Classe Kresta (incrociatore)
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| Descrizione generale | |
| Tipo | incrociatore missilistico |
| Classe | Kresta I(II) |
| Cantiere | Ždanov, Leningrado |
| Entrata in servizio | 1967 |
| Caratteristiche generali | |
| Lunghezza | 155 (158) m |
| Larghezza | 17 (17) m |
| Pescaggio | 6 (6) m |
| Propulsione | 2 turboriduttori a vapore su 2 assi, 100.000hp |
| Velocità | 34 nodi |
| Equipaggio | 380(400) |
Le navi note come classe 'Kresta' hanno rappresentato una svolta nella marina sovietica, con un passaggio dal ruolo antinave a quello antisom. In verità, la classe è costituita da 2 sottoclassi, la 'Kresta I' e la 'II'.
[modifica] Kresta I
La prima versione delle 'Kresta' ha rappresentato il tentativo di passare a navi sostanzialmente multiruolo, con i missili 'Shaddock' ridotti a 2 rampe binate e senza ricarica, ma la mancanza di una precisa identità e di una efficacia elevata in qualche campo le ha condannate ad essere costruite solo in 4 esemplari. Originariamente erano classificate 'BPK' ovvero grandi navi antisom, poi vennero considerate RKR, incrociatori lanciamissili.
Il loro progetto, derivato da quello dei 'Kynda', prevedeva un generale ingrandimento dello scafo e delle strutture, con ancora la classica sistemazione delle sovrastruture con una certa endenza alla forma piramnidale, un grande albero/fumaiolo a centro anve con una selva di antenne, la più importante delle quali era, alla sommità, quella di scoperta aerea 'Big Net'.
L'apparato propulsivo era costituito da 2 turboriduttori su altrettanti assi, con potenza di circa 100.000hp.
L'armamento era dato da una batteria di missili 'SSN-3 Shaddock', che però, rispetto alle 'Kynda' risultava di sole 4 armi in 2 lanciatori binati, ai fianchi della plancia. Non esistevano ricariche, per cui il totale disponibile era di appena un quarto ripetto alla più piccola classe precedente. I missili Shaddock, assai grandi e vulnerabili, in tale numero non davano certo elevate probabilità di oltrepassare la difesa delle navi occidentali. In compenso, il numero dei lanciamissili SAN-1 'Goa' (ovvero i 'modello 611' Peciora, i SA-3 navalizzati ) venne raddoppiato con 2 rampe, una a prua e uan a poppa. PEr il reso poche variazioni, con 2 lanciasiluri quintupli da 533., 2 lanciarazzi RBU6000, 2 cannoni binati AK-257 da 57mm. e 1 elicottero Ka-25 per la ricerca dei bersagli per missili anitnave. Una delle navi, l'Admiral Drodz,ebbe anche 4 CIWS ADG-630 e 2 radar 'Bass Tilt' abbinati. Se nell'insieme qeuste grandi navi erano dei discreti esempi di mezzi bellici, la loro principale vocazione antinave era servita da un'armamento iandeguato e troppo debole, mentre per il resto nn avevano che sensori ed armi per la propria autodifesa. E' chiaro che non rappresentavano un progetto soddisfacente, e condussero alle molto migliorate 'Kresta II'.
[modifica] Kresta II
Le successive 10, conosciute in Occidente come 'Kresta II' sono i n effetti state concepite come grandi navi antisommergibili, e giustamente sono state classificate dai sovietici BPK. Esse erano armate con 2 lanciatori quadrupli per i missili SSN-14 Silex, che ad un ruolo primariamente ASW aggiungono anche un secondario compito antinave.
Erano sensibilmente più grandi delle Kresta I e dotate di alette antirollio per l'impiego in condizioni di mare molto agitato.
Con l'introduzione del 'Silex' , il primo missile multiruolo sovietico, si raggiunse un'obiettivo interessante, consistente nel passare ad unità navali più marcatamente dedicate alla caccia antisommergibili.Il missile ,sebbene fosse un compromesso, ingombrante e costoso, era affidabile, e poteva ingaggiare anche unità navali.
Che poi sarebbe stato meglio sviluppare un missile ASW leggero, con meno pretese in termini di gittata (soprattutto per colpa del 'doppio ruolo') ed eventualmente vetttore di un siluro di calibro più ridotto, lasciando ad una batteria di missili antinave SSN-2/9 tale ruolo, è verosimilmente corretto.
COme pietra di paragone, i missili francesi Malafon avevano una funzione simile, con gittata di 13km appena (contro 55) ed erano un vettore per siluro da 550mm., abbastanza leggero (1300kg al lancio) da essere sistemabile anche su di rampe ricaricabili. Nel caso dei 'Suffren', una rampa di lancio a mezza nave aveva una dotazione di 13 armi, le quali potevano essere usate anche come missili antinave (erano radiocomandati) su distanze ragionevoli, che da un alto concorrevano nel ruolo antinave con i cannoni da 100mm. mentre dal'altro erano più che sufficienti per l'uso come arma ASW. I 'Suffren' si affidavano ad una batteria di missili MM.38 Exocet ,con 4 armi, per i compiti antinave più impegnativi. Nel caso dei missili SSN-14, il problema è stato evidentemente quello di pretendere troppo da un'unico missile, con il risultato di avere un'arma troppo vulnerabile come vettore di attacchi antinave, e troppo pesante e costosa come vettore di siluri ASW.
Per il resto, le 'Kresta II' avevano, grazie alla maggiore disponibilità di spazio, una batteria di missili SAM potenziata, con 48 SA-N-3 'Goblet', la versione migliorata del precedente SA-N 1, chiamata 'Strhom' dai sovietici. Aveva più gittata e un sistema di guida migliorato, sebbene anche il peso fosse aumentato.
Infine, da segnalare l'introduzione dei CIWS ADG-630 come arma standard, uno dei primissimi casi di navi dotate di tali armamenti specializzati antimissile. Esse vennero infatti varate ta il 1970 e il 1977.
Anche le apparecchiature elettroniche hanno avuto un'evoluzione, con un nuvo sonar a media frequenza (e non a bassa, come il precedente), e l'elicottero Ka-25 in versione ASW.
Le Kresta I e II hanno fatto parte della flotta sovietica in funzioni di navi ASW e di capo flottiglia, operando con tutte le flotte: nel 1983 era segnalato in 'Kresta I' e 5 'II' con la flotta dell'Artico, 1 'I' e 3 'II' con quella del Pacifico, 2 'I' e 2 'II' in quella del Baltico.
Progressivamente, esse sono state soppiantate dalle classi Kara e soprattutto dai cacciatorpediniere classe Udaloy, grazie a 2 elicotteri e al sonar a profondità variabile, strumento essenziale pre la caccia ASW.
