Drava
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Drava | |
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Lunghezza: | 749 km |
Portata media: | m³/s |
Bacino idrografico: | km² |
Altitudine della sorgente: | 1200 m s.l.m. |
Nasce: | Dobbiaco Alto Adige (Italia) |
Sfocia: | Danubio |
Paesi attraversati: | Italia, Austria, Slovenia, Ungheria, Croazia |
La Drava (tedesco: Drau, ungherese: Dráva, sloveno: Drava) è un affluente del Danubio, che nasce nel comune di San Candido (nelle vicinanze della sella di Dobbiaco (BZ) nelle Alpi Orientali, spartiaccque tra il bacino del Mar Adriatico e di quello del Mar Nero) e scende verso est. Nell'abitato di San Candido quello che è un piccolo rigagnolo, riceve il primo affluente, il Rio Sesto, molto più ricco di acque. Pochi chilometri a valle della sorgente, in località Prato Drava entra in territorio austriaco. La Drava attraversa poi la Slovenia, la Croazia e segna per un lungo tratto il confine tra quest'ultima e l'Ungheria, sino a sfociare nel Danubio sul confine tra Croazia e Serbia, dopo un percorso di 749 km. Questa lunghezza lo rende il maggiore fiume che "nasce" e si situa in Italia.
La Drava è navigabile negli ultimi 90 km del suo corso. Questo importante fiume viene spesso addotto come esempio di incoerenza nel definire i nuovi confini tra Austria e Italia nel primo dopoguerra. Infatti, l'Italia aveva chiesto ed ottenuto i territori tirolesi a sud dello spartiacque alpino, mentre tutti i comuni ad est di Dobbiaco (in ted. Toblach) sarebbero dovuti, secondo questa logica, permanere sotto dominio austriaco, cosa non avvenuta nei fatti.