Kuru
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Kuru è il nome di una malattia riscontrata negli aborigeni della Nuova Guinea, ora in gran parte debellata, che ha molte somiglianze con la Malattia di Creutzfeldt-Jakob.
Il medico Vincent Zigas nel 1955 decide di studiare l'anomalo incremento di patologie neurologiche che colpiscono alcune tribù di indigeni della Nuova Guinea, i quali vivono allo stato primitivo.
Prende in esame la tribù dei Fore della Papuasia, vittime di una malattia particolare che gli indigeni chiamano kuru, parola che nella lingua locale significa "brivido". Questa malattia porta inevitabilmente alla morte del malato, ed è caratterizzata dalla perdita dell'equilibrio, movimenti oculari innaturali e tremori vari. Zigas, studiato il fenomeno, mette in allarme le autorità australiane.
Nel 1957 Zigas si reca nella zona maggiormente colpita, accompagnato dal microbiologo e pediatra statunitense Carleton Gajdusek, allo scopo di stilare una statistica del fenomeno kuru. Con il tempo i due studiosi ritengono che la malattia sia legata all'usanza cannibalistica di mangiare, durante alcuni riti sacri, il cervello dei cadaveri. Zigas preleva alcuni campioni di sangue e di cervello dalle vittime morte di kuru e li spedisce perché siano analizzati: non vengono trovate tracce di virus.
Dopo il primo anno di studio i due pubblicano i loro risultati: il 60% delle donne adulte ed un terzo dei bambini a cui viene dato da mangiare il cervello dei defunti contrae la malattia. Gli uomini adulti, che in quanto cacciatori mangiano solo i muscoli dei defunti, vengono risparmiati dal kuru.
Dopo questo studio, dal 1957 viene proibito il rito del cannibalismo: negli anni successivi l'incidenza del kuru crolla a livelli esponenziali. In tempi recenti (2001) i rari casi riscontrati sono da imputare a contagi risalenti a prima del divieto.
Per quanto riguarda le origini del kuru, i due studiosi hanno ipotizzato si trattasse di un caso sporadico della Malattia di Creutzfeldt-Jakob, in seguito mutato in loco.
Il morbo di Kuru è menzionato anche nell'interessante saggio Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond e nel libro Aids. Il virus inventato di Peter Duesberg.
[modifica] Sintomi
Negli studi sul kuru compiuti da Gajdusek, si elencano tre stadi sintomatologici principali:
- Lo stadio ambulante, con incertezza di postura, andatura, voce, mani ed occhi; deterioramento del parlato; brividi, perdita della coordinazione nelle estremità inferiori che procede lentamente verso l'alto, e disartria.
- Lo stadio sedentario: il paziente non può più camminare senza supporto, si intensificano i tremori e l'atassia, compaiono tic muscolari da shock, labilità emotiva, scoppi di risa, depressione e rallentamento dei processi cognitivi. E' importante notare che in questa fase la degenerazione muscolare non è ancora comparsa, e i riflessi tendinei sono di solito normali.
- Lo stadio terminale, caratterizzato da incapacità di mantenere la posizione seduta senza supporto; atassia più severa, tremori e disartria più accentuati, incontinenza urinaria e fecale; difficoltà nell'inghiottire (disfagia), e comparsa di profonde ulcerazioni. Causa di questa condizione è la disfunzione a livello del cervelletto.
Questi sintomi sono comuni nelle malattie da prioni, come il morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD).
[modifica] Bibliografia
- Kuru: il morbo del nuovo millennio (1997), di Edoardo Rosati, Sperling&Kupfer (ISBN 882002482961I97)
- Malati di cibo (2001), di Pierre-Marie Lledo, Raffaello Cortina Editore (ISBN 8870786951)