, fratello minore di Vera, molto preparato sui Pokémon, ma ancora troppo giovane per essere un allenatore. Brock ritorna a far parte del gruppo, invece Misty si reca a Cerulean City per aiutare le sorelle nella palestra di famiglia. Questa serie è basata sulla terza generazione.

Infine, quando Ash ritorna a Pallet, nella regione Kanto, incontra Misty che li accompagna fino Cerulean City. Quest'incontro sembra ricordare i videogiochi Pokémon RossoFuoco e VerdeFoglia.

La serie animata ha raggiunto i 500 episodi (contando anche gli episodi speciali) con la Saga di Shin'ou.

[modifica] L'anime e il videogioco

Si possono notare delle somiglianze tra l'anime e i videogiochi. Ad esempio, nella versione originale della serie animata, i titoli dell'episodi sono seguiti da una piccola freccia rivolta verso il basso. Ciò è senza dubbio ispirato alle schermate dei videogiochi, che presentano una freccia quando il testo è diviso in più parti e bisogna scorrerlo per visualizzarlo tutto. Nella versione americana (e in quella italiana) invece si può notare che, al termine di ogni singolo episodio, appare la scritta "to be continued", preceduta da una piccola freccia rivolta verso destra, che ricorda i tasti direzionali del Game Boy.

Già dal primo episodio della serie si nota che l'anime è un tentativo di ricalcare il videogioco. Infatti l'episodio "L'inizio di una grande avventura" (Pokémon, I choose you!) inizia con uno scontro, con stile da videogioco, tra un Gengar e un Nidorina, preso dall'inizio del videogioco Pokémon Rosso, che si trasforma in stile cartoon. La scelta dell'animazione iniziale di Pokémon Rosso non è casuale, infatti uno dei nomi default del protagonista di questo titolo è appunto Ash (invece in Pokémon Blu uno dei nomi default è Gary e lo scontro è tra Gengar e Jigglypuff).

Inoltre i luoghi, gli oggetti e i Pokémon presenti nelle varie zone sono quasi identici a quelli del gioco, tuttavia il cartone animato lascia trasparire poco e nulla della strategia necessaria per vincere un combattimento e si mantiene per tutta la sua durata su binari estremamente prevedibili, ripetitivi e infantili, fattore che ha contribuito non poco ad attaccare ai Pokémon la nomea di prodotto esclusivamente per bambini in età scolare.

[modifica] Episodi censurati

In tutto il mondo è stato bandito il 38° episodio della prima serie, il titolo originale è Dennou Senshi Porygon. L'episodio in questione andò in onda la prima ed unica volta il 16 dicembre 1997 in Giappone, causando quasi 700 casi di epilessia a causa di alcune sequenze nelle quali vengono mostrate intermittenze luminose troppo veloci. Le intermittenze sono costituite così: un fotogramma rosso, uno blu e uno azzurro. Poi di nuovo rosso, blu, azzurro e così via.

Un altro episodio censurato in tutto il mondo è stato l'episodio 377 Shaking Island Battle! Barboach VS Whiscash!!. La data prevista di trasmissione dell'episodio in Giappone era il 4 novembre 2004, ma non fu trasmesso poiché il 23 ottobre dello stesso anno avvenne il terremoto nel Chuetsu che fece deragliare un treno (l'incidente non causò vittime), e poiché la trama dell'episodio prevedeva che alcuni Whiscash causassero un terremoto, fu prima rimandato e in seguito il network decise di non trasmetterlo. Successivamente non fu tradotto in inglese, probabilmente poiché il tsunami del 26 dicembre 2004 nel sud-est asiatico ha scosso completamente l'opinione pubblica.

In Italia sono stati banditi altri tre episodi, visto che la traduzione italiana è basata sulla versione americana della serie. I tre episodi sono il 18° (Bellezza e Spiaggia), il 35° (La Leggenda di Dratini) e il 252° (La Via Gelata).

Il primo di questi tre episodi mostrava James, membro del Team Rocket, travestito da donna per partecipare ad un concorso femminile in bikini. In seguito l'episodio è stato trasmesso senza la sequenza incriminata, non permettendo quindi una adeguata comprensione dell'episodio.

