Luigi Illica
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Luigi Illica (Castell'Arquato, 9 maggio 1857 - Colombarone, frazione di Castell'Arquato, 16 dicembre 1919) fu un giornalista, commediografo e librettista italiano.
Insofferente nei confronti della disciplina familiare, in giovane età, abbandonò gli studi e visse una vita avventurosa. Al suo rientro in Italia abitò dapprima a Milano e in seguito a Bologna, dove fondò una rivista letteraria di ispirazione repubblicana. Nel 1882, tornato a Milano, pubblicò la sua prima raccolta di prose e poesie, Farfalle, effetti di luce. Si dedicò quindi al teatro scrivendo varie commedie e soprattutto, a partire dal 1892, libretti d'opera.
È sicuramente tra i principali librettisti dell'epoca post-verdiana e lavorò per Giacomo Puccini, Alfredo Catalani, Umberto Giordano e molti altri musicisti.
I suoi libretti sono un fedele specchio della cultura letteraria del tempo e delle correnti che la percorsero.
In questa sua attività fu di particolare rilievo l'incontro con Giuseppe Giacosa con la cui collaborazione scrisse i suoi libretti più famosi: La Bohème, Tosca, Madama Butterfly (tutti per Puccini). Il più fortunato dei libretti scritti da solo è quello di Andrea Chènier per Giordano.
Dopo la morte di Giacosa, tentò di proseguire la sua collaborazione con Puccini riprendendo il progetto di un dramma storico su Maria Antonietta. Per scelta del compositore tuttavia l'opera, alla quale i due artisti lavorarono a lungo, non fu mai portata a termine.
Morì all'età di sessantadue anni a Colombarone, poggio sopra Castell'Arquato. È sepolto nel cimitero di Castell'Arquato.
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