Chiesa cattolica in Afghanistan

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La chiesa cattolica in Afghanistan conta un numero molto ridotto di fedeli in un paese islamico, con circa 100 partecipanti alla messa domenicale nell'unica cappella del paese, quella dell'ambasciata italiana a Kabul e con numerose difficoltà nell'esecizio della libertà religiosa specialmente sotto il recente regime dei talebani. Il 16 maggio 2002 papa Giovanni Paolo II istituì una missione sui juris per l'Afghanistan con Padre Giuseppe Moretti come superiore. Nel 2004 sono arrivate le suore di Madre Teresa per svolgere la loro opera umanitaria.

[modifica] Storia della Chiesa in Afghanistan

I Nestoriani importarono il Cristianesimo in Afghanistan, e ci furono nove vescovi e diocesi nella regione, inclusa Herat (424-1310), Farah (544-1057), Kandahar e Balkh. Questa organizzazione della Chiesa fu però soppressa dalla conquista dei musulmani del VII secolo.

[modifica] Il XX secolo

La cappella dell'ambasciata italiana esiste grazie a un lungo sforzo diplomatico che risale agli anni '20, quando l'Italia diventò l'unico paese con questo privilegio, dato che fu il primo paese a riconoscere l'indipendenza dell'Afghanistan nel 1919. Per mostrare la sua gratitudine, il governo afghano chiese all'Italia come potesse ringraziare: Roma rispose chiedendo il diritto a costruire un luogo per il culto. Il governo afghano fu spiazzato dalla scelta, perché l'Italia, invece di chiedere monopoli in campo economico, come i diritti per le esplorazioni delle miniere, aveva optato per un monopolio in campo spirituale. Perciò fu inserita una clausola nel trattato italo-afghano del 1921, che dava all'Italia il diritto a costruire una cappella nell'ambasciata. Alla fine, l'opera pastorale iniziò nel 1933. In seguito, la prima richiesta di costruire una chiesa pubblica fu consegnata al responsabile della missione sui iuris in Afghanistan nel 1992. Un ufficiale dell'ex governo filo-comunista di Mohammad Najibullah fece visita a Padre Giuseppe Moretti con un disegno del piccolo edificio a cui sarebbe stata garantita l'immunità. Comunque, alla fine non se ne fece nulla, perché la situazione politica precipitò: scoppiò la guerra civile, i Talebani andarono al potere e lo persero in seguito all'invasione statunitense.