Battaglia di Peleliu
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| Battaglia di Peleliu | |||||||
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| Parte della Seconda guerra mondiale, Guerra del Pacifico | |||||||
 Il Marine Pfc. Douglas Lightheart (destra) culla la sua mitragliatrice calibro 30 e assieme al compagno Pfc. Gerald Churchby si prende il tempo per una sigaretta, mentre combatte il nemico sull'Isola Peleliu. 14 settembre 1944 |
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| Schieramenti | |||||||
| Stati Uniti d'America | Impero giapponese | ||||||
| Comandanti | |||||||
| William H. Rupertus | Kunio Nakagawa | ||||||
| Effettivi | |||||||
| 2 divisioni (1a divisione marines, 81a divisione fanteria) | 1 divisione (15a divisione) | ||||||
| Perdite | |||||||
| 2.336 morti e 8.450 feriti | 10.695 morti e 202 prigionieri | ||||||
| Campagna delle isole Marianne e Palau |
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| Saipan – Mare delle Filippine – Guam – Tinian – Peleliu – Angaur |
La battaglia di Peleliu fu combattuta tra il 15 settembre e il 25 novembre 1944 tra le forze statunitensi e quelle giapponesi. Questa battaglia fu uno scontro per la cattura di un aeroporto situato sull'isola corallina di Peleliu nel Pacifico occidentale e si inquadra nella campagna di riconquista, da parte degli USA, delle isole Marianne. Come in analoghe precedenti battaglie, nello stesso scenario di guerra, gli Stati Uniti prevalsero pur pagando un alto costo in vite umane.
[modifica] Antefatto
Durante l'estate del 1944 le vittorie USA nel Pacifico sud occidentale e centrale avevano portato la guerra sempre più vicino al Giappone, con i bombardieri statunitensi che erano a quel punto in grado di colpire le città giapponesi. Nell'ambito del comando delle forze USA si vennero a delineare due differenti strategie ideate per provocare il definitivo collasso dell'avversario:la prima strategia, proposta dal generale Mac Arthur, prevedeva la riconquista delle Filippine seguita dalla cattura di Okinawa e di Taiwan e dall'attacco alla terra ferma cinese come presupposto per l'eventuale invasione del Giappone. L'ammiraglio Nimitz proponeva invece una strategia più diretta che, tralasciando le Filippine, puntava su Okinawa e Taiwan come basi per l'invasione delle isole più meridionali del Giappone.
Entrambe le strategie comunque prevedevano la conquista di Peleliu anche se per differenti ragioni. Per appianare la disputa tra i comandanti il presidente statunitense Roosevelt indisse a Pearl Harbour, sotto la sua personale direzione, una conferenza da cui sortì la decisione di adottare la strategia di Mac Arthur.
Comunque, prima di iniziare la riconquista delle Filippine fu convenuto essere neccessario neutralizzare le postazioni giapponesi sulle Isole Palau, ed in modo specifico su Peleliu, allo scopo di proteggere il fianco destro dello schieramento statunitense.
Per l'attacco venne scelta la 1a divisione marines. La battaglia che ne seguì fu combattuta ferocemente da entrambe le parti per quasi due mesi con un elevato costo in vite umane.
