Io ti salverò
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Io ti salverò | |
Titolo originale: | Spellbound |
Paese: | USA |
Anno: | 1945 |
Durata: | 111' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | Romantico/Thriller/Drammatico |
Regia: | Alfred Hitchcock |
Soggetto: | Francis Beeding (romanzo) |
Sceneggiatura: | Ben Hecht |
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Fotografia: | George Barnes |
Montaggio: | William Ziegler e Hal C. Kern |
Effetti speciali: | Jack Cosgrove |
Musiche: | Miklòs Ròzsa |
Scenografia: | James Basevi |
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Io ti salverò è un film prodotto nel 1945 e diretto da Alfred Hitchcock.
La pellicola racconta la storia del nuovo capo di un manicomio che si scopre poi essere un falso dottore . Gli attori sono Ingrid Bergman, Gregory Peck, Michael Chekhov e Leo G. Carroll.
Il film fu adattato da Angus MacPhail e Ben Hecht dal romanzo La casa del dottor Edwardes di Francis Beeding.
La creazione del film generò un'aspra discussione tra il regista e il produttore, David O. Selznick. Selznick aveva firmato un contratto con Hitchcock, e voleva che egli girasse un film basato sulle conoscenze di Selznick stesso nell'ambito della psicoanalisi. In più, il produttore portò la sua psichiatra sul set per avere consigli tecnici. La donna e Hitchcock ebbero frequenti scontri. Hitchcock, in più, chiese all'artista Salvador Dalí di rappresentare graficamente alcune scene di carattere onirico, che però non piacquero a Selznick.
Benché si sia fatto uso della maggior parte delle immagini di Dalì, fu tagliata una sequenza onirica in cui Ingrid Bergman si trasformava in una statua della dea Diana. La pellicola di questa scena è andata perduta; ce ne restano tuttavia alcune immagini. La colonna sonora del film è di Miklós Rózsa; notevole l'uso pionieristico del theremin.
Sebbene famoso ai suoi giorni, Io ti salverò, negli ultimi anni, è stato messo in ombra a favore di altri capolavori di Hitchcock. Il genere di analisi psicologica proposto dal film, sostengono molti critici, è obsoleto. François Truffaut, nella sua serie di interviste con Hitchcock, ammise di essere stato deluso dal film, benché affascinato dalla sequenza del sogno. Hitchcock stesso, successivamente, lo liquidò come "la solita caccia all'uomo camuffata da film pseudo-psicologico".