Erzegovina
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L'Erzegovina è una regione situata all'estremità sud-orientale della Bosnia ed Erzegovina, l'unica da affacciarsi sul mare Adriatico. Il principale centro urbano dell'Erzegovina è costituito dalla città di Mostar. Altri grandi agglomerati urbani includono Trebinje, Konjic e Čapljina. A causa]] dei alcuni avvenimenti politici del XIX secolo, si decise che La regione dell'Erzegovina in Bosnia si doveva citare nel nome ufficiale, cambiandolo da Bosnia a Bosnia e Erzegovina.
Secondo censimento del 1991, l'Erzegovina aveva 437,095 abitanti. La suddisvisone etnica della regione era la seguente:
- 206,457 Croati (47.2%)
- 112,948 Bosniaci (25.8%)
- 93,047 Serbi (21.3%)
- 18,494 Altri Jugoslavi (4.2%)
- 6,149 Altri (1.4%)
Il terreno dell' Erzegovina è principalmente collinoso, carsico tranne che nella valle centrale del fiume Neretva. I confini fra la Bosnia e l' Erzegovina sono poco chiari e spesso causa di dispute.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia della Bosnia-Erzegovina. |
All' inizio del Medioevo, il territorio dell'attuale Bosnia-Erzegovina era diviso in tanti saterelli più o meno indipendenti. Poi la parte più occidentale dell' Erzegovina divenne parte al regno di Croazia, mentre il resto fu inglobato dall'Impero Bizantino. Dopo il 1320, tutte queste terre divennero parte del regno Bosniaco. In un documento mandato a Federico III il 20 gennaio 1448, il duca Bosniaco Stjepan Vukčić Kosača si autodefinì Herzog (duca in tedesco) della santa Sava, quindi le terre che controllava divennero (più tardi) l'Erzegovina.
Nel 1482 l'Herzog fu sconfitto dai Turchi Ottomani. Nell'impero ottomano l' Erzegovina era organizzata come una provincia (sanjak) nello stato (pashaluk) della Bosnia. Il nome dello stato si cambiò in Bosnia Erzegovina nel 1853, come risultato di una serie di eventi politici.Dopo la seconda guerra balcanica (1914) l'Austria la occupò approfittando dell decadenza della Turchia.
Nel 1995, fu oggetto di contesa fra Croazia e Jugoslavia, e alla fine una forza ONU intervenne a ristabilire la pace nella regione, anche se essa rimanne molto danneggiata, come lo Starimost di Mostar.