Felice Maritano
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Felice Maritano (Giaveno, 15 gennaio 1919-Mediglia, 15 luglio 1974) è stato un Carabiniere eroe di guerra nei Balcani prima dell'8 settembre 1943 e della guerra civile dopo l'armistizio.
Sui Balcani si meritò diverse onorificenze (tra cui la promozione sul campo ad Appuntato ed una Croce al Valor Militare). Si comportò con valore anche nella Guerra di Liberazione così come in tempo di pace come dimostrano gli encomi che gli furono riconosiuti.
Nel 1974, dopo 35 anni di servizio ed all'età di 55 anni, era ormai prossimo ad una meritata pensione. Venne, però, a sapere che Carlo Alberto Dalla Chiesa stava cercando uomini per il suo Nucleo Speciale Antiterrorismo dei Carabinieri e subito chiede di esservi trasferito. In considerazione della sua grande e comprovata esperienza, la richiesta viene esaudita già il 27 maggio, cinque giorni dopo la costituzione del nuovo reparto, diventandone subito una delle figure chiave contribuendo in modo determinante alle indagini che portarono alla cattura di Renato Curcio e Alberto Franceschini.
Studiando il materiale rinvenuto nel loro covo si riuscì a scoprirne un altro a Robbiano di Mediglia che trovarono vuoto ma non abbandonato, così Maritano si offre per partecipare alla sua sorveglianza per catturare i tre terroristi che si era capito lo frequentassero.
Dopo giorni di appostamenti i brigatisti finalmente si presentano, separatamente: alle 13:00 del 14 luglio 1974 è arrestato il terrorista Pietro Bassi, alle 21:30 anche Pietro Bertolazzi. Entrambi sono bloccati prima di poter impugare le pistole con il colpo già in canna che entrambi portavano addosso. All'appello mancava solo Roberto Ognibene, che arriva alle 03:30 del mattino dopo. In qualche modo si accorge della trappola e scappa per le scale inseguito dai militari che gli intimano di fermarsi qualificandosi come Carabinieri. Per tutta risposta Ognibene esplode alcuni colpi di pistola che colpiscono Maritano che, comunque, continua l'inseguimento sorpassando un altro dei carabinieri e risponde al fuoco.
Ognibene, ferito, stramazza al suolo. Maritano gli si accascia accanto non prima di aver esortato i due colleghi che sopraggiungono di occuparsi del terrorista. Ognibene si salvò. Maritanò morì durante il trasporto in ospedale lasciando la moglie e quattro figli.
Il funerale di Maritano fu un funerale blindato, presenti le massime autorità delle Istituzioni con i muri della Chiesa e delle strade vicine sporcate da scritte ingiuriose e minacciose.
[modifica] Voci correlate
- Rapimento Gancia