Celtiberico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Celtiberico () † | |
---|---|
Regioni:Parlato in: | Spagna |
Periodo: | VIII secolo a. C. - IV secolo |
Classifica: | non in top 100 |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | cel (celtiche, altra lingua) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Il Celtiberico (detto anche Ispano-celtico) è una lingua celtica estinta parlata dai Celtiberi nella Spagna centrale prima e durante l'Impero Romano. Molto poco rimane del Celtiberico, che è attestato in alcuni toponimi pre-romani nella penisola iberica che sopravvisero abbastanza per essere registrati nei documenti, nelle formule usate per i nomi personali (e che ci danno qualche indizio sulla grammatica) e in alcune iscrizioni su placche di bronzo e di piombo, redatte nella scrittura celtiberica che combina caratteri fenici e greci. Ciò che è rimasto è sufficiente per capire che il Celtiberico era una lingua celtica Q (come il Goidelico) e non P come il Gallico (Mallory 1989, p. 106). Dato che anche il Britonico è una lingua P ma più affine al Goidelico che al Gallico, ne consegue che la divisione P/Q è parafiletica: il cambiamento da kw a p avvenne nel Britonico e nel Gallico in un momento in cui essi erano già lingue separate, piuttosto che costituire una divisione che segna un ramo separato dell'albero genealogico delle lingue celtiche. Un cambio dal PIE kw (q) al p avvenne anche in alcune lingue italiche: basta confrontare l'osco pis, pid ("chi, cosa?") con il latino quis, quid. Celtiberico e Gallico sono solitamente raggruppati insieme come lingue celtiche continentali, ma anche questo raggruppamento è parafiletico: nessuna evidenza suggerisce che queste due lingue condividano alcuna innovazione comune separatamente dal Celtico insulare.
Le più lunghe iscrizioni celtiberiche rimaste sono quelle sulle tre placche di Botorrita, placche bronzee provenienti da Botorrita, nei pressi di Saragozza, risalenti al primo secolo a. C., chiamate Botorrita I, III e IV (la Botorrita II è in Latino).
Il Celtiberico esibisce un pronome relativo pienamente inflesso ios, non conservato in altri dialetti celtici, e le particelle kue "e", nekue "né", ve "o". Come in Gallese, c'è una s- congiuntiva, gabiseti "egli prenderà" (Antico Irlandese gabid), robiseti, auseti. Da confrontare con l'umbro ferest "egli farà".
[modifica] Fonti
- Jordán Cólera, C. (2005). Celtibérico. Zaragoza.
- Hoz, Javier de. (1996). The Botorrita first text. Its epigraphical background; in: Die größeren altkeltischen Sprachdenkmäler. Akten des Kolloquiums Innsbruck 29. April - 3. Mai 1993, ed. W. Meid and P. Anreiter, 124-145, Innsbruck.
- Mallory, J. P. (1989). In Search of the Indo-Europeans. Thames & Hudson. ISBN 0-500-05052-X
- Meid, Wolfgang. (1994). Celtiberian Inscriptions, Archaeolingua, edd. S. Bökönyi and W. Meid, Series Minor, 5, 12-13. Budapest.
[modifica] Voci correlate
- Celtiberi
- scritture iberiche
[modifica] Collegamenti esterni
Lingue celtiche continentali Celtiberico † · Galato † · Gallico † · Lepontico † Lingue celtiche insulari Ramo Gaelico Irlandese · Mannese · Gaelico Scozzese Ramo Britannico Bretone · Cornico † · Cumbrico † · Gallese |