Classe Sverdlov (incrociatore)
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Sverdlov | |
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Descrizione generale | |
Tipo | incrociatore |
Classe | Sverdlov |
Entrata in servizio | 1951(?) |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 12.900t. t |
Stazza lorda | 17.000t. t |
Lunghezza | 210m. m |
Larghezza | 21,6m. m |
Pescaggio | 7,2m. m |
Propulsione | 2 turboriduttori con caldaie a vapore per 110.000hp. |
Velocità | 32,5 nodi |
Autonomia | n.mi. a nodi ( km a km/h) |
Equipaggio | 1000 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | 3 radar da scoperta aerea ‘Big Net, Low Sieve, Slim Net’. 2 radar navigazione ‘Don-2’, 2 radar tiro ‘Sun vision’ controllo tiro, 1 ECM ‘Watch Dog’ |
Armamento | artiglieria alla costruzione: 12 cannoni da 152mm., 12 cannoni da 100mm., mitragliere antiaeree |
Corazzatura | ignota |
La classe Sverdlov, derivata dalla precedente Capaev prebellica, era ancora un tipo di incrociatore di modello convenzionale, con artiglieria numerosa ma nessuna concessione a soluzioni innovative. Gli Sverdlov erano navi molto grandi e potenti, dotate di uno scafo lunghissimo e di elevata velocità.
[modifica] Costruzione
L'incrociatore in parola era un modello dallo scafo di elevata finezza, con una velocità assai alta (32,5 nodi) data da 2 turboriduttori a vapore su 2 assi, da ben 110.000hp, dotati ciascuno di gruppi d ibruciatori collegati ad un fumaiolo di largo diametro e robusta fattura.
Era certamente presente una corazzatura protettiva, ma non sono noti gli spessori: forse fino a 100 mm. nei punti più sensibili, come pontim cintura, torri e barbette.
L’armamento era invece ben noto: 4 torri trinate, 2 a prua e 2 a poppa, da 152mm. con un totale di 12 cannoni, capaci di oltre 24km di gittata e di 10 colpi al minuto max cadenza, cosicché esse possono essere usate anche come armi antiaeree per il solo fuoco di sbarramento, Notare che il radar di tiro era sistemato direttament sopra le torri, anche se solo 1 di ciascuna coppia ne aveva. 12 cannoni da 100m, in torri binate, avevano una funzione di armi antiaeree e di azione di superficie, su un raggio di circa 15km e con un rateo di 15 colpi per minuto. Armi minori erano previste, e sono state costituite da vari numeri di torri binate automatiche da 30mm. (fino a 16).
Per ciò che concerne l’elettronica, a parte i radar e le apparecchiature aggiuntive per le navi ‘speciali’, la dotazione standard era : un radar di scoperta aerea ‘Big Net’ o successivo, ‘High Sieve’, ‘Knife rest’, ‘Slim net’. : ben 4 radar di scoperta aerea, per le varie esigenze, anche se ovviamente d ivecchia tecnologia, rappresentavano un valore piuttosto interessante, sistemato per lo più sui 2 alberi davanti ai fumaioli. Esistevano 2 radar di navigazione, 2 ‘Sun visor’ per il controllo del fuoco dei cannoni, 2 ‘Top Bow’ per i cannoni da 152, e ben 8 ‘Egg Cup’ per i 100mm. Spesso questi ultimi sono stati rimossi per far spazio a torrette da 30mm e radar di tiro ‘DruM Tilt’, con una migliore reattività contro minacce da basse quote, ma non v’è dubbio che la dotazione di radar fosse più che adeguata per sfruttare le potenzialità delle artiglieria presenti. Infine, radiocomunicazioni varie e un sistema ECM ‘Watch dog’ (nome azzeccato, cane da guardia) per la difesa da minacce elettroniche.
[modifica] Servizio
Originariamente pensate come 24 navi in totale, gli incrociatori leggeri hanno avuto solo 20 scafi impostati, e di questi ne vennero varati solo 17. Ma non era ancora finita, perché altri 3 rimasero incompleti nei cantieri della Neva, a Leningrado, per vari anni e poi vennero demoliti. Quindi, 24 navi previste, 20 impostate, 17 varate, 14 completate. Questo avvenne nel periodo 1951-55, quando ormai erano tipologie di navi che rapprsentavano un modello superato.
Delle navi, l’Ordzonikidze, venne passato all’Indonesia nel 1962 e ribattezzato Irian. Purtroppo, esso non trovò molto impiego, anche per i cambiamenti politici avvenuti nel frattempo e così ,immobilizzato a causa della mancanza di ricambi, venne demolito 10 anni dopo a Taiwan.
