Cronometro (ciclismo)
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Nel ciclismo, le corse a cronometro (o "contro il tempo") sono quelle in cui ogni corridore parte separatamente dagli altri e la classifica viene stilata in base al tempo impiegato da ciascuno, misurato dai giudici di gara: vince il corridore che copre il percorso nel minor tempo. (Le corse in cui invece i corridori partono tutti insieme sono dette "in linea".)
Questo tipo di corse si svolge soprattutto nell'ambito delle corse su strada a tappe: nei grandi giri, che durano tre settimane, vi sono in genere due o tre tappe a cronometro. Una di queste può essere una cronoscalata, cioè una cronometro in salita. A volte si disputa anche una cronometro a squadre (o "cronosquadre"), nella quale i corridori di una stessa squadra corrono insieme alternandosi in testa. Il tempo viene preso sul quinto corridore che taglia il traguardo; ai corridori che giungono staccati dal resto della squadra, però, viene assegnato il tempo da essi effettivamente impiegato. Spesso la prima tappa si svolge a cronometro su un percorso molto breve (al massimo 8 km): in questo caso viene detta "cronoprologo".
Vi sono però anche alcune corse a cronometro a sé stanti: tra queste il Campionato del mondo a cronometro (che si disputa dal 1994), il Gran Premio delle Nazioni, la Firenze-Pistoia.
La distanza di gara varia in genere fino a un massimo, per i corridori professionisti, di 60-70 km; in passato però si svolgevano cronometro anche su distanze molto più lunghe. Nel 1931, per l'unica volta, il campionato del mondo assoluto si disputò a cronometro (vinse Learco Guerra): in quel caso la distanza fu di ben 210 km!
Normalmente i corridori partono a distanza di uno, due o tre minuti l'uno dall'altro, a seconda della lunghezza del percorso. Nelle corse a tappe, l'ordine di partenza è di solito quello di classifica invertito, cioè iniziando dall'ultimo classificato per finire con il primo. È vietato ai corridori sfruttare la scia degli avversari; nelle cronometro a squadre si può sfruttare quella dei compagni. Nelle gare a cronometro il regolamento consente di utilizzare biciclette speciali che sono invece vietate nelle gare in linea: si possono utilizzare ruote lenticolari (cioè a disco pieno) o a razze, appendici al manubrio, telai di forma particolare, casco aerodinamico, e così via.
Grandi specialisti di questa disciplina sono stati Learco Guerra, Fausto Coppi (che fu anche campione del mondo di inseguimento su pista), Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Francesco Moser, Miguel Indurain, Lance Armstrong.
Nelle corse a tappe, il regolamento internazionale vieta di assegnare abbuoni nelle tappe a cronometro. Inoltre molti criticano l'inserimento delle cronosquadre nei grandi giri (frequente soprattutto nel Tour de France), ritenendo che esse possano distorcere la classifica in una corsa che per il resto è individuale. Per questo motivo negli ultimi anni al Tour si è utilizzato per queste tappe un regolamento speciale, che limita i distacchi in classifica: il distacco della squadra seconda classificata non può superare i 10 secondi, quello della terza i 20 secondi, e così via.