Atletica maschile alle Olimpiadi 1960
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Nuovo record mondiale in | 5 specialità: | 200m, 400m, 1500m, 4x100 e 4x400. |
Nuovo record olimpico in altre | 15 specialità: | 100m, 800m, 10.000, Maratona, 3000 siepi, 400h, Alto, Asta, Lungo, Triplo, Peso, Disco, Martello, Decathlon e Marcia 50km. |
Nota. I campioni olimpici in carica sono evidenziati su sfondo arancio.
Indice |
[modifica] Corse
[modifica] 100 metri piani
Il 21 giugno, a Zurigo, Armin Hary firma il primo 10"netti della storia (10"25) con vento regolare, migliorando il 10"1 dell'americano Ray Norton dell'anno prima. A Roma sono presenti entrambi.
9 Batterie | 61 partenti | Si qualificano i primi 3. |
4 Quarti di finale | 7 + 7 + 7 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
2 Semifinali | 6 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 6 concorrenti |
In finale Hary viene fermato per partenza falsa. Il tedesco non si scompone. Al secondo sparo parte con gli altri e mette subito in evidenza la sua qualità più grande: l'accelerazione precoce. È già saldamente in testa dopo una trentina di metri. Dalla prima corsia rinviene potentemente David Sime, che giunge a soli 3 centesimi di distacco da Hary. Delude il numero uno degli Stati Uniti, Ray Norton, che si piazza in ultima posizione.
Pos | Paese | Atleta | Tempo in sec. |
---|---|---|---|
Germania | Armin Hary | 10"2 (RO) (10”32) | |
Stati Uniti | David Sime | 10”2 (10”35) | |
Regno Unito | Peter Radford | 10”3 (10”42) |
[modifica] 200 metri piani
In giugno l'americano David Sime ha corso le 220 yarde in linea retta in 20"0. Tre uomini detengono il record del mondo della distanza metrica con 20"5: Ray Norton (USA), Stone Johnson, (USA) e Peter Radford (GBR).
12 Batterie | 62 partenti | Si qualificano i primi 2, più i 3 migliori tempi. |
4 Quarti di finale | 7 + 7 + 7 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
2 Semifinali | 6 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 6 concorrenti |
Nella seconda semifinale sono presenti tutti e tre i co-primatisti mondiali, più Livio Berruti. Vince quest’ultimo con 20"5 (primato mondiale eguagliato e nuovo record olimpico). Siccome passano i primi tre, Radford, quarto, dovrà vedere la finale dalla tribuna.
In finale si ripete il copione già visto: Berruti, in forma splendida, conduce la gara fin dall'inizio e vince con un nuovo 20"5. Solo l'americano Carney gli rimane vicino. Norton invece disputa una brutta gara e conclude in ultima posizione.
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Italia | Livio Berruti | 20"5 (RM=) (20”62) | |
Stati Uniti | Lester Carney | 20”6 (20”69) | |
Francia | Abdoulaye Seye | 20”7 (20”83) |
Non succedeva dal lontano 1928 che gli Stati Uniti si lasciassero sfuggire l'oro sia sui 100 che sui 200 metri. Inoltre, è la prima volta che entrambe le gare sono vinte da atleti europei.
Tra i cronometristi della finale c'era Luciano De Crescenzo, che diventerà poi scrittore di successo.
[modifica] 400 metri piani
9 Batterie | 54 iscritti | Si qualificano i primi 3. |
4 Quarti di finale | 27 concorrenti | Si qualificano i primi 3. |
2 Semifinali | 6 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 6 concorrenti |
Otis Davis è una spanna sopra gli altri: eguaglia il record olimpico (45"9) in batteria e lo migliora in semifinale: 45"5. L'unico che lo può impensierire è il tedesco Carl Kaufmann, primatista europeo con 45"4.
In finale il tedesco ingaggia un duello memorabile con l'americano, che allo sparo parte come un duecentista. Kaufmann non lo segue decidendo di ripartire meglio lo sforzo. All'ingresso del rettilineo finale ha sei metri di svantaggio su Davis, ma mentre lo statunitense ha le pile scariche, il tedesco si produce in un poderoso allungo finale. I due giungono praticamente appaiati sul filo di lana, il loro tempo è sotto il limite mondiale. Sarà la giuria, consultando il fotofinish, ad attribuire la vittoria a Davis per un centesimo di secondo!
