Luigi Moretti (architetto)
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Luigi Walter Moretti (Roma, 2 gennaio 1907 - Capraia Isola, 14 luglio 1973) è stato un architetto italiano.
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[modifica] Carriera
[modifica] Istruzione e carriera universitaria
Nato in via Napoleone III, sul colle dell'Esquilino, nello stesso appartamento in cui vivrà quasi tutta la sua vita, era figlio naturale dell'architetto belga Luigi Rolland, la cui opera più importante è il cinema-teatro Adriano.
Frequentò dapprima la scuola tecnica, poi il liceo classico e, dal 1925 al 1930, la Regia Scuola di Architettura di Roma.
Era ancora studente quando divenne assistente di Vincenzo Fasolo (autore del progetto del Liceo romano Mamiani e del ponte Duca d'Aosta) nella cattedra di Storia e Stili dell'Architettura.
Nel 1929 Moretti si laureò, con il massimo dei voti, con un progetto per un Collegio di alta educazione classica presso Rocca di Papa con il quale vinse il premio intitolato a Giuseppe Valadier per la miglior tesi di laurea dell'istituto.
Dal 1929 al 1932 fu assistente di Gustavo Giovannoni al corso di Restauro dei monumenti. Nel 1931 risultò vincitore della borsa di studio triennale per gli studi romani, istituita dal Governatorato di Roma e dalla Regia Scuola di Architettura. Grazie a questo finanziamento potrà collaborare con Corrado Ricci nella sistemazione dei settori orientale e settentrionale dei Mercati traianei.
[modifica] L'attività nel campo edilizio e urbanistico durante il Ventennio
Per approfondire, vedi la voce Foro Italico. |
Nel 1932 Moretti abbandonò la carriera accademica e iniziò a partecipare a una serie di concorsi per progettazioni edilizie e urbanistiche, ottenendo il secondo premio per i piani regolatori di Verona, Perugia e Faenza e per le case popolari di Napoli.
Nel 1933 partecipò con Paniconi, Pediconi e Tufaroli alla quinta Triennale di Milano presentando un progetto per una casa per un uomo di studio.
Nello stesso anno fu presentato a Renato Ricci, presidente dell'Opera Nazionale Balilla (poi Gioventù italiana del littorio) che l'anno seguente lo nominò direttore dell'Ufficio Tecnico dell'ONB al posto di Enrico Del Debbio.
Per l'ONB, e in seguito per la GIL, Moretti progettò, tra l'altro nello stesso anno le case della gioventù di Piacenza e di Trastevere, nel 1934 quella di Trecate, nel 1935 quella femminile di Piacenza e nel 1937 quella di Urbino.
Nel 1937 subentrò, sempre, a Del Debbio nell'incarico della progettazione del piano regolamentatore del Foro Italico (all'epoca chiamato Foro Mussolini), in cui realizzò alcuni fra i suoi capolavori, quali l'Accademia di scherma e la Palestra del Duce (entrambe del 1936) e la Cella commemorativa (del 1940).
Sue sono, inoltre, le principali sistemazioni del Foro, arricchito nel 1937 con il Piazzale dell'Impero e lo Stadio (in seguito divenuto lo Stadio Olimpico, anch'esso del 1937), per la visita nella città capitolina di Adolf Hitler.
Le opere di Moretti furono pubblicate dalla rivista Architettura con grande risalto.
In quegli anni partecipò alla competizione per la realizzazione di Palazzo Littorio con un progetto duramente contestato dalla rivista Casabella e dalla cultura architettonica progressista italiana in generale.
Nel 1938 partecipò alla progettazione dell'EUR - denominato E'42 - vincendo (ex aequo con Fariello, Muratori e Quaroni) il concorso per la progettazione di Piazza Imperiale. Ricoprì, in quel periodo, incarichi privati, grazie soprattutto alle sue amicizie con esponenti del Fascismo e giornalisti.
Nel periodo tra il 1942 e il 1945 Moretti scomparì dalla scena pubblica nazionale per riapparire nel 1945 quando, arrestato per le sue connivenze passate con il fascismo, fece la sua comparsa nel carcere di San Vittore.
[modifica] Il periodo post bellico
Nel novembre di quell'anno fondò con il conte Fossataro, conosciuto in carcere, la Cofimprese, società che svolse un ruolo non marginale nella gestione delle operazioni della ricostruzione post-bellica a Milano.
La Cofimprese previde la costruzione di venti alberghi nel capoluogo meneghino, dei quali ne furono costruiti solamente tre e realizzò tra l'altro la palazzina del Girasole e il complesso di Corso Italia, prima di sciogliersi nel 1950.
