Chiesa dei Santi Felice e Fortunato
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La chiesa dei Santi Felice e Fortunato è uno dei monumenti più importanti della città di Vicenza in quanto è un esempio significativo di arte paleocristiana, risalente al X secolo.
[modifica] Storia
La basilica fu costruita su un’area precedentemente destinata ad una necropoli pagana e deve il suo nome ai due santi le cui reliquie sono custodite al suo interno.
Verso la fine del IV secolo la pianta dell'edificio, inizialmente rettangolare semplice, venne raddoppiata e divisa in tre navate. Tale divisione si può già notare dall’esterno, poiché sulla facciata vi sono tre lesene che seguono la ripartizione interna. Nel V secolo fu costruito un battistero poligonale al fine di conservare le reliquie di altri martiri.
La basilica venne distrutta in buona parte durante l’invasione degli Ungari (925) e venne ricostruita solo verso la fine del X secolo per volere del vescovo Rodolfo e con il contributo dell’imperatore Ottone II; nel 983 fu ufficialmente consegnata all’ordine dei Benedettini. I monaci si incaricarono della ricostruzione della Chiesa, edificarono un nuovo battistero e modificarono l’abside mutandone la forma da rettangolare a semicircolare. Vicino al battistero distrutto venne innalzato il campanile. In seguito venne anche aggiunto il rosone e sopra ad esso una sequenza di archetti ciechi e una croce bizantina.
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