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Stati Uniti | Otis Davis | 44"9 (RM) (45”07) | |
Germania | Carl Kaufmann | 44”9 (RM) (45”08) | |
Sudafrica | Malcolm Spence | 45”5 (45”60) |
Otis Davis chiuderà la sua breve carriera nel 1961.
[modifica] 800 metri
9 Batterie | 51 iscritti | Si qualificano i primi 3. |
4 Quarti di finale | 27 concorrenti | Si qualificano i primi 3. |
2 Semifinali | 6 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 6 concorrenti |
In semifinale il giamaicano George Kerr stabilisce il nuovo record olimpico con 1'47"1. Ma in finale Peter Snell mette tutti in fila stabilendo il nuovo primato.
Pos | Paese | Atleta | Anno | Tempo in min. |
---|---|---|---|---|
Nuova Zelanda | Peter Snell | 1938-vivente | 1'46"3 (RO) (1’46”48) | |
Belgio | Roger Moens | 1’46”5 (1’46”55) | ||
Giamaica | George Kerr | 1’47”1 (1’47”25) |
[modifica] 1500 metri
3 Batterie | 12 + 12 + 12 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 9 concorrenti |
L'australiano Elliott non aspetta gli ultimi 200 o 300 metri per scattare, com'è consuetudine, ma spinge sull'acceleratore già dopo un giro e mezzo di pista. Glielo permette il suo metodo di allenamento innovativo. Fa gradualmene il vuoto dietro a sé e va a vincere con quasi tre secondi di distacco sulla medaglia d'argento. È il nuovo record mondiale. Negli ultimi 800 metri viene cronometrato in 1'52"8.
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Australia | Herbert Elliott | 3' 35"6 (RM) | |
Francia | Michel Jazy | 3’38”4 | |
Ungheria | Istvan Rozsavölgyi | 3’39”2 |
[modifica] 5000 metri
4 Batterie | 46 iscritti | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 12 concorrenti |
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Nuova Zelanda | Murray Halberg | 13'43"4 (13’43”76) | |
Germania | Hans Grodotzki | 13’44”6 (13’45”01) | |
Polonia | Kasimierz Zimny | 13’44”8 (13’45”09) |
[modifica] 10.000 metri
Finale diretta con 32 partenti.
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Unione Sovietica | Pjotr Bolotnikov | 28'32"2 (RO) (28’32”18) | |
Germania | Hans Grodotzki | 28’37”0 (28’37”22) | |
Australia | David Power | 28’38”2 (28’37”65) |
[modifica] Maratona
Il favorito è il sovietico Popov.
Rimangono tutti nel gruppo fino al 15° chilometro. Poi l'etiope Abebe e il marocchino Abdesselem accelerano e si staccano. Neanche Popov riesce a reggere il loro ritmo. Corrono affiancati per altri 25 km. Quando mancano due chilometri all'arrivo Abebe, accorgendosi che il passo del rivale si fa pesante, scatta di nuovo e prende il largo.
Pos | Paese | Atleta | Anni | Tempo |
---|---|---|---|---|
Etiopia | Bikila Abebe | 1932-1973 | 2h15'16"2 (RO) | |
Marocco | Rhadi ben Abdessalam | 1929-2000 | 2h15’41”6 | |
Nuova Zelanda | Barry Magee | 2h17’18”2 |
Abebe (questo è il suo cognome, mentre Bikila è il nome) è solo alla sua terza maratona.
[modifica] 3000 siepi
3 Batterie | 11 + 11 + 10 | Si qualificano i primi 4. |
Finale | 12 concorrenti |
Pos | Paese | Atleta | Anni | Tempo in min. |
---|---|---|---|---|
Polonia | Zdzislaw Krzyszkowiak | 1929-2003 | 8'34"2 (RO) (8’34”30) | |
Unione Sovietica | Nikolai Sokolov | 8’36”4 (8’36”55) | ||
Unione Sovietica | Semjon Rishchin | 8’42”2 (8’42”34) |
[modifica] 110 ostacoli
È presente il primatista mondiale, il tedesco Lauer (13"2 nel 1959).
