Caccuri
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Caccuri | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Calabria | ||
Provincia: | Crotone | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 57 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 30 ab./km² | ||
Frazioni: | Santa Rania | ||
Comuni contigui: | Castelsilano, Cerenzia, Cotronei, Roccabernarda, San Giovanni in Fiore (CS), Santa Severina | ||
CAP: | 88833 | ||
Pref. tel: | 0984 | ||
Codice ISTAT: | 101002 | ||
Codice catasto: | B319 | ||
Nome abitanti: | caccuresi | ||
Caccuri è un comune di 1.780 abitanti della provincia di Crotone.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Arcangelo Rugiero dal 13/06/2004
Centralino del comune: 0984 998040
Email del comune: non disponibile
Caccuri, suggestiva cittadina che domina tutta la provincia di Crotone, è uno dei borghi che offre ancora oggi peculiarità artistiche e ambientali del tutto insolite. Il tessuto urbano, infatti, conserva le caratteristiche del vecchio centro costituito da un intreccio di strade e vicoli che portano tutti al castello, un imponente maniero risalente al VI sec. d.C. Il paese fu feudo di Polissena Ruffo (moglie di Francesco Sforza) e delle famiglie Sangiorgio, De Riso, Spinelli, Cimino, Carafa, Cavalcanti, Barracco. Patria della famiglia Simonetta, è arroccato su uno sperone. Il borgo antico si presenta oggi all'occhio del turista un centro non ancora del tutto deturpato dal cemento armato. Il paese è dominato dall'antico castello medioevale, un vezzoso maniero risalente al VI secolo d. C. costruito per difendere i possedimenti bizantini durante l'invasione longobarda. L'intero edificio ha di per sé un certo fascino ma senza dubbio degna di particolare rilievo è la Cappella dei Cavalcanti, sita nell'atrio del Castello. L'interno abbellito da quadri e sculture attribuite alla scuola partenopea del 1800, il soffitto ligneo cassettonato del 1700, il portale in pietra opera dei maestri scalpellini dell'epoca, la rendono un vero e proprio capolavoro. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie (sec. XV) domina il centro storico. Scampato all'ultimo "restauro" è il campanile, che custodisce una preziosa campana dedicata alla Madonna del 1578 che l'Università di Caccuri commissionò ad Angelo Rinaldi. A tre navate, la chiesa sfoggia al suo interno lo stile rinascimentale ed è adornata simmetricamente da altari che ospitano statue e tele di grande valore, come l'Ultima Cena e la Trasfigurazione (sec. XVIII), l'Immacolata, il pulpito e il fonte battesimale. Al lato destro vi è la Cappella di San Gaetano, che si pensa sia l'antico battistero del paese, unico nel suo genere, perché non dovrebbe essere al lato della chiesa, ma di fronte. Il santuario di San Rocco risale al 1908, edificato forse in occasione di un'epidemia in onore del Santo Patrono. E' situato nelle vicinanze di via Murorotto, ovvero la via che costeggia l'antico tracciato delle mura che proteggevano il borgo dagli assalti, in cui si può ammirare un pregevole arco in cotto. Nelle vicinanze è situata anche l'antica Via Judeca, un tempo sede di una sinagoga ebraica, come possono dimostrare i bassorilievi presenti. Da non perdere: il castello (www.castellodicaccuri.it), la Badia di S. Maria del Soccorso (XV sec. - www.fondazioneterzomillennio.it) e la Cappella della Congrega del S. Rosario (si concede l'indulgenza plenaria dal 1679, è ancora visibile la bolla papale di Innocenzo XI).
Il paese è situato nella Presila crotonese ed è facilmente raggiungibile dalla s.s.107 che collega Cosenza con Crotone. Vi si può accedere anche in macchina ma, per poterlo gustare in tutte le sue viuzze, è preferibile girarlo a piedi. Qui ebbe i natali lo statista Cicco Simonetta, segretario di Francesco Sforza, duca di Milano, che dopo la sua morte divenne il reggente del ducato milanese finché Ludovico il Moro, considerandolo d'intralcio alla sua scalata al trono, lo fece assassinare a Pavia nel 1410. A Caccuri venne girato il Brigante Musolino di Mario Camerini.
[modifica] Collegamenti esterni
- [www.fondazioneterzomillennio.it/ Sito su Caccuri]
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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