Nostra Signora di Guadalupe

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Nostra Signora di Guadalupe è l'appellativo attribuito dalla Chiesa Cattolica a Maria, madre di Gesù, in seguito a un'apparizione che i cattolici credono sia avvenuta in Messico nel 1531 a san Juan Diego. La Madonna di Guadalupe è venerata dai cattolici come patrona e regina del continente americano.

[modifica] L'origine del culto

La Chiesa cattolica ha riconosciuto il miracolo e Juan Diego, il 31 luglio 2002, è stato canonizzato come santo da Giovanni Paolo II.

L'apparizione sarebbe avvenuta sulla collina del Tepeyac a nord di Città del Messico, dove adesso sorge l'omonimo Santuario della nostra signora di Guadalupe.

Nel santuario è conservato il mantello di Juan Diego, sul quale è raffigurata un'immagine di Maria. Tale immagine, secondo la leggenda tradizionale, si sarebbe impressa sul mantello "da sola", quando Juan Diego, un convertico al cristianesimo atzeco, lo aprì per mostrarlo al vescovo e ad altre persone, da cui era andato a riferire dell'apparizione. Essa è perciò detta acheropita, cioè "non fatta da mano d'uomo". Maria vi è raffigurata con le fattezze di una giovane india. Nel 1925 un attentato dinamitardo tentò, senza successo, di distruggere l'immagine.

La Madonna di Guadalupe è venerata dai cattolici come patrona e "regina" del continente americano.

Non è considerata essere un fenomeno naturale, anche se non è mai stato dimostrato che non si tratti di opera umana (dipinti o simili), e vi sono molti fatti che la rendono, agli occhi dei fedeli, un assoluto mistero:

il tessuto in fibra vegetale su cui è impressa l'immagine è di un materiale che, a dire dei credenti, avrebbe dovuto distruggersi col passare dei secoli, specie nelle condizioni di caldo e umido della zona, mentre, dopo 500 anni, è ancora sostanzialmente intatto.

l'immagine non sarebbe comparsa all'improvviso. I resoconti di alcune persone che dissero di essere stati testmoni del 'fenomeno' descrivono le modalità con cui la Vergine si sarebbe manifestata, tali resoconti parlano di fenomeni strani, come fiori sbocciati fuori stagione, etc.

gli autori non avrebbero potuto disegnare, nel XVI secolo, un'immagine di Madonna india

nessuno, in secoli di indagini^{[citazione necessaria]}, ha notato alcuna traccia di pitture di alcun genere, anche se vi sono stati numerosi 'ritocchi' per abbellire l'immagine (e ben rintracciabili sia nella storia^{[citazione necessaria]} che nelle indagini) la quale sembrerebbe 'impressa' con una tecnica ancora sconosciuta nelle fibre del tessuto.

Anche per tali motivi, la Madonna di Guadalupe è oggetto di devozione paragonabile a quella rivolta alla "Sindone", anche se al di fuori del Messico non ha attirato la stessa attenzione, almeno fino alla visita di Woytila nel 2001.

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[modifica] Prodotto dell'opera umana?

Vi sono diverse considerazioni, anche da un punto di vista scientifico, a favore dell'ipotesi che la raffigurazione sul mantello sia in reltà il prdotto di un'azione umana^[1]:

Elaborazioni fotografiche ottenute con tecnica di ripresa ai raggi infrarossi evidenziano alcuni ritocchi successivi e rendono lecita l’ipotesi che l’autore abbia realizzato il contorno della figura a mo’ di schizzo, per poi colorarla.
nel 1556, nel corso di un esame del mantello, fu affermato^[1] che l'effige fosse stata dipinta dal “pittore indiano Marcos” (che alcuni studi riconducono a Marcos Cipac d'Aquino, un artista azteco dell'epoca) il giorno prima.
nel 1982 fu messo in evidenza che la colorazione dell'immagine è dovuta ad alcuni pigmenti già disponibili ed utilizzati nel XVI secolo.
le caratteristiche dell'immagine rispecchiano gli schemi dell'arte figurativa spagnola, del XVI secolo, avente come oggetto le rappresentazioni mariane (secolo a cui l'immagine risale, come dimostrato scientificamente, a differenza invece della leggenda di Juan Diego Cuauhtlatoatzin, attribuita invece al secolo successivo)
l' esistenza stessa di Juan Diego è stata decisamente messa in dubbio, anche da importanti esponenti catttolici, nel periodo del processo di canonizzazione di Juan Diego, come ad esempio da Guillermo Schulemburg Prado membro della Pontificia Accademia Mariana e primo amministratore (per trent'anni) della basilica di Guadalupe; dall'ex nunzio apostolico messicano, Girolamo Prigione; dall'arcivescovo polacco Edward Nowak, segretario della Congregazione per le Cause dei Santi ("sull'esistenza di questo Santo si sono sempre avuti forti dubbi. Non abbiamo documenti probatori ma solo indizi. [...] Nessuna prova presa singolarmente dimostra che Juan Diego sia esistito", in un'intervista al quotidiano Il Tempo).
alcune analisi al microscopio hanno messo in dubbio alcune affermazioni secondo cui nelle pupille della Madonna si vedrebbero alcune immagini, anche quella di Juan Diego. Nelle pupille sono distinguibili molte figure casuali, indefinite, "terreno fertile" per la tipica tendenza umana, la pareidolia, nel ricondurre a forme note degli oggetti o dei profili dalla forma casuale..
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[modifica] Prodotto dell'opera umana?