6 Batterie | 36 partenti | Si qualificano i primi 4. |
4 Quarti di finale | 6 + 6 + 6 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
2 Semifinali | 6 + 6 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 6 concorrenti |
Pos | Paese | Atleta | Tempo in sec. |
---|---|---|---|
Stati Uniti | Lee Calhoun | 13"8 (13”98) | |
Stati Uniti | Willie May | 13”8 (13”99) | |
Stati Uniti | Hayes Jones | 14”0 (14”17) |
Anche a Roma gli Stati Uniti occupano tutto il podio. È la quarta tripletta consecutiva da Londra 1948!
Calhoun è l'unico atleta che è riuscito a vincere due volte il titolo olimpico nella disciplina.
[modifica] 400 ostacoli
Alle selezioni olimpiche di Los Angeles Glenn Davis e Eddie Southern abbattono per primi la barriera dei 50 secondi: 49"5 per Davis e 49"7 per Southern.
Ai Giochi i due finiscono primo e secondo nello stesso ordine.
6 Batterie | 34 partenti | Si qualificano i primi 2, più i 2 migliori tempi. |
2 Semifinali | 7 + 7 | Si qualificano i primi 3. |
Finale | 6 concorrenti |
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Stati Uniti | Glenn Davis | 49"3 (RO) (49”51) | |
Stati Uniti | Clifton Cushman | 49”6 (49”77) | |
Stati Uniti | Richard Howard | 49”7 (49”90) |
Al quarto posto si piazza il tedesco Janz con 49"9 (50"04), che diventa il primo atleta europeo ad infrangere la barriera dei 50 secondi (tempo manuale) nella specialità.
Glenn Davis rimarrà a lungo l'unico atleta ad aver vinto due ori nella specialità. Il suo primato verrà eguagliato da Edwin Moses nel 1984.
[modifica] Staffetta 4x100
Pos | Paese | Atleta | Tempo in sec. |
---|---|---|---|
Germania | Bernd Cullmann, Armin Hary Walter Mahlendorf, Martin Lauer |
39"5 (RM)(39”66) | |
Unione Sovietica | Gusman Kosanov, Leonid Bartenev Juri Konovalov, Edvins Ozolin |
40”1 (40”24) | |
Regno Unito | Peter Radford, David Henry Jones David Hugh Segal, Jospeh Whitehead |
40”2 (40”32) |
[modifica] Staffetta 4x400
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Stati Uniti | Jack Yerman, Earl Young Glenn Davis, Otis Davis |
3' 02"2 (RM) (3”02’37) |
|
Germania | Manfred Kinder, Hans-J. Reske Johannes Kaiser, Carl Kaufmann |
3’02”7 (3’02”84) |
|
Indie Occidentali Britanniche | George Kerr, James Wedderburn Keith Gardner, Malcolm Spence |
3’04”0 (3’04”13) |
La Germania stabilisce il nuovo record europeo.
[modifica] Concorsi
[modifica] Salto in alto
Il siberiano Valeri Brumel, a soli 18 anni, è il nuovo primatista europeo con 2,17. In America, Thomas batte tre volte il record del mondo, portandolo a 2,229 metri.
Giunge a Roma con il ruolo di grande favorito. A contrastarlo c'è il terzetto dei sovietici, allenati dal mago Vladimir Djachov.
La finale, come previsto, è una lotta tra Thomas e i sovietici. Alla quota di 2,12 rimangono solo loro quattro. Tutti e tre i sovietici la saltano (il 18enne Brumel al terzo tentativo), Thomas addirittura la passa. Siamo a 2,14: il georgiano Shavlakadze è l'unico a farcela alla prima prova, tutti gli altri la superano alla seconda. A 2,16 Shavlakadze mantiene il suo percorso netto, Brumel ce la fa al secondo salto, mentre Thomas e il terzo dei sovietici falliscono per tre volte.
