Castiglion Fosco
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Castiglion Fosco è una frazione del comune di Piegaro (PG).
Il paese è collocato sulla sommità di un piccolo colle, all'altezza di 350 m s.l.m, lungo la strada che conduce da Tavernelle a Collebaldo. Secondo i dati del censimento Istat 2001, il paese è abitato da 200 residenti.
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[modifica] Storia
Il nome del paese deriva da quello di un certo soldato Fuscus o Fuscius, che ricevette in dono il borgo dall'imperatore Ottone II, quale ricompensa per aver partecipato alla sfortunata spedizione contro i saraceni di Abul Kasem a Stilo, in Calabria. I suoi successori costruirono in quel luogo un castello, che da allora venne identificato come Castrum Filiorum Fusci.
Nel 1258 i signori Fusci risultano essere assoggettati a Perugia, che può nominare un procuratore nel paese. Intorno al 1282, il numero di abitanti era superiore alle 500 unità. Nel 1388, i soldati bretoni dell'antipapa Clemente VII assediarono il paese, ma dovettero desistere di fronte all'inespugnabilità delle mura e lo abbandonarono dopo aver subito ed inflitto numerose perdite. Nel 1428 fu la sede del terzo capitanato di contado perugino, presieduto dal magistrato Carlo di Jacopo Bani, i cui eredi lo abitarono per i successivi 150 anni. Nel 1467 venne ricostruito l'ospedale, e fu assegnato alla confraternita di Santa Maria per le loro opere di carità. A partire dal 1511 venne autorizzata la ricostruzione delle mura, e un tale Aurelio Foschi fu nominato controllore delle rocche e dei castelli del contado perugino. Nel 1540, subì l'assalto dell'esercito del figlio del papa Pier Luigi Farnese, durante la "guerra del sale" tra Perugia e Paolo III. A causa dei gravi danni inflitti e per via della donazione di una certa somma al papa, il paese venne esonerato dal pagamento delle gabelle; solo alla fine del '600, dopo aspre contese e liti giudiziarie, i castiglionesi furono obbligati a riversare le loro imposte nelle casse perugine. Durante la ricostituzione dello Stato Pontificio, nel 1817, assieme ai centri viciniori di Oro e Collebaldo, fu aggregato alla città di Piegaro.
[modifica] Economia e manifestazioni
I dintorni sono caratterizzati da un buon sviluppo agricolo e agrituristico.
Nella prima settimana di agosto vi si svolge la Festa della Torre e la Sagra dei fagioli.
[modifica] Monumenti e luoghi d'arte
- Torre cilindrica (1500), con base a scarpa, eretta da Tommaso di Francesco e ristrutturata nel 1990. Alta 25 m, al suo interno conserva un meccanismo d'orologio a pesi risalente al XIX secolo.
- Chiesa di S. Croce (XII - XIII secolo), con una grande cisterna accanto. Dipese sino al 1559 dall'abbazia di Pietrafitta; al suo interno, un fonte battesimale già esistente nel 1565 ed un crocifisso ligneo del XVI secolo.
- Il Castello, di cui restano gran parte delle mura, le torri quadrangolari ed un un arco.
- Chiesa di S. Giovanni, fatta costruire dall'Università di Perugia nel 1545, lungo la strada che porta a Greppolischieto. Il convento, costruito accanto, venne assegnato nel 1565 ai frati minori conventuali di S. Francesco, e finì per essere soppresso nel 1640. Le tele, conservate originariamente all'interno, sono state trafugate dopo svariate peripezie. Una statua lignea seicentesca raffigurante la Madonna col Bambino, invece, dopo essere stata rubata nel 1980, è stata ritrovata a fine 2006 dai carabinieri in un museo privato sul lago di Garda [1].
[modifica] Sport
- Campo di calcetto.
[modifica] Bibliografia
- Senofonte e Gianluca Pistelli, Memorie di una terra: Piegaro e i suoi castelli, Tipografia Pievese, Città della Pieve, 1992