2 Navi vennero convertite in unità lanciamissili, ma ebber osorte ugualmente triste: l’Admiral Nakimov ebbe i missili SSM SSN-1 antinave ma venne demolito per ragioni non chiare, già nel 1961. Evidentemente si trattò di un progetto fallimentare, per sprecare una grande e giovane nave come quella, che tra l’altro non uscì mai dalle acque territoriali sovietiche.
L’altra nave missilistica convertita era la Dzerzinskij, stavolta con un sistema SA-N 2 derivato dal SA-2 (S-75) dell’esercito, pre tentate di dare una copertura aerea della flotta sovietica con missili da difesa aerea a lungo raggio. Il progetto prevedeva una rampa binata al posto della torre trinata X (la terza da prua), ma il progetto venne palgato da un numero di problemi tecnici che non erano risolvibili per la tecnologia dell’epoca, dato l’impegnativo ambiente navale in cui armi e sensori erano chiamati ad operare. Il problema fù che da allora, i sovietici rinunciarono a prescindere ai sistemi di difesa aerea capaci di intervenire su difesa d’aerea, ovvero non dedicati solo a quella delle navi che li imbarcavano.
Anche quando le tecnologie vennero migliorate, e la cosa si sarebbe potuta fare, il concetto venne rifiutato e rimase quello dell’ognuno per se’, con ogni nave che doveva provvedere alla propria difesa aerea. Nel frattempo, l’incrociatore, con la sua rampa binata e soli 8 missili, venne messo in riserva.
Degli altri 11, 2 vennero trasformati in navi comando all’inizio degl iani ’70, grazie alla disponibilità di grandi volumi disponibili. Uno, lo Ždanov, venne nominato nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero, l’altra addirittura della Flotta del Pacifico. Entrambi hanno un’armamento migliorato contor bersagl iaerei, con la rimozione di una o 2 torri, con 1 SA-N 4 e 18 missili e cannoni aggiuntivi da 30mm con radar Drum Tilt. Hanno avuto molte attrezzature di comunicazione, ovviamente.
Glia ltri 9, sono stati usati come incrociatori convenzionali, destinati specialmente al supporto di sbarchi anfibi, anche se essi hanno una limitata capacità di difesa da attacchi moderni. Sono stati così una buona scusa per la riattivazione delle ‘Iowa’.
4 vennero destinati alla Flotta del Pacifico, 2 per l’Atlantico, 2 per il mar Nero e 1 per il Baltico. Verso la fine degli anni ’80 esse erano per lo più relegate alla riserva, e in seguito sono state demolite.
Si è trattato probabilmente di navi valide e efficienti, classificabili come incrociatori leggeri in termini di calibro dei cannoni e come navi pesanti viste le dimensioni e la stazza, non dissimilmente da navi come la classe ‘Cleveland’ dell’US Navy.
L’ultima classe di incrociatori convenzionali del mondo, costituita da navi evolute e potenti, era tuttavia una sorta di dinosauro ne paragonata al periodo di servizio che le aspettava, e se nel 1955 non vi erano classi di incrociatori missilistici né missili efficienti, presto ne sarebbero arrivati, perché il futuro sarebbe stato loro. Krusciov si oppose a continuare a costruire qeuste ed altre classi di navi 'tutte cannoni', che non si potevan odimostrare adeguate nel nuovo contesto.
Si tentò di valorizzarle con armi moderne, fallendo per l’inadeguatezza della tecnologia disponibile all'epoca e della limitata attitudine delle navi convenzionali ad essere ammodernate. Tuttavia erano molte, costose e grandi unità navali, che i sovietici continuarono a cercare di valorizzare come poterono.
Se fossero state aggiornate con armi disponibili negli anni ‘60/70 i risultati sarebbero stati molto migliori, ma per allora l’interesse era diminuito, sebbene le ‘Iowa’ erano ancora più vecchie e vennero utilmente aggiornate negli anni ’80. Una batteria di armi come 4-8 Ciws antimissile da 30mm (piuttosto che le torri binate vere e proprie AK230, scarsamente utili in questo ruolo).,4-8 missili SSN-9/12 e 2-4 SA-N 4 (effettivamente installati sulle unità comando, come anche un’elicottero Ka-25, a prezzo di 2 torri da 152mm. quando essi non occupano uno spazio maggiore di una torre binata da 100mm. e certamente pesano anche meno) avrebbero potuto rivitalizzarle in maniera molto consistente, ma i primi fallimenti, e le necessità per le navi di nuova costruzione evidentemente lasciarono cadere i tentativi al merito, e gli Sverdlov rimasero utili (anche se vulnerabili alle minacce moderne) strumenti per il ruolo di navi comando e l'appoggio anfibio, con le loro batterie d'artiglieria numerose e potenti.