Equus africanus
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Asino selvatico Stato di conservazione: Critico |
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Equus africanus |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | |||||||||||||||||||||
Equus africanus Heuglin & Fitzinger, 1866 |
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Sottospecie | |||||||||||||||||||||
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L'asino selvatico (Equus africanus) è un mammifero perissodattilo appartenente alla famiglia degli Equidae.
Indice |
[modifica] Declino della specie
Per gli autentici asini selvatici la situazione è oggi ancor più nera che per gli emioni. Un tempo essi erano diffusi, ovunque mancasse la zebra, nelle zone collinose e semidesertiche dell'Africa nord-orientale e popolavano la regione situata tra il Sudan e il Mar Rosso, la Somalia e l'Abissinia. Ormai, si tratti della specie dell'Alto Atlante o di quelle nubica e somala, non è esagerato affermare che gli asini selvatici si sono estinti. La presenza delle ultime, sparute mandrie fu accertata nel deserto della Nubia e in Somalia poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale. Non è noto se i discendenti di quei pochi superstiti sopravvivano ancora. In ogni caso, la specie selvatica dell'Alto Atlante si è estinta da tempo, visto che a occidente del Nilo non esistono più asini selvatici. Anche su di loro si compie, inarrestabile, il destino dei solidungoli selvatici, che periscono ovunque compaia l'uomo.
[modifica] Descrizione
Al pari dell'asino domestico, familiare a chiunque, l'asino selvatico si caratterizza in primo luogo per i lunghissimi orecchi, per la criniera corta, rada e ispida che comincia già fra gli orecchi, per il corpo robusto e la groppa angolosa, la tipica croce dorsale, l'esile coda provvista di un ciuffo, le zampe sottili e rigate da strisce trasversali, i pasturali minuti e gli zoccoli stretti. Il mantello è uniforme, la fascia dorsale scura; solo le zampe anteriori sono dotate di castagne cornee. Il suo verso primordiale, un raglio che veramente penetra nelle ossa, rivela nel modo più inequivocabile la sua presenza.
[modifica] Locomozione
A differenza dei cavalli selvatici e degli emioni, gli asini selvatici non sono dei fondisti veloci e resistenti: le loro qualità sono piuttosto quelle di agili saltellatori e abili arrampicatori. Non sono capaci di tenere un vero e proprio galoppo. Generalmente procedono saltando, un po' come i caproni.
[modifica] Asino selvatico della Nubia (Equus africanus africanus)
[modifica] Descrizione
Il suo habitat si estendeva dal Sudan orientale al Mar Rosso. Probabilmente si è estinto. Altezza alla spalla: 115 cm. Nella parte superiore del corpo il mantello è grigio-giallo, spesso con riflessi rossicci, mentre in quella inferiore, oltre che sulle zampe e la punta del muso, è bianco. Presenta una croce dorsale dal disegno particolarmente accentuato, scura come la criniera, la fascia dorsale e il ciuffo caudale. In questo tipo di asino selvatico si riscontrano raramente le strisce trasversali sui pasturali.
[modifica] Comportamento
Le piccole bande degli asini selvatici sono sempre guidate da vecchie femmine. Gli stalloni, se così possiamo chiamarli, vivono in formazioni particolarmente ridotte oppure conducono un'esistenza solitaria che s'interrompe durante il periodo degli amori quando, gridando all'impazzata, vanno all'arrembaggio della mandria: le femmine - morse, scalciate, maltrattate e spinte selvaggiamente - si difendono con non minor violenza, ripagando gli assalitori con la stessa moneta e arrendendosi solo per spossatezza. Gli stalloni, giunti ormai al parossismo, si scagliano furiosi l'uno contro l'altro, finché la forza non decide a chi debba appartenere la mandria.
[modifica] Asino selvatico della Somalia (Equus africanus somaliensis)
[modifica] Descrizione
Diffuso un tempo in Somalia e in Abissinia, si è probabilmente estinto allo stato selvatico. Altezza alla spalla: 130-140 cm. Il mantello è di color grigio-cenere con sfumature rossicce nella parte superiore del corpo, mentre in quella inferiore, sulle zampe e sul muso è bianco. La testa è grande e pesante, il tronco robusto, le zampe sottili e segnate da vistose strisce trasversali nere, che fanno pensare alla zebra; è spesso sprovvisto della croce dorsale, oppure ne ha una corta e appena accennata.
[modifica] Comportamento
L'asino selvatico della Somalia - sarebbe giusto chiamarlo la frugalità in persona - viveva da ultimo su altipiani bruciati da un sole spietato e schivava l'uomo cacciandosi nelle gole più tenebrose, tra i dirupi erosi dal vento. Il fatto che riuscisse a nutrirsi anche in quelle condizioni aveva del miracoloso: poche erbe dure e legnose, qualche cespuglio spinoso, gli bastavano non solo per sopravvivere ma addirittura per mantenersi in piena forma. Dell'innata curiosità, che prima lo spingeva ad accostarsi ai fuochi degli accampamenti, si era ormai liberato, trasformandosi in un animale timoroso e prudente. Per fortuna, parecchi gruppi di asini hanno oggi trovato scampo nel giardino zoologico di Hellabrunn e in altri zoo, dove non solo si mantengono in buone condizioni, ma riescono anche a riprodursi, scongiurando così il pericolo della loro totale estinzione.
[modifica] Bibliografia
Equid Specialist Group 1996. Equus africanus. 2006 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2006.
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