Pizia

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Pizia (detta anche Pitia) nell'antica Grecia era la sacerdotessa che pronunciava gli oracoli in nome di Apollo nel santuario di Delfi. situato presso l'omphalos, l'ombelico del mondo.

Ruderi nei pressi del tempio

Il ruolo della Pizia che incarnava il tramite attraverso il quale il dio Apollo parlava, fu ricoperto da donne scelte nella città di Delfi, senza limiti di età, per circa 2000 anni, dal 1400 a.C. fino al 392 d.C quando fu proibito dall’imperatore cristiano di Roma.
Gli obblighi che le venivano richiesti erano la purezza rituale e la continenza. Ci potevano essere anche più pizie contemporaneamente.
Prima della consultazione era rito sacrificare una capra, quindi si veniva convocati da un sacerdote che interpretava i gemiti ed i gesti disarticolati della Pizia seduta su un tripode.
L'atmosfera suggestiva del monte Parnaso, i rumori delle correnti dei fiumi naturali, il sollevarsi improvviso degli uccelli dagli alberi, si dice inducesse nelle folle persino manifestazioni di entusiasmo fanatico di adorazione accesa mentre la sacerdotessa interpretava questi fenomeni naturali come avvertimenti degli dei. A questo aggiungiamo i lampi, le nuvole, la pioggia, il sangue del sacrificio animale e il fuoco acceso nel santuario nelle cui fiamme la Pizia alla fine vedeva chiaramente il presagio come se fosse là, davanti a tutti.
Fu lei a prevedere l'infausto futuro di Edipo.

Secondo lo storico greco Plutarco, che fu servitore al tempio, la Pizia per avere l'ispirazione si rinchiudeva dentro un antro dove gas dolci che fuoriuscivano dalle rocce le provocavano uno stato di alterazione mentale (forse allucinazione, forse trance) vaticinando in un atto di mania profetica a cui non di rado non riusciva a sopravvivere.
Per altri invece, mentre profetizzava, aspirava dei vapori che fuoriuscivano da una fessura nel suolo, masticando vegetali allucinogeni come l'alloro.
Essendo la Grecia alla confluenze di placche tettoniche, fu studio nel 1927 di alcuni geologi francesi che esaminarono il luogo sacro dell’oracolo senza rilevare prove di spaccature o di correnti ascendenti di gas.
Studi recenti condotti dalla Wesleyan University di Middletown, Connecticut hanno rilevato una faglia che passa proprio sotto il tempio che incrocia una già nota ai geologi chiamata “faglia di Delfi”: il terreno rimane così particolarmente ricco di bitume e permeabile all’acqua ed ai gas, creando passaggi che li portano in superficie, in particolar modo l’etilene presente in una sorgente vicino al tempio che, mentre avrebbe potuto risultare letale in grandi quantità, in piccoli dosi poteva provocare euforia, senzazione di leggerezza e visioni.
L’autorità dell’oracolo di Delfi iniziò a decadere non appena il cristianesimo divenne la religione dominante nell’area.