Pos | Paese | Atleta | Anni | Misura |
---|---|---|---|---|
Unione Sovietica | Robert Shavlakadze | 2,16 m (RO) | ||
Unione Sovietica | Valeri Brumel | 1942-2003 | 2,16 m (RO) | |
Stati Uniti | John Thomas | 2,14 m |
[modifica] Salto con l'asta
Pos | Paese | Atleta | Misura |
---|---|---|---|
Stati Uniti | Donald Bragg | 4,70 m (RO) | |
Stati Uniti | Ron Morris | 4,60 m | |
Finlandia | Eeles Landström | 4,55 m |
Bragg è l'ultimo saltatore che vince l'oro olimpico con un'asta di metallo.
[modifica] Salto in lungo
Prima dei Giochi l'americano Ralph Boston stabilisce il nuovo primato del mondo con 8,15. In sé è un fatto epocale, poiché il record durava dal 1935 e portava la firma del grande Jesse Owens.
A Roma è il grande favorito.
Al secondo salto va in testa il "numero due" americano Robertson, che atterra a 8,03 (primato personale). Boston gli risponde con 8,12. Non succede più nulla fino all'ultimo turno.
La gara si riaccende quando l'armeno Ter-Ovanesyan mette a segno un record europeo di 8,04, subito seguito dal tedesco Steinbach con 8 metri esatti. L'ultimo brivido lo provoca Robertson, il cui ultimo salto è misurato a 8,11, due soli centimetri in meno dell'oro.
Pos | Paese | Atleta | Anno | Misura |
---|---|---|---|---|
Stati Uniti | Ralph Boston | 8,12 m (RO) | ||
Stati Uniti | Irvin Roberson | 1935-2001 | 8,11 m | |
Unione Sovietica | Igor Ter-Ovanesian | 8,04 m |
Il 12 agosto Boston migliorerà di nuovo il primato del mondo con 8,21.
[modifica] Salto triplo
Un mese prima dei Giochi il polacco Schmidt atterra a 17,03 m, diventando il primo uomo al mondo a superare la linea dei 17 metri. Alle Olimpiadi ha il ruolo del favorito e vince. Il campione uscente da Silva, ormai 33enne, non va oltre il 14° posto con 15,07.
Pos | Paese | Atleta | Misura |
---|---|---|---|
Polonia | Józef Schmidt | 16,81 m (RO) | |
Unione Sovietica | Vladimir Gorjajev | 16,63 m | |
Unione Sovietica | Vitold Kreyer | 16,43 m |
[modifica] Getto del peso
Il campione in carica Parry O'Brien arriva secondo ai Trials dietro Dalls Long e stacca il biglietto per Roma. Ma prima dei Giochi succede l'imprevedibile: un americano, William Nieder, fa il nuovo record del mondo con 20,06. Tra l'altro è il primo al mondo a superare la fettuccia dei 20 metri. Ma è l'uomo "sbagliato": Nieder infatti non compare nella terna dei selezionati per i Giochi perché ai Trials è arrivato solo quarto. Il Comitato olimpico americano, per la prima volta, decide di fare un'eccezione alla regola di ferro e lascia a casa il terzo arrivato dei Trials, Dave Davis per dare una possibilità a Nieder. In finale Nieder parte male, ma al quinto lancio sferra una botta a 19,68 metri che gli vale l'oro.
Pos | Paese | Atleta | Misura |
---|---|---|---|
Stati Uniti | William Nieder | 19,68 m (RO) | |
Stati Uniti | Parry O'Brien | 19,11 m | |
Stati Uniti | Dallas Long | 19,01 m |
[modifica] Lancio del disco
Le credenziali del campione olimpico uscente Oerter non sono superiori a quelle dei due co-primatisti mondiali, il connazionale Babka e il sovietico Piatkowski (59,91). Ma Oerter prevale stabilendo ancora una volta il record olimpico. Piatkowski, in particolare, delude piazzandosi solo quinto con 55,12.
Pos | Paese | Atleta | Misura |
---|---|---|---|
Stati Uniti | Alfred Oerter | 59,18 m (RO) | |
Stati Uniti | Richard Babka | 58,02 m | |
Stati Uniti | Dick Cochran | 57,16 m |
[modifica] Lancio del martello
La prima di una lunga serie di vittorie sovietiche nella specialità giunge inattesa.
Il favorito è il campione uscente Harold Connolly, che poco prima dei Giochi ha sfondato per primo al mondo il muro dei 70 metri (70,33). Ma a Roma delude finendo all'ottavo posto con 63,59.
