Eretteo (tempio)
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L'Eretteo è un tempio ionico greco del V secolo a.C., che si trova sull'Acropoli di Atene.
Il santuario, dedicato alla dea Atena Poliade (protettrice della città), era legato a culti arcaici e alle più antiche memorie della storia leggendaria della città. In questo luogo si sarebbe infatti svolta la disputa tra Atena e Poseidone: vi si custodivano le impronte del tridente del dio su una roccia, un pozzo di acqua salata e l'olivo donato dalla dea alla città. Qui il re Cecrope, metà uomo e metà serpente, avrebbe consacrato il Palladio, la statua della dea caduta miracolosamente dal cielo. Il santuario ospitava inoltre le tombe di Cecrope e di Eretteo e un luogo di culto dedicato a Pandrosia, la figlia di Cecrope amata dal dio Ermes.
In epoca romana prese il nome di "Eretteo" (Erekteíon, ovvero "colui che scuote"), dall'appellativo di Poseidone.
Nei pressi, tra l'attuale edificio e il Partenone era sorto inoltre il tempio arcaico dedicato ad Atena Polias, protettrice della città, distrutto dall'invasione persiana nel 480 a.C..
Questo tempio fu sostituito da un nuovo edificio, iniziato nel 421 a.C. e terminato nel 407, in marmo pentelico, opera dell'architetto Filocle. La necessità di ospitare i diversi culti tradizionali, collocati su un'area con un forte dislivello (più elevata a sud-est e più bassa di circa 3 m a nord-ovest) determinò una pianta insolita.
Il tempio si compone di un corpo rettangolare "anfiprostilo" (ossia con colonne solo sui lati corti), ma con gli intercolumni (spazi tra le colonne) chiusi da setti murari dotati di ampie finestre. L'interno era suddiviso in due celle a livello diverso: quella orientale, più alta, che ospitava il Palladio, e quella occidentale, più in basso, suddivisa in tre vani, che ospitava, i culti di Poseidone e del mitico re Eretteo. Alla corpo centrale si addossano la loggia con le Cariatidi a sud, che custodisce la tomba del re Cecrope, e un portico a nord, più sporgente del corpo centrale verso ovest, che proteggeva la polla di acqua salata fatta sgorgare da Poseidone . Davanti al basamento pieno che sorregge le colonne della fronte occidentale si trovavano l'ulivo di Atena e la tomba di Pandroso.
Le colonne si presentano particolarmente snelle ed eleganti e il tempio era ornato da una raffinata decorazione, (basi delle colonne, la fascia decorativa che sormonta il muro laterale, con un motivo di fiori di loto e palmette, il fregio della trabeazione, in pietra scura di Eleusi, sul quale erano applicate figure scolpite in marmo bianco).
Le statue delle Cariatidi, forse opera dello scultore Alcamene, sono attualmente sostituite da copie, mentre gli originali sono stati conservati al riparo nel Museo dell'Acropoli. Una delle cariatidi angolari, rimossa da lord Elgin, si trova oggi al British Museum di Londra.
Il tempio è stato descritto da Pausania, insieme con l'Acropoli, nel libro I della sua Periegesi.
Indice |
[modifica] Galleria di immagini
La loggia delle Cariatidi nel 1853 circa |
[modifica] Voci correlate
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- Commons contiene file multimediali su Eretteo (tempio)
[modifica] Collegamenti esterni
- Dispensa "L'Acropoli di Atene, dalla preistoria ad oggi",con capitolo sul tempio dell'Eretteo, di Paolo Morachiello dell'Università Iuav di Venezia, facoltà di Architettura. La dispensa in formato .pdf può essere scaricata a partire dalla pagina citata, oppure direttamente.
- Immagini a 360° dell'Eretteo