Consulta Araldica
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La Consulta Araldica e' un collegio istituito dallo Stato italiano con Regio Decreto del 10 ottobre 1869, per dare pareri al Governo in materia di titoli gentilizi, stemmi e altre pubbliche onorificenze e divenne il massimo organo consultivo (non gurisdizionale) in campo araldico dell'ordinamento monarchico italiano. Infatti, con la sopressione degli ordinamenti feudali, negli Stati dove le distinzioni nobiliari sopravvissero vennero costituite speciali commissioni consultive per l'esame di questioni araldiche.
Funzionante, d'apprima, presso il Ministero dell'Interno e composta di otto membri, di cui quattro senatori, venne, in seguito, posta alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e costituita di ben 18 membri. Tutti i membri della Consulta, detti consultori, erano nominati con decreto reale su proposta del Capo del Governo e, salvo quelli di diritto, duravano in carica cinque anni, potendo essere rinnovati.
L' art. 51 del R.D. del 1943 ne confermava le funzioni consultive dichiarando che era chiamata a dare pareri, su richiesta, per i provvedimenti in materia nobiliare ed araldica.
La Repubblica Italiana, non riconoscendo i titoli nobiliari, nel 1947 ne ha abrogato la regolamentazione con la norma transitoria e finale n. 14 della Costituzione. Le funzioni della ex Consulta Araldica hanno continuato a essere svolte da un'associazione privata nobiliare denominata "Corpo della Nobiltà Italiana".
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