Il secondo è ambientato nella Zona Safari (un'area molto importante nella storia del videogioco). Questo episodio è stato censurato perché uno dei personaggi, il custode dell'area, era in possesso di armi da fuoco che usa nel corso dell'episodio per minacciare Ash e i compagni e per attaccare i membri del Team Rocket. Il motivo principale della censura è collegato al massacro della Columbine High School e altri eventi simili che sono avvenuti negli Stati Uniti. La mancanza di questo episodio ha creato dei dubbi tra i telespettatori della serie, in quanto negli episodi successivi il protagonista, Ash, ha con sé molti Tauros, catturati nella Zona Safari, di cui i fan dell'anime, che non hanno visto l'episodio censurato, si chiedono la provenienza.

Nel terzo episodio, durante il corso della storia, Brock si ammala gravemente e finisce in ospedale. La Warner Bros non ha mai dichiarato il motivo della censura. Le idee più diffuse sulla causa della censura sono due: la prima è che in quel momento si era diffuso l'allarme SARS. I sintomi mostrati da Brock durante l'episodio sono molto simili alla malattia accennata. Altri affermano che nell'episodio è stato censurato perché Brock, in stato febbrile, tentando di baciare l'infermiera, rischia di baciare Jynx (ma poi riconosce il Pokémon e evita il bacio).

Infine citiamo il nono episodio, Le Creature Marine (Tentacool and Tentacruel), censurato dal 2001, dopo la trasmissione nel '98 e in seguito a 3 successive repliche, poiché Tentacruel distrugge un grattacielo. Questo, secondo la rete, evoca nella mente degli americani l'11 settembre, quando crollarono le Torri Gemelle.

[modifica] Controversie e critiche

I Pokémon sono stati spesso oggetto di pesanti critiche.

[modifica] Critiche religiose

Alcuni cristiani protestanti statunitensi credono che i Pokémon abbiano un'origine satanica.[1] Dopo il rilascio della versione inglese di Pokémon Giallo negli Stati Uniti, le accuse mosse ai Pokémon sono state le seguenti:

  • I Pokémon sono simili a demoni. Possono essere catturati e possono essere invocati per svolgere vari azioni (per esempio tagliare un albero o spingere una roccia).
  • Per controllarli (soprattutto quando sono a livelli molto alti) bisogna usare "talismani" magici (le medaglie ottenute nelle palestre).
  • Si possono usare pietre "magiche" per fare evolvere alcuni Pokémon.
  • I Pokémon si evolvono. Poiché l'evoluzione nega il creazionismo, i Pokémon negano alcune interpretazioni della Bibbia.
  • Alcuni Pokémon possiedono poteri paranormali o psichici. Questi non derivano da Dio e quindi, secondo alcune dottrine cristiane, derivano da Satana.
  • Molti Pokémon seguono e praticano concetti asiatici spirituali e mistici. Per esempio, alcuni praticano arti marziali, che per per alcuni gruppi cristiani è un passaggio che porta alle religioni pagane. Inoltre il mondo in cui è ambientato presente le tradizioni asiatiche verso le forze degli elementi.
  • Alcuni Pokémon (per esempio Houndoom e Murkrow) ricordano stregoni o demoni.

Inoltre la sigla originale in inglese la frase "gotta catch ’em all", se ascoltata al contrario (backmasking), sembra dire "I love Satan" (amo Satana) o "oh Satan". Per questo motivo, alcune organizzazione cristiane credono che i Pokémon incoraggino il satanismo in modo subliminale. Tuttavia la validità del backmasking è ancora oggi molto dibattuta.

Il Vaticano, attraverso il canale satellitare Sat2000, ha dichiarato che i giochi di carte e i videogiochi dei Pokémon «non hanno alcuna controindicazione morale» e «allenano i bambini alla fantasia e all'inventiva». Inoltre ha sottolineato che le storie «si basano sempre su un legame di amicizia intenso tra l'allenatore e il suo Pokémon».

