La ventisettesima città
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La ventisettesima città è il romanzo d'esordio dello scrittore americano Jonathan Franzen, pubblicato nel 1988. Il titolo fa riferimento alla città di St. Louis, che un tempo era la quarta città degli Stati Uniti per numero di abitanti, e che ha visto poi diminuire la sua importanza, fino a trovarsi, all'epoca in cui si svolge il romanzo, ad essere solo la ventisettesima.
[modifica] Trama
St. Louis, Missouri, è ormai una città apatica e in preda all'immobilismo; niente a che vedere con la città dinamica di un tempo. L'unica notizia che scuote dal torpore gli abitanti è la nomina del nuovo capo della polizia, S. Jammu, indiana di Bombay. Jammu è una donna giovane e di grande carisma, e, già poco tempo dopo il suo arrivo, si rende conto che i cittadini più in vista di St. Louis sono coinvolti in un gigantesco intrigo di natura economico-politica. Affida quindi ad alcuni uomini fidati, di origine indiana come lei, il compito di tenere d'occhio queste persone, e di indagare fin negli angoli più nascosti e nei dettagli apparentemente più insignificanti delle loro vite private. Ignora però che sarà presto costretta a frugare anche nella propria.
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