Castle Bravo
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Il 1 Marzo 1954 nell'atollo di Bikini fu detonato il più potente dispositivo termonucleare statunitense a propellente di fusione solido, dal nome in codice "Bravo". Questo eccedette di quasi tre volte la potenza prevista, a causa di errori di calcolo compiuti al Los Alamos National Laboratory (LANL), dove esso fu progettato. La bomba era di tipo "trifase", infatti 10 dei 15 megaton furono dovuti al compressore di uranio naturale utilizzato nel dispositivo, cui fu dato il nome "shrimp" (gambero). La differenza con il dispositivo "Mike" (operazione "Ivy") era nel tipo di carburante di fusione e nell'involucro, di alluminio anziché di acciaio. Il "fungo atomico" prodotto da Bravo raggiunse un altezza di quasi 15 Km ed un diametro di circa 12 nel giro di neanche un minuto; dopo dieci, l'altezza arrivò a 40 Km e il diametro a 100. Il fallout radioattivo, amplificato dal fatto che Bravo fu fatto esplodere praticamente al suolo, a causa di venti sfavorevoli (rilevati ma non considerati un fattore decisivo per annullare o posticipare il test) raggiunse i vicini atolli di Rongerik e Rongelap (abitati e, in tutta calma, evacuati) e persino un peschereccio giapponese. Tracce di radioattività causate dal test Bravo furono rilevate in Australia, India, Giappone, e parte degli USA e dell'Europa. Questa esplosione fu superata solamente dalla cosiddetta "Tsar Bomba" (~50 Mt) fatta esplodere dai russi il 30 Ottobre 1961 sull'isola Novaya Zemlya (Mar Artico). Bravo superò di circa 750 volte la potenza delle bombe-A sganciate su Hiroshima e Nagasaki al termine del secondo conflitto mondiale.