Eric Rohmer
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Eric Rohmer (Tulle, 21 marzo 1920) è lo pseudonimo di Maurice Schérer, celebre regista e critico cinematografico francese, e uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague.
Come molti altri registi del movimento, è stato critico cinematografico sui Cahiers du cinéma. Dopo numerosi cortometraggi durante gli anni '50, ha esordito nel lungometraggio nel 1959. La sua produzione si distingue per l'organizzazione programmatica della maggior parte dei suoi film in cicli (Racconti morali, Commedie e proverbi, Racconti delle quattro stagioni).
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[modifica] Biografia
Eric Rohmer nasce nella regione del Limosino, in Francia, da una famiglia di origini alsaziane. Si laurea in lettere e si traferisce a Parigi, dove lavora come insegnante di Lettere in un liceo. Nel 1946 pubblica il suo unico romanzo, Élisabeth, con lo pseudonimo di Gilbert Cordier.
Nel 1948 iniza a collaborare con la rivista La Revue du cinéma, dove conosce André Bazin, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Jacques Doniol-Valcroze. Nel 1950, un anno dopo la chiusura della Revue, fonda La Gazette du cinéma. Queste esperienze sono propedeutiche alla fondazione, nell'aprile 1951, dei Cahiers du cinéma, in cui confluiscono le redazioni delle due riviste citate. Rohmer ne sarà caporedattore dal 1957 al 1963. Sempre nel 1957 pubblica un saggio sul cinema di Alfred Hitchcock, realizzato con il collega (e futuro regista) Claude Chabrol.
I Cahiers sono la culla della Nouvelle Vague: gran parte dei critici che scrivono sulla rivista esordiscono alla regia tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60. Lo stesso Rohmer realizza il suo primo lungometraggio, Il segno del leone, nel 1959, ma il film non trova un distributore ed esce solo tre anni più tardi, con scarsissimo successo.
Nel 1962 fonda con Barbet Schroeder la società di produzione Les Films du Losange, che produrrà la maggior parte dei suoi film. Nello stesso anno, dopo aver cercato invano di realizzare un secondo lungometraggio, deve inizialmente ripiegare sulla dimensione del corto per dare il via ad un ciclo di sei film denominati Racconti Morali. I successivi sforzi del regista sono maggiormente apprezzati da pubblico e critica: La collezionista vince l'Orso d'Argento a Berlino, mentre La mia notte con Maud è da molti citato come la sua opera più felice. Tutti i Racconti Morali si basano su un protagonista posto di fronte ad una scelta di tipo morale, ma soprattutto su di una messa in scena essenziale e su dialoghi studiati, con molti riferimenti letterari.
Concluso questo ciclo nel 1972, Rohmer realizza due pellicole di argomento storico del tutto particolari: La Marchesa von..., del 1976 è tratto dalla novella di Heinrich von Kleist, mentre Perceval le gallois, successivo di due anni, è un adattamento dal poema medievale di Chrétien de Troyes. In queste opere, Rohmer si mostra capace di dirigere produzioni ben diverse dalle ambientazioni contemporanee e quotidiane della sua produzione più nota.
Commedie e proverbi è il suo secondo grande ciclo, in cui ciascun film illustra a suo modo un proverbio o una frase della saggezza popolare. I due capitoli più celebrati, Le notti della luna piena e Il raggio verde, vincono premi alla Mostra di Venezia e sono baciati da un certo successo commerciale.
Subito dopo inizia il ciclo dei Racconti delle quattro stagioni, nell'ordine Racconto di Primavera, Racconto d'Inverno, Conte d'été (in Italia uscito come Un ragazzo, tre ragazze) e Racconto d'autunno. Prima e durante questo ciclo firma tre film "fuori serie", a bassissimo costo (in 16mm), spesso con attori esordienti.
Ad ottant'anni d'età, dopo una carriera tra le più costanti ed equilibrate fra quelle dei maestri della Nouvelle Vague, utilizza per la prima volta le tecnologie digitali per ambientare il suo La nobildonna e il Duca in una serie di dipinti che raffigurano la Parigi d'epoca rivoluzionaria. Il film viene presentato a Venezia nel 2001, dove Rohmer riceve il Leone d'Oro alla carriera.
[modifica] Filmografia
[modifica] Cortometraggi
- Journal d'un scélérat (1950)
- Présentation o Charlotte et son steak (1951)
- Les petites filles modèles (1952)
- Bérénice (1954)
- La sonate à Kreutzer (1956)
- Véronique et son cancre (1958)
- Nadja à Paris (1964)
- Place de l'Étoile (episodio di Paris vu par...) (1965)
- Une étudiante d'aujourd'hui (1966)
- Fermière à Montfaucon (1967)
- Loup, y es-tu? (1983)
- La cambrure (1999)
[modifica] Lungometraggi fuori serie
- Il segno del leone (Le signe du lion) (1959)
- La Marchesa Von... (La Marquise d'O...) (1976)
- Il fuorilegge conosciuto in Italia anche come Perceval (Perceval le Gallois) (1978)
- L'albero, il sindaco e la mediateca (L'arbre, le maire et la médiathèque) (1992)
- Incontri a Parigi (Les rendez-vous de Paris) (1995)
- La nobildonna e il duca (L'Anglaise et le Duc) (2001)
- Triple Agent - Agente speciale (Triple Agent) (2004)
[modifica] Racconti morali
- La fornaia di Monceau (La boulangère de Monceau) (1962)
- La carriera di Suzanne (La carrière de Suzanne) (1963)
- La collezionista (La collectionneuse) (1967)
- La mia notte con Maud (Ma nuit chez Maud) (1969)
- Il ginocchio di Claire (Le genou de Claire) (1970)
- L'amore, il pomeriggio (L'amour l'après-midi) (1972)
[modifica] Commedie e proverbi
- La femme de l'aviateur (La femme de l'aviateur) (1981)
- Il bel matrimonio (Le beau mariage) (1982)
- Pauline alla spiaggia (Pauline à la plage) (1982)
- Le notti della luna piena (Les nuits de la pleine lune) (1984)
- Il raggio verde (Le rayon vert) (1986)
- Reinette e Mirabelle (Quatre aventures de Reinette et Mirabelle) (1987)
- L'amico della mia amica (L'ami de mon amie) (1987)
[modifica] Racconti delle quattro stagioni
- Racconto di primavera (Conte de printemps) (1989)
- Racconto d'inverno (Conte d'hiver) (1991)
- Un ragazzo, tre ragazze (Conte d'été) (1996)
- Racconto d'autunno (Conte d'automne) (1998)