Io, Caligola
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Io, Caligola (poi rititolato Caligola) | |
Paese: | Italia, USA |
Anno: | 1979 |
Durata: | 156' (4135 metri) |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Ratio: | 1.85:1 |
Genere: | drammatico, storico, erotico, horror |
Regia: | (riprese di) Tinto Brass e Bob Guccione (scene aggiuntive, non accreditato) |
Sceneggiatura: | Gore Vidal e Bob Guccione, Giancarlo Lui (scene aggiuntive, non accreditati), Masolino D'Amico (adattatore sceneggiatura di Gore Vidal, non accreditato), Franco Rossellini (dialoghi versione 1984), Roberto Rossellini (trattamento, non accreditato) |
Produzione: | Franco Rossellini per Felix Cinematografica - Roma, Bob Guccione per Penthouse Films International - New York |
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Fotografia: | Silvano Ippoliti e Bob Guccione, Giancarlo Lui (scene aggiuntive) |
Montaggio: | Nino Baragli, Enzo Micarelli (versione 1984 e Russell Lloyd (non accreditato) |
Effetti speciali: | Franco Celli, Marcello Coccia |
Musiche: | Bruno Nicolai (come Paul Clemente), Renzo Rossellini (versione 1984), con brani tratti dallo Spartacus di Aram Khachaturyan (come Aram Khachaturian) e dal Romeo e Giulietta di Sergei Prokofiev |
Scenografia: | Danilo Donati |
Costumi: | Danilo Donati (non accreditato) |
Trucco: | Giuseppe Bachelli |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Io, Caligola è un film del 1979 diretto, ma non riconosciuto, dal regista Tinto Brass.
Indice |
[modifica] Trama
La storia di Caligola, il più folle degli imperatori romani, ci viene narrata in questo film che sulla carta doveva fondere cinema d'arte e hardcore: invece infinite traversie lavorative (attrici che fuggono dal set come Maria Schneider), civili (i produttori che tolgono il lavoro al regista veneto perché insoddisfatti dell'operato fatto), più gli "ovvi" sequestri che lo hanno portato ad essere accorciato e allungato a piacimento ne hanno fatto, a detta dei più, una sequenza dopo l'altra noiosa fino all'insopportabile di orge e efferatezze assortite.
Il tutto condito da una recitazione da filodrammatica che coinvolge nomi di altissimo livello (che probabilmente non sanno neanche cosa stanno facendo). D'altra parte John Gielgud viene ucciso dopo 30 minuti e Peter O'Toole dopo 40. Helen Mirren non si scompone granché, mentre Adriana Asti appare pochissimo (e benché per pochi istanti le si vedono vicino due uomini che si masturbano NON FA la doccia di sperma che molti credono di aver visto - l’eiaculazione di due anonimi peni si vede in primo piano ed è girata a parte).
A parte la stellina inglese Therese-Ann Savoy molto presente in produzioni erotiche italiane del periodo (sempre comunque di un certo livello) che si spoglia anche integralmente ma non si sforza più di tanto, il campo è completamente lasciato a Malcom McDowell che recita come se stesse facendo Bruto interpretato da Marlon Brando nel Giulio Cesare di Joseph L. Mankiewicz, 1951 ma, in realtà, si lascia andare ad ogni tipo di efferatezze tra cui un fist-fucking (ovviamente simulato ma il sedere dell'attore lo tocca almeno un paio di volte), oltre che fare la pipì davanti la macchina da presa. È anche impegnato in alcune scene di sesso, ma mai hard. La storia? E la cosa meno importante!
[modifica] Curiosità
- Le parti hard sono interpretate soprattutto dalle "reginette" di Penthouse Lori Wagner e Anneka Di Lorenzo (girate dal produttore Bob Guccione, che di Penthouse è l'editore, dopo l'abbandono da parte di Brass) e che oltre ad una scena lesbo molto accesa si lanciano nella scena dell’orgia finale sulla nave in una fellatio su un membro di notevoli dimensioni (tanto da essere ricordato quasi solo per quello) con tanto di eiaculazione diretta (si vede che siamo in epoca pre-Aids). Proprio l'allora ragazzo coinvolto (di cui vediamo per pochissimi secondi il volto) è stato recentemente contattato per un intervista via e-mail sotto il nome di Lucky Fellow. Questo ormai ultra quarantenne signore racconta di come fu coinvolto nella produzione e racconta inoltre una cosa molto interessante che portò all'allontanamento di Brass dal set. Sembra che il regista avesse preparato una serie di sequenze molto forti con protagonisti donne grasse e nani (un po’ come si vede in Salon Kitty ma decisamente più esplicite) che vennero rifiutate dai produttori anche perché Brass aveva preferito loro alle bellissime modelle messegli a disposizione dai produttori direttamente dalla scuderia di Bob Guccione). Stando a quanto afferma Lucky Fellow nell'intervista, l'unica volta che la versione integrale assoluta venne proiettata fu al Festival di Cannes del 1979 per la durata di 210 minuti circa. Tra le attrici contattate per un ruolo nel film ci fu anche Charlotte Rampling che, però, rifiutò.
- Nel 2005 l'artista Francesco Vezzoli ha presentato alla 51° Biennale di Venezia (nell'ambito della mostra L'esperienza dell'arte) un filmato di 5' dal titolo Trailer for the remake of Gore Vidal's Caligola, pensato per un ipotetico remake del film Io, Caligola. Nel trailer, ambientato in una villa ultra-kitsch di Hollywood, compaiono star come Milla Jovovich, Benicio Del Toro, Courtney Love, Barbara Bouchet, Gore Vidal e Adriana Asti; i costumi sono stati ideati da Donatella Versace.
[modifica] Altri dati
- data di uscita italiana: 14 agosto 1979
- suono: monofonico
- divieto: v.m. 18 anni
- v.c. n° 73788 del 19.07.79
- prima versione in assoluto: 210 minuti (proiettata solo al Festival di Cannes del 1979)
- prima versione italiana: 156 minuti (distribuita dalla P.A.C., Roma)
- seconda versione italiana: 124 minuti (distribuita dalla Gaumont, Roma)
- terza versione italiana: 108 minuti (distributori vari)
[modifica] Note
- Sullo stesso argomento si veda anche Caligola, la storia mai raccontata, diretto da Joe D'Amato nel 1982