Louis B. Mayer
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Louis B. Mayer, il cui vero nome è Eliezer Meir (4 luglio 1882 - 29 ottobre 1957), è stato un produttore cinematografico statunitense di origine russa, celebre per essere stato l'incontrastato e dispotico capo del più celebre Studio hollywoodiano, la Metro Goldwyn Mayer.
Nato in una famiglia ebrea a Minsk, in Bielorussia, ma all'epoca parte dell'Impero Russo, si trasferisce in Canada poco più che ragazzino. Lì consegue il diploma, e nel contempo si da da fare insieme a suo padre come commerciante di rottami meccanici.
Nel 1904 si trasferisce a Boston, nel Massachusetts, dove comincia ad interessarsi di cinema; tre anni dopo, nella vicina cittadina di Haverhill, apre la sua prima sala cinematografica. Con uno spicatto fiuto per gli affari, e con un nuovo nome, Louis B. Mayer, egli comincia ad espandere la propria attività, e nel giro di pochi anni possiede la più grande catena di sale cinematografiche del New England.
Nel 1916 si associa a Richard A. Rowland per creare la società "Metro Pictures Corporation", con base a New York. Successivamente si sposta ad Hollywood per aprire una propria casa di produzione cinematografica, la "Louis B. Mayer Pictures"; in seguito si unisce a B.P. Schulberg per creare la "Mayer-Schulberg Studio". Nel 1924 Marcus Loew, che intanto aveva stretto un accordo con Samuel Goldwyn, compra la "Louis B. Mayer Pictures", e come membro della società rende Mayer capo della Metro Goldwyn Mayer.
Dalla metà degli anni '20 e per tutti gli anni '30, Luos B. Mayer regnerà incontrastato sulla "Mecca del Cinema", e con l'aiuto del brillante produttore Irving Thalberg, promuoverà un cinema spettacolare quanto "per famiglie". Renderà la vita difficile a registi provocatori, come ad esempio ad Erich von Stroheim col suo Rapacità (Greed, 1924), ma col suo fiuto finanziario e commerciale, capirà i gusti del pubblico, e grazie anche a lui la MGM realizzerà film indimenticabili. Resta storico però anche il suo dispotismo e le sue idee conservatrici: chi può dimenticare l'odio per John Gilbert, il distacco con Greta Garbo, lo sfruttamente di Judy Garland, ma anche la gentilezza con Katharine Hepburn.
Durante la Seconda Guerra Mondiale promuoverà una serie di film propagandistici e affiderà al brillante musicista e produttore Arhur Freed il compito di rallegrare l'America con brillanti musical in technicolor. Ma con la fine dello "studio system" e con la sua visione del cinema che cominciava a diventare antiquata, nel 1951 Mayer viene scalzato dal produttore che lo aveva sostituito durante una malattia, Nicholas Schenck.
Nei primi mesi del 1957 si scopre ammalato di leucemia e muore nello stesso anno.
