Caldei
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Caldei è il nome di un popolo (o di clan di tribù) di lingua aramaica dell'Asia anteriore, forse originario dell'Arabia orientale, che nell'XIV secolo a.C. entrò da sud nella Mesopotamia, stanziandosi fra Babilonia ed il Golfo Persico, insieme agli Aramei. Spesso scambiati per Babilonesi, ne furono acerrimi nemici. L'ascesa al trono di Babilonia di Nabopolassar (626 a.C.) segnò l'inizio di una dinastia neo-babilonese (o caldea) anche grazie all'aiuto del re Ciassare dei Medi. Assediarono e distrussero la città di Ninive, la grande capitale degli Assiri (612 a.C.) e ancora insieme a Karkemish, respinsero anche gli Egiziani (605 a.C.). Estesero la loro influenza in Siria e nella Palestina. Si estinsero con l'arrivo di Ciro re dei Persiani che espugnò Babilonia nel 538 a.C.. Nella Bibbia sono chiamati gli "Eversori di Gerusalemme", mentre il nome è talvolta usato per indicare i Nestoriani. Al principio erano una tribù, poi divenne una casta di Cabalisti istruiti. Erano i sapienti, i maghi di Babilonia, astrologi e indovini. Come Sabei erano gli adoratori delle stelle. Chiamavano Ab Soo lo spazio, in cui credevano abitassero le potenze che governavano invisibilmente l'universo. Adoravano Iao, concepito come un demiurgo. Credevano in sette mondi, ciascuno governato da uno spirito. Qualcuno avanza l'idea che i Caldei non fossero un popolo, bensì una casta di saggi iniziati.