Owen Hart
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Owen Hart | ||
---|---|---|
Vero nome: | Owen James Hart | |
Altre identità: | The Blue Blazer | |
Data di nascita: | 7 maggio, 1965 | |
Luogo di nascita: | Memphis, Tennessee | |
Luogo di residenza: | Calgary, Alberta | |
Peso: | 103 kg | |
Altezza: | 178 cm | |
Allenato da: | Stu Hart | |
Debutto: | 30 maggio 1986 | |
Federazione attuale: | ||
Slogan: | "Enough is enough, and it's time for a change!", "I am not a nugget! I'm a blackheart, a sole survivor, wooo!", "I am the King of Harts!", "Owen 3:16 says I just broke your neck!" | |
Mossa finale: | Hart driver | |
Mosse preferite: | Sharpshooter, Enzuigiri kick, Spinning heel kick, Tombstone piledriver, Northern lights bomb, Crescent kick, Gutwrench suplex, Missile dropkick, Diving elbow drop, Overhead belly to belly suplex, Bridging german suplex, Top rope sit-down moonsault | |
Note: | ||
Tutte le info sui wrestler su Wikipedia |
Owen James Hart (7 maggio 1965 Calgary, Alberta, Canada - 23 maggio 1999 Kansas City, Missouri) era un wrestler professionista della World Wrestling Entertainment (WWE), ai tempi WWF. Canadese a tutti gli effetti, Owen aveva anche la cittadinanza Americana, poiché sua madre era nata a New York. Era il più giovane dei 12 figli della leggenda del wrestling Stu Hart e come il padre e quasi tutti i suoi fratelli dedicò la sua vita al wrestling. Tra questi, il più famoso è senza ombra di dubbio Bret Hart con il quale portò avanti a lungo una avvincente faida che portò a incontri tra i più tecnici e appassionanti.
Ha lottato sotto il nome di Owen Hart e ha avuto molti soprannomi come The Rocket, The King of Harts, The Black Hart, e The Blue Blazer.
È purtroppo ricordato specialmente per la sua tragica morte, avvenuta nel corso del ppv Over The Edge. In occasione del suo incontro con The Godfather avrebbe dovuto calarsi dal soffitto della Kemper Arena; tutto questo per rendere ancora più spettacolare il personaggio di "The Blue Blazer" che interpretava in quella occasione. Le cose non andarono per il verso giusto, Owen precipitò da 24 metri su uno dei paletti del ring, battendo la testa e morendo pochi minuti dopo per un'emorragia all'addome.
Chi stava guardando l’evento in pay per view non vide tutto ciò poiché fu mandato in onda al posto di questo segmento un’intervista pre-registrata. Hart fu portato immediatamente al più vicino ospedale, dove morì poco dopo l‘arrivo (anche se un’investigazione provò successivamente che Owen morì nel ring). Uno sbalordito Jim Ross fece un solenne annuncio durante la messa in onda del pay per view annunciando la tragedia di Owen. I fans della Kemper Arena (in cui si stava svolgendo l’evento) non furono informati della morte di Owen.
L'evento andò avanti, benché a tutti fosse chiara la drammaticità della situazione. Ciò portò copiose e violenti critiche all'allora WWF.
La sera dopo si svolse il classico appuntamento di Raw; la puntata fu interamente dedicata ad Owen, come ci ricorda l'eloquente titolo Raw is Owen. Lo show fu affidato alle parole dei wrestlers che ricordandorono i momenti migliori e quelli più brutti nella vita di Owen. Raw si chiuse con l'ingresso sul ring di "Stone Cold" Steve Austin insieme alle sue fedeli lattine di birra. Sul titantron era proiettata un'immagine di Owen, Austin si rivolse verso l'immagine, schiantò l'una contro l'altra due lattine come era solito fare e bevve brindando "virtualmente" con Owen.
Over the Edge 1999 non fu mai ritrasmesso, né in video né in DVD. Il nome "Over the Edge" fu ritirato e le action figures di "Blue Blazer" (personaggio interpretato da Owen in quella stessa notte) furono rimosse dalla circolazione.