Hotspots di biodiversità
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Motivazione: la corrispondente voce inglese enumera 34 hotspots anzichè 25. Vedi anche: Progetto ecologia
Gli hotspots di biodiversità (o punti caldi di biodiversità) sono venticinque luoghi sulla faccia della Terra in cui vive la maggior parte della biodiversità. Per essere qualificato come hotspot un luogo deve avere almeno 1500 vegetali endemici (0,5 del totale planetario) e deve aver subito perdite per almeno il 70% dell'habitat originario. Nei 25 punti caldi vivono il 44% di tutti i vertebrati terrestri e il 35% di tutte le piante su una superficie pari ad appena l'1,4% di tutte le terre emerse.
Indice |
[modifica] Hotspots per continente
[modifica] Nord, Centro America e Antille
- Provincia Floristica della California
- Mesoamerica
- Caraibi
[modifica] Sudamerica
- Isole Galapagos e Ecuador
- Ande tropicali
- Foresta amazzonica del Brasile
- Foresta costiera del Brasile
- Cile centrale
[modifica] Eurasia
- Bacino del Mediterraneo (inclusi: Mar Mediterraneo, Nord Africa, Turchia, Isole Baleari, Corsica, Sicilia, Sardegna; inoltre anche Italia, Grecia, Spagna e Francia meridionali)
- Caucaso
- India meridionale e Sri Lanka
- Montagne della Cina sud-orientale
- Myanmar
- Filippine
- Sundland
- Wallacea
[modifica] Africa
- Guinea
- Eastern Arc Mountains
- Madagascar e isole dell'Oceano Indiano
- Territorio del Karoo
- Provincia del Capo
[modifica] Oceania e isole dell'Oceano Pacifico
- Australia sud-occidentale
- Nuova Zelanda
- Nuova Caledonia
- Polinesia e Micronesia
[modifica] Bibliografia
- Myers N. et al. Biodiversity hotspots for conservation priorities. Nature 2000; 403: 853-858