Alfredo Comandini
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Alfredo Comandini (Faenza 5 dicembre 1853 - 9 luglio 1923) fu un giornalista, direttore politico del Corriere della Sera tra il 1891 e il 1892.
Quando nasce, Faenza fa parte dello Stato pontificio; suo padre non può vederlo subito perché è in carcere per cospirazione. Alfredo vive l'infanzia a Cesena dove comincia a dedicarsi all'attività politica. È giovane segretario della Consociazione repubblicana sino al 1872, quando decide di trasferirsi a Roma per studiare Giurisprudenza.
La sua passione politica lo porta, dopo essere stato nel 1874 il più giovane arrestato di Villa Ruffi, ad entrare nel mondo del giornalismo come corrispondente da Roma. Nel 1879 è chiamato a dirigere a Vicenza «Il Paese» e, nel 1880, passa, sempre come direttore all'«Adige» di Verona.
Trasferitosi a Milano nel 1883 dirige «La Lombardia», che riesce a trasformare da giornale ormai in declino in un organo di stampa vivace e combattivo. Il 1 settembre 1891 viene nominato da Eugenio Torelli Viollier (fondatore e direttore del Corriere della Sera) nuovo direttore politico del quotidiano milanese. Viollier, stanco ed ammalato, cerca chi lo possa sostituire. Ma Comandini rimane per poco tempo alla guida del Corriere poiché nel 1892 accetta la candidatura che gli viene offerta dal Circolo democratico Costituzionale di Cesena. La successiva elezione a deputato provoca un suo sostanziale allontanamento dal quotidiano milanese.
Alla Camera, Comandini, diventato ormai moderato e costituzionale, siede nel gruppo di Sidney Sonnino. Non viene rieletto alle elezioni successive e tenta, aiutato da Sonnino (che è Ministro del Tesoro), di dare vita a Milano ad un nuovo quotidiano, «Il Corriere del Mattino», ma il tentativo si conclude con un fallimento. Non ha migliore fortuna anche la successiva iniziativa del 1898, quando cerca di dare vita ad un nuovo quotidiano radicale, «Il Piccolo». Dopo due cocenti insuccessi così ravvicinati, Comandini decide di abbandonare il giornalismo attivo, anche se rimane collaboratore sotto pseudonimo per «L'Illustrazione Italiana».
Del Comandini studioso e ricercatore rimangono una memorabile "L'Italia nei cento anni del secolo XIX giorno per giorno illustrata" e la sua inchiesta come inviato in Sicilia nel 1894 in occasione dei gravi disordini che si verificarono nell'isola.