Brandon Lee
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Brandon Bruce Lee (李國豪, pinyin: Lǐ Guóháo 1 febbraio, 1965 - 31 marzo, 1993) fu un attore americano, e figlio di Bruce Lee.
Brandon nasce il 1 febbraio 1965 a Oakland (California). Trascorre l'infanzia tra Hong Kong e Los Angeles fino a quando il padre non scompare (1973). Dunque si trasferisce definitivamente in America dove Brandon sembra iniziare ad interessarsi alla recitazione.
Abbandona la scuola superiore, frequentando alcuni corsi per poi iscriversi alla Emerson College di Boston, dopo poco viene espulso per cattiva condotta. Si diplomerà più tardi alla Miraleste High School.
Prosegue la sua personale strada verso le arti marziali (Kung fu), mentre collabora con la Eric Morris's American New Theater Company. Partecipa in diverse pellicole, una delle quali "Laser Mission" (1990) con Ernest Borgnine. Nel 1991 debutta in America con "Resa dei conti a Little Tokyo". Grazie al successo riscosso nel '91, nel 1992 interpreterà il detective Jake in "Drago d'acciaio" (20th Century Fox). Per questo film, Brandon si reca in tour promozionale anche a Roma, dove viene intervistato dallo sceneggiatore-critico Lorenzo De Luca, già autore di alcuni libri su Bruce Lee.
Il 31 marzo 1993 muore durante le riprese de Il corvo (The crow), a causa di un bossolo di un'arma caricata a salve. L'arma, usata precedentemente in altre scene del film, non era stata ripulita dall'armiere e quindi al suo interno vi rimase un frammento del colpo a salve precedentemente sparato. Un terribile incidente che mise sotto accusa per negligenza la produzione (rea di aver ignorato elementari misure di sicurezza sul set, tra cui quella di non puntare mai le pistole direttamente sugli attori) e destò scalpore nella comunità hollywoodiana. Tuttavia un cospicuo risarcimento dei produttori alla famiglia di Brandon, evitò quella che poteva profilarsi come un'indagine più approfondita per omicidio colposo.
Il suo ultimo film riscosse grande successo, rendendolo un vero e proprio culto e ancora oggi molti ragazzi vedono nella sua figura un idolo, come suo padre lo fu negli anni Settanta. La sua storia e la strana dinamica della sua morte sono state ricostruite da Lorenzo De Luca nel libro "Bruce&Brandon Lee: nel nome del padre",(Ed. Mediterranee, 1998).