Cripta
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In termini medievali una cripta (dal latino crypta e dal greco kryptē) è una camera o uno spazio in pietra, di solito sito al di sotto del pavimento di una chiesa, spesso contenente le tombe di importanti personalità come santi (o le loro reliquie) o alte cariche del clero.
Le chiese erano occasionalmente costruite sopra il livello del suolo per inserirvi una cripta, come nel caso della Chiesa di San Michele a Hildesheim, in Germania, unico esempio di architettura ottoniana e patrimonio dell'umanità. Le cripte si trovano normalmente sotto l'abside come a Saint-Germain en Auxerre, ma occasionalmente anche sotto le ali della chiesa o le sue navate. Note all'inizio dell'era cristiana, in particolare in Nord Africa a Ech-Cheliff e Djemila in Algeria, e nel periodo bizantino nello Studio di San Giovanni a Costantinopoli, le cripte furono usate dapprima nell'Europa occidentale, e da qui il loro uso ampiamente sparso, sotto Carlomagno. Erano molto comuni nell'ovest dell'alto medioevo, per esempio in Borgogna a Digione e Tournus. Dopo il X secolo la necessità del loro uso cominciò a venir meno, quando le autorità ecclesiastiche permisero di tenere le reliquie al livello principale delle chiese. Nel periodo gotico le cripte furono costruite raramente.
In termini moderni una cripta è una camera o uno spazio chiuso in pietra, utilizzato per conservare le spoglie dei deceduti. Si trovano delle cripte solitamente nei cimiteri e negli edifici religiosi come le cattedrali, ma occasionalmente anche in proprietà private. Famiglie ricche o prestigiose hanno spesso una "cripta di famiglia" nella quale conservare i resti dei familiari. Molte famiglie reali, ad esempio, possiedono vaste cripte contenenti i corpi di dozzine di precedenti regnanti. In alcune località una cripta costruita al di sopra del livello del suolo è chiamata mausoleo, termine che si riferisce anche a qualsiasi edificio elaborato utilizzato per le sepolture.