Chemioterapia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer |
La chemioterapia è una terapia oncologica, per il trattamento del tumore.
Il termine è stato coniato all'inizio del secolo scorso per descrivere l'uso di sostanze sintetiche allo scopo di distruggere gli agenti eziologici delle malattie infettive (batteri, virus, funghi, protozoi, elminti).
Oggi il termine chemioterapia è associato all'uso di agenti chimici (naturali e sintetici) impiegati per inibire la crescita di cellule neoplastiche (meglio noti come tumori).
Indice |
[modifica] Storia
La chiemioterapia nasce per un fortuito caso quando circa quarant'anni fa Steven Rosenberg, nel laboratorio di biofisica della Michigan State University, notando la somiglianza delle linee di forza dei campi elettrici (cfr campo gravitazionale in meccanica classica) e i fusi mitottici (cfr. anafase della mitosi) si mise a studiare l'interferenza dei suddetti campi elettrici nella riproduzione dei batteri. Egli notò come questi non riuscivano a riprodursi in questo ambiente, perché gli era impossibile separarsi. Alla fine Rosenberg scoprì che non era la presenza del campo elettrico ad impedire la divisione di batteri, bensì quella dell'isomero cis-[PtCl2(NH3)2]. egli ebbe il colpo di genio di provare a vedere gli effetti di questo isomero sulle cellule tumorali, che presentavano lo stesso tipo di crescita, e scoprì l'efficacia anti-tumorale provando ad usarlo su di un topo, che dopo pochi giorni guarì completamente. Il farmaco al platino passò alla fase 1, ma a causa dei suoi ingenti effetti tossici rischiò quasi di non essere mai usato, se non fosse stato per due medici americani, i quali lo provarono su tredici pazienti affetti da cancro ai testicoli. La sorprendente ripresa di questi pazienti diede il via libera al largo impiego di questo farmaco nella cura della leucemia.
[modifica] Modalità di azione del cis-platino
Non si conosce ancora l'esatta modalità con cui l'isomero cis-platino impedisca la riproduzione e provochi il decesso delle cellule. Quello che è sicuro, però, è che non ci sono molti altri isomeri che hanno la stessa azione. Prima di tutto, il cis-platino non dissocia all'esterno della membrana cellulare grazie all'elevata concetrazione di ioni Cl, una volta all'interno della cellula invece, venendo a mancare la presenza di queste particelle, dissocia, e così facendo si lega a dei siti del DNA modificandolo, e in questo modo viene inibita la crescita della cellula. A quanto pare i due legami del Cloro rimasti liberi vanno a legarsi a due guanine o ad una guanina ed una adenina. Questo legame crea una distorsione nel DNA, una inclinazione, che a quanto pare basta ad inibirne la funzionalità, forse perché così facendo blocca la proteina adibita alla duplicazione, che si "incastra" in quella irregolarità del codice, oppure la proteina si lega a quel punto per evitare che venga trascritto, e così viene sottratta al suo compito, ma sono solo ipotesi.
[modifica] Effetti tossici indesiderati
Purtroppo l'isomero cis-platino non è in grado di distinuguere le cellule cancerose dalle sane e colpisce indiscriminatamente tutte le cellule che incontra. Ha quindi un effetto tossico non insignificante. Inoltre, un paziente soggetto alla chemioterapia rischia di assuefarsi al farmaco, cosicché, dopo un certo periodo di somministrazione, questo non abbia più effetto (resistenza indotta), può poi causare depressione, continui attacchi di nausea e vomito nonché perdita dell'udito.
Il liquido chemioterapico è oltretutto estremamente costoso (si calcola circa 500 euro al chilo, v.[1]) ed è prodotto dalle società farmaceutiche Roche (società) e Bayer Ag, nate dopo la seconda guerra mondiale dalla ex IG Farben, la quale fu accusata di aver effettuato test clinici sui deportati nei campi di concentramento.
[modifica] Il NAMI-A
A Trieste, in Friuli Venezia Giulia è nella seconda fase di sperimentazione un farmaco chiamato NAMI-A, che al posto del Platino usa il Rutenio (Ru), e sembra essere non-tossico in vitro, ma soprattutto utile contro cellule tumorali metastatiche (almeno nei topi). Fra poco si arriverà al test sull'uomo.
[modifica] Voci correlate
- Farmaci chemioterapici
- Cancro
- Laser terapia fotodinamica
- Radioterapia
[modifica] Collegamenti esterni
- articolo sulla ricerca triestina del NAMI-A : Il cancro ha un nuovo nemico
- Approfondimento vantaggi chemio: la chemioterapia non contribuisce più del 2% alla sopravvivenza dei pazienti
- Il costo della terapia attuale
- Oralchemo.org La chemotherapie orale online: la risorsa per i pazienti e le loro famiglie
Medicina | |
---|---|
Tavolino Ippocratico | Progetto Medicina | Portale Medicina | Stub medicina | |
Tutte le voci di medicina | Tutte le malattie | Specialità mediche | Specialità chirurgiche |