Boy George
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George Alan O'Dowd (nato il 14 giugno 1961, a Londra) meglio noto come Boy George, è un cantante irlandese/britannico, nonché autore di canzoni e disc jockey, che è giunto alla celebrità col suo gruppo Culture Club negli anni Ottanta.
Indice |
[modifica] Carriera musicale
Lo stile androgino di George catturò l'attenzione del dirigente musicale Malcolm McLaren, che organizzò l'esibizione di George in vari show assieme ai "Bow Wow Wow" di Annabella Lwin. George si soprannominò "Tenente Lush" e presto rubò la scena a Lwin. L'unione tra George e i Bow Wow Wow non durò ancora molto dopo questo e George diede vita al suo nuovo gruppo con il bassista Mikey Craig. la band doveva chiamarsi "In Praise Of Lemmings". Jon Moss (che suonò la batteria nei The Damned, Adam and the Ants e i London) si unì a loro. Poco dopo, Roy Hay entrò nella band, dopo l'insoddisfacente collaborazione con un altro chitarrista, e abbandonarono un altro nome "Sex Gang Children". Dopo aver realizzato che il gruppo era formato da Boy George (che nel modo di vestirsi e comportarsi rendeva manifesta a tutti la sua omosessualità, anche se per il coming out pubblico ci sarebbe voluto ancora del tempo), un giamaicano al basso, un batterista ebreo e un inglese alla chitarra, decisero quindi di chiamarsi Culture Club.
La band firmò con la Virgin Records nel Regno Unito e con la Epic negli Stati Uniti dato che la Virgin non era presente in America al tempo, e pubblicò il primo album "Kissing to be Clever" nel 1982. Il primo singolo "White Boy" non fu un successo e non entrò in classifica, ma George era felice perché "five thousand people bought my single and didn't even know me" (cinquemila persone hanno comprato il singolo e nemmeno mi conoscevano). Anche il singolo successivo, "I'm Afraid Of Me", non divenne una hit. Fu solo quando venne pubblicato il terzo singolo, "Do You Really Want To Hurt Me", che la band trovò il successo. Il singolo arrivò #1 in sedici paesi (#2 negli Stati Uniti) e il gruppo divenne una presenza fissa nelle radio statunitensi e del nuovo network MTV. A questo singolo seguirono "Time (Clock Of The Heart)" e "I'll Tumble 4 Ya", arrivati rispettivamente al secondo e nono posto delle classifiche. Questo diede ai Culture Club l'onore di essere la prima band dopo i Beatles ad avere avuto almeno tre presenze nella top ten di Billboard Hot 100 con brani tratti solo dallì'album di esordio.
Il 1983 e 1984 furono gli anni in cui il gruppo raggiunse la vetta, dominando le classifiche, MTV e le copertine dele riviste, in parte dovuto all'uscita del nuovo album "Color by Numbers". Il primo singolo "Church Of The Poison Mind" (con la partecipazione di Helen Terry) entrò nella Top 10 e "Karma Chameleon" fu #1 per quattro settimane consecutive negli Stati Uniti e per sei settimane nel Regno Unito, dove fu il singolo più venduto dell'anno. "Karma Chameleon" fu #1 anche in numerosi altri Paesi e divenne il più grosso successo del gruppo. "Miss Me Blind" e "It's A Miracle" entrarono rispettivamente nella Top 10 e nella Top 20, "Victims" fu un altro successo nel Regno Unito. Il gruppo portò a casa un Grammy come Best New Artist e George disse via satellite al pubblico: "Thanks America. You've got style and taste, and you know a good drag queen when you see one" (Grazie America. Voi avete stile e gusto, e sapete riconoscere una brava drag queen quando ne vedete una). Colour By Numbers arrivò a vendere quattro milioni di copie negli Stati Uniti e molti milioni nel resto del mondo, facendo dei Culture Club la band più importante del momento. Anni dopo, la rivista Rolling Stone avrebbe incluso questo LP nella Top 100 degli album migliori di sempre.
[modifica] La vita dopo i Culture Club
[modifica] Attività corrente
[modifica] Citazioni
Da un giornale londinese, 1984: "Non sono gay, e non sono un travestito." (Prima di dichiararsi apertamente gay, in altri momenti si è poi successivamente descritto come "bisessuale", "molto confuso", "non confuso", e "non tanto poi appassionato del sesso").
[modifica] Discografia
Per approfondire, vedi la voce Culture Club. |
- Sold (1987)
- Tense Nervous Headache (1988)
- Boyfriend (1989)
- High Hat (1989)
- The Martyr Mantras (1990)
- Spin Dazzle (1992)
- At Worst: The Best of Boy George and Culture Club (1993)
- Devil in Sister George (1994)
- Cheapness and Beauty (1995)
- Unrecoupable One Man Bandit (1998)
- Everything I Own (1999)
- Galaxy Mix (1999) compilation
- A Night Out With Boy George (2002)
- U Can Never B 2 Straight (2002)
- In and Out With Boy George: A DJ Mix (2002)
- BoyGeorgeDJ.Com (2003)
- Taboo (2004) soundtrack
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Boy George
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale
- (EN) Iamboygeorge.com, il nuovo sito.
- (EN) Boy George. Una cronologia della sua vita.
- (EN) Biografia della BBC
- (IT) Francesco Belais, "Tutto macho, così frocio". Intervista a Boy George. "Pride", n. 82, maggio 2006.