Colle di Arquata
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Colle | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Marche | ||
Provincia: | Ascoli Piceno | ||
Comune: | Arquata del Tronto | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 1115 m s.l.m. | ||
Abitanti: |
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CAP: | 63040 | ||
Pref. tel: | 0736 | ||
Nome abitanti: | Collacchiani | ||
Santo patrono: | |||
Giorno festivo: | {{{valFestivo}}} | ||
La frazione di Colle è posta ad un’altitudine di 1115 s.l.m. è il centro, insieme a Spelonga, più popolato del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.
Si raggiunge lasciando la Via Salaria a Trisungo, proseguendo per la stretta strada che conduce a Faete, e oltrepassato il paese di Spelonga giunge a Colle.
Indice |
[modifica] Geografia
Colle, come l'intero comune di Arquata del Tronto ha il territorio tra due parchi nazionali: il Parco nazionale dei Monti Sibillini e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
L'incasato del paese è costituito da parecchie abitazioni, molte delle quali hanno mura in pietra.
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] La Chiesa di San Silvesrto
La Chiesa di San Silvestro, di epoca rinascimentale, gode di una splendida posizione panoramica. Costruita sopra uno sperone di roccia a strapiombo sulla vallata, sorveglia l’intero territorio.
E’ dedicata a San Silvestro Papa e, con molta probabilità, è stata edificata su un luogo già precedentemente consacrato a culti naturalistici.
La chiesa è costituita da un’unica aula rettangolare, il suo interno prende luce dalle due finestre che si aprono sui lati dell’ingresso, sopra il quale si legge incisa la data 1510.
L’ambiente interno è riccamente decorato con affreschi del XIV secolo e del XVI secolo, quest’ultimi datati con certezza dopo i recenti restauri conservativi.
La maggior parte degli affreschi appartiene all’opera di Dionisio Cappelli, pittore nato ad Amatrice, in provincia di Rieti, nel 1450 e molto attivo nelle zone limitrofe alla sua provenienza. In questa chiesa ha dipinto anche l’ultima opera a lui attribuita.
A lui appartengono le figure dei santi presenti nell’abside rettangolare quali: San Paolo, San Pietro, Santa Caterina, la Madonna che allatta e San Silvestro col drago. Il Santo è raffigurato seduto e benedicente sul trono pontificale, abbigliato con veste bianca, un rosso mantello, la tiara e il pastorale. Ai suoi piedi, alzando il corpo, verso la sinistra dell’immagine, il drago.
Le pareti laterali avevano altri affreschi del Cappelli che si sono degradate a causa dell’umidità. La più significativa era l’immagine di Sant’Amico ritratto, secondo la tradizione agiografica, con l’accetta in spalla e il lupo “pentito” che, carico di legna e condotto a cavezza, lo aiutava in sostituzione del suo asino da soma.
Questo Santo, proveniente da Camerino, scelse di praticare la sua vita di eremita nei pressi di un bosco, sopra il paese di Colle, vicino la sorgente di Santa Maria di Chiarino. La tradizione vuole che egli condivideva la sua vita solitaria con un asino che lo aiutava a portare la legna fino alla grotta che aveva scelto come dimora. Il suo asino fu ucciso da un lupo. Il Santo redarguì il feroce lupo che si inginocchiò e “pentito” lo aiutò nel trasporto della legna.
La piccola crocifissione del timpano appartiene anche a Dionisio Cappelli e alla sua base si legge: "Questa facciata affatta pengere don Vincentio Maffa de Calabria retore de dea eclesia 1511".
Sul campanile a vela una sola campana con iscrizione a carattere gotico e la data 1389.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- N. Galiè e G. Vecchioni, Arquata del Tronto, Società editrice Ricerche s.a.s. Via Faenza 13, Folignano (AP), Stampa D’Auria Industrie Grafiche s.p.a., Sant’Egidio alla Vibrata (TE), Edizione marzo 2006, pp 18, 103-104.
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