Giottino
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Tommaso (or Maso) di Stefano (Firenze 1324 - Firenze 1357) detto Giottino fu un famoso pittore italiano del trecento. Le poche informazioni si hanno grazie alle Vite del Vasari.
Tommaso nasce nel 1324 e impara fin da piccolo i principi della pittura grazie al padre Stefano, che era a sua volta un celebre pittore. Fu uno dei tanti seguaci di Giotto (I Protogiotteschi), la sua bravura gli valse l'appellativo di Giottino ed era opinione comune che fosse figlio di Giotto. Ma le fonti più attendibili confermano che fu figlio di Stefano.
A Giottino, Vasari e Ghiberti attribuiscono gli affreschi, della cappella di S. Silvestro (o della famiglia Bardi), nella Basilica di Santa Croce a Firenze, che rappresentano il miracolo di Papa San Silvestro. In questa opera si notano la destrezza e l'ingegno del pittore.
Gli studiosi d'arte contemporanei assegnano, inoltre, allo stesso artista i dipinti delta volta funebre della famiglia di Strozzi, sotto la Cappella degli Spagnuoli nella chiesa di Santa Maria Novella.
Vasari attribuisce inoltre al Giottino gli affrescchi della vita di San Nicola nella basilica inferiore di Assisi precisamente nella Cappella di Sant'Antonio (chiamata anche del Sacramento). In questi affreschi c'è una profonda differenza di stile con gli affreschi di San Silvestro probabilmente a causa di una doppia personalità dell'artista, il giovane, solitario e malinconico da una parte e dall'altra la sua passionale devozione all'arte.
Un gran numero di opere furono attribuite all'artista come l'"Apparazione della vergine a San Bernardo"; alcuni suoi disegni che rappresantano l'espulsione nel 1343 del duca di Atene da Firenze; e una statua marmorea sul campanile di Giotto a Firenze. Il Vasari loda particolarmente Giottino per l'uso del chiaroscuro.