Pos | Paese | Atleta | Anni | Misura |
---|---|---|---|---|
Unione Sovietica | Vassiliy Rudenkov | 67,10 m (RO) | ||
Ungheria | Gyula Zsivotzky | 65,79 m | ||
Polonia | Tadeusz Rut | 1931-2002 | 65,64 m |
[modifica] Lancio del giavellotto
Nelle qualificazioni il polacco Sidlo, secondo a Melbourne, lancia a 85,14. Ma in finale è soltanto ottavo. Vince il sovietico Tsibulenko con una misura inferiore.
Pos | Paese | Atleta | Misura |
---|---|---|---|
Unione Sovietica | Viktor Tsibulenko | 84,64 m | |
Germania | Waler Kruger | 79,36 m | |
Ungheria | Gergely Kulcsar | 78,57 m |
[modifica] Decathlon
La scena mondiale è dominata dall'americano Johnson (argento a Melbourne) e dal taiwanese Yang (che vive negli Stati Uniti e studia nella stessa università del rivale). Alle selezioni olimpiche (notoriamente "open" negli Stati Uniti), Johnson batte Yang e migliora per la terza volta il record mondiale con 8.683 punti.
L'unico che potrebbe fare da terzo incomodo è il sovietico Kusnetsov, già detentore del record mondiale. Ma il russo è reduce da un infortunio e non sarà mai veramente in lotta per l'oro.
I due protagonisti sono vicini in tutte le specialità; alla fine della prima giornata è davanti Johnson di soli 55 punti: 4647 contro 4592.
Nella seconda giornata i due si scavalcano più volte in testa alla classifica. Johnson giunge in vantaggio di 67 punti prima della prova finale, i 1500 metri. In questa gara il taiwanese vanta un 4'36", mentre l'americano ha un personale ben più alto: 4'54"2, stabilito a Melbourne. Yang, se vuole vincere, deve staccare Johnson di almeno dieci secondi. La gara è massacrante: Johnson si incolla dietro Yang dall'inizio alla fine. Yang sprinta in rettilineo, ma riesce a distanziare il rivale di soli 1"2 secondi.
Pos | Paese | Atleta | Anni | Punti |
---|---|---|---|---|
Stati Uniti | Rafer Johnson | 8.392 (RO) | ||
CORSE 100 m: 10"9 110 ost. 15"3 400 m: 48"3 1500 m: 4' 49"7 |
SALTI Alto: 1,85 Asta: 4,10 Lungo: 7,35 |
LANCI Peso: 15,82 Disco: 48,49 Giavellotto: 69,76 |
||
Taipei Cinese | Chuan-Kwang Yang | 8.334 | ||
CORSE 100 m: 10"7 110 ost. 14"6 400 m: 48"1 1500 m: 4' 48"5 |
SALTI Alto: 1,90 Asta: 4,30 Lungo: 7,46 |
LANCI Peso: 13,33 Disco: 39,83 Giavellotto: 68,22 |
||
Unione Sovietica | Vassili Kusnetsov | 1932-2001 | 7.809 |
Dopo l'enorme fatica Johnson dirà: "Mai più" e infatti alla fine della stagione si ritirerà dall'attività agonistica.
[modifica] Marcia
[modifica] Marcia 20 km
Pos | Paese | Atleta | Tempo |
---|---|---|---|
Unione Sovietica | Vladimir Golubnichij | 1h34' 07"2 | |
Australia | Noel Freeman | 1h34’16”4 | |
Regno Unito | Stanley Vickers | 1h34’56”4 |
[modifica] Marcia 50 km
Lo svedese Ljunggren, oro a Londra e bronzo di Melbourne, è alla sua quarta Olimpiade. Ha 41 anni. Ingaggia un testa a testa con il britannico Thompson. A 5 km dalla fine i due sono ancora appaiati. Vince il britannico di soli 17 secondi. Tardiva la rimonta di Pamich. In precedenza si era ritirato il campione uscente Read.
Pos | Paese | Atleta | Anni | Tempo |
---|---|---|---|---|
Regno Unito | Donald Thompson | 4h25'30" (RO) | ||
Svezia | John Ljunggren | 1919-2000 | 4h25’47”0 | |
Italia | Abdon Pamich | 4h27’55”4 |