Narciso (mitologia)
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Narciso è una figura mitologica greca, figlio di Cefiso, divinità fluviale, e della ninfa Liriope.
Secondo il mito narrato da Ovidio nelle Metamorfosi Narciso era un bellissimo giovane, di cui tutti, sia donne che uomini che donne, si innamoravano alla follia. Tuttavia Narciso preferiva passare le sue giornate cacciando, non curandosi delle sue spasimanti; tra queste era la ninfa Eco, condannata da Giunione a ripetere le ultime parole che le venivano rivolte, poiché le sue chiacchiere distraevano la dea, impedendole di scoprire gli amori furtivi di Giove. Rifiutata da Narciso la ninfa, consumata dall'amore, si nascose nei boschi fino a scomparire e a restare solo un'eco lontana.
Non solo Eco, ma tutte le giovani ed i giovani disprezzati da Narciso, invocarono la vendetta degli dei. Narciso venne condannato, da Nemesi, ad innamorarsi della sua immagine riflessa nell’acqua. Disperato perché non avrebbe potuto soddisfare la passione che nutriva, si struggeva in inutili lamenti, ripetuti da Eco.
Resosi conto dell'impossibilità del suo amore Narciso si lasciò morire. Quando le Naiadi e le Driadi cercarono il suo corpo per poterlo collocarlo sul rogo funebre, trovarono vicino allo specchio d'acqua il fiore omonimo.
Nella versione beotica il giovane Narciso, cittadino di Tepsi, venne condannato ad amare la sua immagine, quando Amenia, una giovane del luogo da lui rifiutata sprezzantemente, si tolse la vita davanti alla sua casa, con la stessa spada che Narciso gli aveva inviato come macabro invito a non dargli più noia.
Indice |
[modifica] Narciso nell'arte
- Commons contiene file multimediali su Narciso (mitologia)
[modifica] Pittura
- Narciso di Caravaggio.
- Metamorfosi di Narciso di Salvador Dalí (1936-1937).
[modifica] Galleria d'immagini
Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio: Narciso (1594-1596). Roma, Galleria nazionale d'arte antica. |
Nicolas Poussin, Eco e Narciso (ca. 1629-1630). |
Nicolas Poussin, Eco e Narciso. |
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John William Waterhouse (1849-1917), Echo and Narcissus. |
Benczúr Gyula (1844-1920), Narcissus (1881), Magyar Nemzeti Galéria, Budapest. |