Altre critiche sono giunte da membri della comunità giudaica, per l'uso della svastica, simbolo del nazismo, in modo inappropriato. La Nintendo ha dichiarato che è stato solo un malinteso, poiché la svastica e il simbolo manji (卍) in Oriente vengono usati come auspicio di buona fortuna dalla religione induista da circa 2000 anni. Ancora oggi, in Giappone, la svastica non è associata sempre al nazismo, infatti il manji viene spesso usato per indicare un tempio buddista.

Il manji è presente solo in una versione giapponese di una carta (in cui è presente Golbat) che non venne rilasciata nel mercato americano. Tuttavia, alcuni gruppi ebraici attaccarono le versioni giapponesi arrivate negli USA attraverso importazioni non autorizzate, sebbene il manji abbia i rembi rivolti in direzione opposta alla svastica nazista. Per questo motivo la Nintendo interruppe l'uso del simbolo nella versione giapponese[2]. Questo causò, in Giappone, una violenta reazione pubblica per l'intolleranza dimostrata nei confronti dei simboli della religione buddista.

I Pokémon sono stati anche attaccati dagli islamici, in Arabia Saudita. Qui il gioco di carte è stato criticato perché promuoveva il gioco d'azzardo. Tuttavia nei paesi moderati, ad esempio Turchia e Pakistan, non ci fu nessuna minaccia.

Invece una fatwa, un editto religioso, indetta da uno sceicco saudita, incitò i musulmani a stare attenti al gioco, poiché venne notato che in molte carte sono presenti «stelle a sei punte, simbolo del sionismo internazionale e dello Stato d'Israele» (in riferimento alla simbolo "energia incolore").

[modifica] Malattie

Come già detto in precedenza, il 38° episodio della prima serie, ha causato 685 casi di epilessia. Dopo questo incidente la Nintendo mise un avviso nei videogiochi riferito ai soggetti affetti da epilessia fotosensitiva.

[modifica] Crudeltà verso gli animali

Alcuni hanno messo a confronto il meccanismo originario delle lotte tra Pokémon e la pratica, fuorilegge, del combattimento tra galli. Da questo punto di vista, il gioco consiste principalmente sul fatto che gli allenatori di Pokémon devono catturare e far combattere tra loro animali selvatici. Inoltre le pozioni e gli altri oggetti, che servono a curare o a migliorare l'abilità del Pokémon durante le lotte, sono considerate al pari delle droghe e delle sostanze stupefacenti. Alcuni pensano che ciò inciti i bambini verso le crudeltà verso gli animali o verso il gioco d'azzardo.[3]

Tuttavia, molti fan della serie vedono gli scontri come una competizione amichevole tra due squadre di Pokémon e tra i loro allenatori. Visto da questo punto di vista, Pokémon non costringono gli allenatori a sfidarsi. Nonostante ci siano Pokémon territoriali (ad esempio Pidgeotto[4]), la loro aggressività è completamente differente da quella dei galli, che lottano fino a quando uno dei due muore.

[modifica] Parodie

  • "Una moda pericolosa" (Chinpokomon) è l'undicesimo episodio della terza stagione di South Park. E' una satira sulla mania legata ai Pokémon. I personaggi dell'anime seguito da uno dei protagonisti, Cartman, rispecchiano Ash, i membri del Team Rocket[5], oltre ad alcuni Pokémon come Gatto furioso, parodia di Meowth.
    Per tutta la durate dell'episodio viene messo in risalto l'aspetto del marketing dei Pokémon, specie su pupazzetti e videogiochi. Inoltre Kenny viene colpito da un attacco epilettico mentre gioca al videogioco dei Chinpokomon (che ha come scopo la distruzione di Pearl Harbor) che probabilmente è un riferimento al 38esimo episodio dei Pokémon (Dennou Senshi Porygon). Chinpoko in giapponese significa piccolo pene.

[modifica] Note

  1. (EN) Satanism in Pokemon
  2. (EN) Nintendo Tells ADL it will Raise Concerns of Swastika with Japanese Maker of Pokémon Cards
  3. (EN) "Pokémon the first movie" Review
  4. (ENFRDEESIT) Pokédex - Pidgeotto (Yellow Version)
  5. Personaggio principale dei Chinpokomon e il suo rivale

[modifica] Collegamenti esterni

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