Fronte popolare
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Per fronte popolare si intende normalmente l'unione elettorale dei partiti della sinistra che fanno fronte comune contro le forze fasciste e reazionarie. Nella terza internazionale (1933/1935), venne rimarcato il carattere violento e incivile del fascismo, da lì, la decisione di batterlo con ogni mezzo, partendo da un alleanza vasta di opposizione: il "fronte popolare". Questa decisione venne presa dopo che le rivoluzioni comuniste in Germania e in Italia fallirono. Questi tentativi di rivolte furono portate avanti da gruppi ristretti come la Lega di Spartaco di Rosa Luxemburg e il Psi che allora diviso tra una corrente riformista che frenava le aspirazioni di rivoluzione ed una massimalista con l'appoggio di gruppi esterni come Ordine Nuovo, che guidavano la protesta.
Questi tentativi crearono una profonda frattura all'interno del movimento operaio che si divise tra socialdemocratici e comunisti, sfruttando la divisione in questi paesi si affermarono regimi autoritari di destra. Dopo questi avvenimenti il comintern cambiò politica, scelse infatti di abbandonare la stategia della "rivoluzione permanente" per adottare quella del "comunismo in solo stato", quest'ultima portò come conseguenza l'abbandono della rivoluzione per una strategia di difesa dalla deriva fascista dei paesi europei
Indice |
[modifica] Paesi del fronte
[modifica] Francia
Alle elezioni del 1936 la Sfio (partito comunista) i radicali e i socialisti si uniscono e vincono le elezioni. Il leader del nuovo governo è Leon Blum. Il governo riesce a portare avanti una serie di riforme del lavoro come le 40 ore settimanali e due settimane di ferie pagate (prima volta nella storia). L'esecutivo però trova molte difficoltà, infatti contro il premier viene scatenata una furiosa campagna antisemita. Oltre questo cresce il sospetto, sostenuto dai media, che Blum stia preparando la strada ad una dittatura comunista. Il governo Blum cade nel giugno del 1937 in seguito alle molte difficoltà. Il Fronte popolare finisce definitivamente in seguito alla firma degli accordi di Monaco del nuovo premier. Questi accordi furono osteggiati dai parlamentari comunisti mentre i socialisti si astennero.
[modifica] Spagna
Per approfondire, vedi la voce Fronte Popolare (Spagna). |
Si costistuisce con l'adesione di socialisti, comunisti, repubblicani e parte degli anarchici. Il primo banco di prova per il cartello sono le elezioni del febbraio 1936, dove riescono a raccogliere la maggioranza dei voti. Questa maggioranza però è molto risicata, in realtà infatti il paese è diviso in due blocchi in cui uno ha paura della forza eversiva dell'altro. Questa situazione si concretizzò nello scoppio della guerra civile nel 1936 quando le guarnigioni del Marocco guidate dal generale Francisco Franco si sollevano contro la repubblica.
[modifica] Italia
A differenza dei due casi precedenti il fronte nasce dopo la seconda guerra mondiale nel 1948 con l'unione del Psi e del Pci. Questa alleanza rappresenta la continuità con il movimento di resistenza, infatti queste due forze erano le più importanti e più all'interno del Cln e volevano una repubblica con un totale rinnovamento in termini sociali e politici con il precedente regime. il fronte popolare italiano non ha le premesse storiche dei precedenti e neanche i risultati elettorali sono gli stessi. Le elezioni del 1948 vengono vinte dalla Dc con il 48% dei voti mentre il fronte si ferma la 32%.
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