In seguito Moretti progettò ville per committenti illustri, tra cui Villa Saracena per il principe Pignatelli D'Aragona.
[modifica] Non solo architettura
Nel 1950 inoltre fondò la rivista Spazio (pubblicata fino al 1953) volta alla ricerca di un collegamento fra le diverse forme d'arte (dall'architettura alla scultura, dalla pittura al cinema o al teatro.
La rivista era gestita e redatta quasi totalmente dall'architetto romano che fece confluire in essa i risultati della sua attività di ricerca e di studio.
Era il 1954 quando Moretti decise di fondare la galleria d'arte, anch'essa denominata Spazio, nella sua città, Roma, cui si affiancheranno successivamente altri luoghi espositivi che alimenteranno il dibattito sull'arte informale tra la Capitale e Torino.
Il suo interesse verso l'arte si palesò inoltre dalla tendenza al collezionismo d'opere, soprattutto, del Seicento e dell'antichità.
[modifica] La SGI e l'IRMOU
Nel 1957 divenne consulente esterno della SGI (Società Generale Immobiliare) per la quale progettò gli edifici dell'EUR. Nello stesso anno realizzò i progetti per il piano intercomunale di Roma e per il Parco Archeologico, dai quali nacque la polemica con Bruno Zevi e con l'Espresso sulla devastazione dell'Appia.
Sempre nel 1957 fondò l'Istituto per la Ricerca Matematica e Operativa applicata all'Urbanistica (IRMOU) con il fine dichiarato di portare avanti gli studi sulla cosiddetta architettura parametrica, dottrina che si rifaceva all'applicazione di teorie matematiche nella progettazione urbanistica. Questi studi furono presentanti nel 1960, con vasta eco di stampa, alla XIII Triennale di Milano.
Nel 1958 passò poi a progettare importanti quartieri residenziali, tra cui il CEP di Livorno; inoltre in quell'anno partecipò alla realizzazione del progetto del villaggio olimpico pensato per la XVII Olimpiade in programma a Roma nel 1960. Proprio per la progettazione del villaggio nel 1961 ottenne il Premio IN/ARCH 1961 per la miglior realizzazione nella regione Lazio.
[modifica] Le ultime opere
Nello steso anno realizzò il complesso Watergate (lo stesso che diede il nome allo scandalo politico omonimo che scoppiò negli Stati Uniti d'America nel 1972) a Washington e la Stock Exchange Tower a Montreal.
Nel 1963 vinse di nuovo il Premio IN/ARCH per la miglior realizzazione nella regione Lazio con lo studio di progettazione di due edifici gemelli all'EUR (le sedi della Esso e della SGI).
Nel 1964 gli fu conferita dall'allora Presidente della Repubblica Antonio Segni la Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte.
Nel 1965 curò la progettazione e la realizzazione delle nuova sistemazione delle Terme Bonifacio VIII a Fiuggi, della Metropolitana di Roma nel tronco che va dalla stazione Termini al quartiere Prati. Nello stesso anno progettò il Ponte Nenni sempre nella capitale.
Si dedicò anche all'attività cinematografica producendo con C.Conrad un film biografico su Michelangelo Buonarroti che ricevette alla Biennale di Venezia il premio Film d'Arte[1].
Nel 1968 vinse il Premio Feltrinelli dell'Accademia Nazionale dei Lincei e ottenne l'incarico di progettare un santuario a Tagbha, sul Lago di Tiberiade. Il progetto venne approvato dalla Santa Sede ma i lavori non furono iniziati a causa della delicata situazione tra israeliani e palestinesi che ben presto sfociò in eventi bellici. In quell'anno inoltre si sposò con Maria Teresa Albani.
L'anno seguente, nel 1969 trovò un fertile mercato di lavoro nei paesi arabi, soprattutto in Kuwait (dove progettò la sede dell'Engineer Club e le Beduin Houses) e in Algeria (Hotel El Aurassi e il complesso Club des Pins, oltre a una serie di scuole e di quartieri residenziali).
Nel 1971 progettò nuove costruzioni all'estero, tra i quali il centro residenziale sul Potomac ad Alexandria negli Stati Uniti d'America e il centro residenziale a Roquencourt (Parigi). A Montreal, progettò l'affiancamento alla sua precedente realizzazione del 1961, la Torre della Borsa (Stock Exchange Tower), di un nuovo grattacielo. Nello stesso anno espose i suoi lavori in una mostra monografica a Madrid.
Morì nel 1973, a causa di collasso cardiaco, mentre era nel pieno della sua attività.
[modifica] Note
- ↑ Dalla biografia presente sul sito del Politecnico di Bari [1]