Giuseppe Pisanu
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Giuseppe Pisanu (Ittiri, SS, 2 gennaio 1937) è un uomo politico italiano.
Inizia la sua esperienza politica nella Democrazia Cristiana, di cui è dirigente provinciale di Sassari, dirigente regionale della Sardegna e capo della segreteria politica nazionale dal 1975 al 1980.
È stato deputato per la Dc dal 1972 al 1992, sottosegretario di Stato al Tesoro dal 1980 al 1983 nei governi guidati da Arnaldo Forlani, quando è costretto a dimettersi per lo scandalo P2, Giovanni Spadolini e Amintore Fanfani; sottosegretario di Stato alla Difesa dal 1986 al 1990 nei governi Dc-Psi e Pentapartito guidati da Bettino Craxi, Giovanni Goria e Ciriaco De Mita.
Allo scioglimento della Democrazia Cristiana, nel 1994 decide di aderire a Forza Italia, per la cui lista è eletto deputato nel '94, '96 e 2001. È stato anche presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia.
È attualmente deputato alla Camera, eletto in quota proporzionale nella circoscrizione Sardegna.
Dal 3 luglio 2002 ad Aprile 2006 ricopre la carica di Ministro dell'Interno (Governi Berlusconi II e III). È autore di un decreto antiterrorismo che vieta le connessioni anonime a Internet e impone a tutti gli ISP di conservare un log in cui riportano indirizzo IP e numero di telefono che identifica l'utente connesso.
Alle elezioni politiche del 2006 viene eletto senatore per Forza Italia in Campania.
Il 16 maggio 2006 vengono pubblicate delle intercettazioni telefoniche con Luciano Moggi e col Presidente della Torres Calcio in cui il Ministro dell'Interno chiede aiuto per la squadra cittadina. [1] . Il Corriere della Sera il giorno stesso presenta la notizia in prima pagina sul suo sito.
Nel novembre 2006 esce il film-documentario Uccidete la democrazia!, che lo ritrae come responsabile, insieme ai leader del suo partito Forza Italia, di presunti brogli elettorali riguardanti le elezioni politiche del 2006, prendendo come base per tali ipotesi il drastico calo delle schede bianche e la loro uniforme ripartizione nelle provincie italiane. Inoltre ha fatto discutere la sua scelta di lasciare il palazzo del ministero durante lo spoglio delle schede, per presentarsi nella residenza del capo della coalizione per il quale si è candidato; scelta questa che ha sollevato qualche perplessità, dal momento che il Ministro dell'Interno dovrebbe essere uno dei garanti della correttezza delle operazioni di voto e di scrutinio.
Predecessore: | Ministro dell'Interno della Repubblica Italiana | Successore: | |
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Claudio Scajola | 2002 - 2006 | Giuliano Amato | I |