Vi sono diverse considerazioni, anche da un punto di vista scientifico, a favore dell'ipotesi che la raffigurazione sul mantello sia in reltà il prdotto di un'azione umana^[1]:

Elaborazioni fotografiche ottenute con tecnica di ripresa ai raggi infrarossi evidenziano alcuni ritocchi successivi e rendono lecita l’ipotesi che l’autore abbia realizzato il contorno della figura a mo’ di schizzo, per poi colorarla.
nel 1556, nel corso di un esame del mantello, fu affermato^[1] che l'effige fosse stata dipinta dal “pittore indiano Marcos” (che alcuni studi riconducono a Marcos Cipac d'Aquino, un artista azteco dell'epoca) il giorno prima.
nel 1982 fu messo in evidenza che la colorazione dell'immagine è dovuta ad alcuni pigmenti già disponibili ed utilizzati nel XVI secolo.
le caratteristiche dell'immagine rispecchiano gli schemi dell'arte figurativa spagnola, del XVI secolo, avente come oggetto le rappresentazioni mariane (secolo a cui l'immagine risale, come dimostrato scientificamente, a differenza invece della leggenda di Juan Diego Cuauhtlatoatzin, attribuita invece al secolo successivo)
l' esistenza stessa di Juan Diego è stata decisamente messa in dubbio, anche da importanti esponenti catttolici, nel periodo del processo di canonizzazione di Juan Diego, come ad esempio da Guillermo Schulemburg Prado membro della Pontificia Accademia Mariana e primo amministratore (per trent'anni) della basilica di Guadalupe; dall'ex nunzio apostolico messicano, Girolamo Prigione; dall'arcivescovo polacco Edward Nowak, segretario della Congregazione per le Cause dei Santi ("sull'esistenza di questo Santo si sono sempre avuti forti dubbi. Non abbiamo documenti probatori ma solo indizi. [...] Nessuna prova presa singolarmente dimostra che Juan Diego sia esistito", in un'intervista al quotidiano Il Tempo).
alcune analisi al microscopio hanno messo in dubbio alcune affermazioni secondo cui nelle pupille della Madonna si vedrebbero alcune immagini, anche quella di Juan Diego. Nelle pupille sono distinguibili molte figure casuali, indefinite, "terreno fertile" per la tipica tendenza umana, la pareidolia, nel ricondurre a forme note degli oggetti o dei profili dalla forma casuale.}}

Cosa significa?

[modifica] Bibliografia e note

↑ ^1,0 ^1,1 *(EN) D.A. Brading, Mexican Phoenix: Our Lady of Guadalupe, 2001, Cambridge, Cambridge University Press.
- (EN) Philip Serna Callahan, The Tilma under Infra-red Radiation, 1981, Washington, Center for Applied Research in the Apostolate.
- (EN) Joe Nickell, "Image of Guadalupe: myth- perception" in Skeptical Inquirer 21:1, Gennaio/febbraio 1997
- (EN) Joe Nickell, John F. Fischer, "The Image of Guadalupe: A folkloristic and iconographic investigation" in Skeptical Inquirer 9:3, autunno 1985
- (EN) Jody Brant Smith, The Image of Guadalupe, 1983, Garden City, N.Y.: Doubleday.
- Articolo su www.chiesa.espressonline.it del