Aldo Cantarutti
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Aldo Cantarutti | ||
Dati biografici | ||
Nome | Aldo CANTARUTTI |
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Nato | 17 gennaio 1958 Manzano |
|
Nazionalità | Italia | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | attaccante | |
Squadra | ritirato | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
---|---|---|
1976 | Torino | |
Squadre professionistiche | ||
1976-1977 | Torino | 1 (0) |
1977-1978 | Monza | 18 (2) |
1978-1979 | Lazio | 9 (1) |
1979-1980 | Pisa | 24 (6) |
1980-1981 | Pisa | 35 (12) |
1981-1982 | Catania | 36 (10) |
1982-1983 | Catania | 34 (11) |
1983-1984 | Catania | 22 (4) |
1984-1985 | Ascoli | 27 (5) |
1985-1986 | Atalanta | 24 (9) |
1986-1987 | Atalanta | 12 (2) |
1987-1988 | Atalanta | 24 (4) |
1988-1989 | Brescia/ Vicenza | 26 (11) |
1989-1990 | Vicenza | 1 (0) |
Aldo Cantarutti (Manzano, 17 gennaio 1958) è un calciatore italiano.
Giocava come centravanti o ala sinistra.
Indice |
[modifica] Carriera come calciatore
[modifica] In squadre di club
Il biondo centravanti udinese Aldo Cantarutti è cresciuto nelle giovanili del Torino, con cui ha avuto modo di esordire in Serie A il 10 aprile 1977 (Torino-Catanzaro 3-1). I granata però non lo ritengono maturo per la massima serie e lo cedono per un biennio in prestito. Nel 1977-78 promette bene a Monza, segnando 2 reti in 18 partite e giocando come ala sinistra.
Ha così la possibilità di passare alla Lazio, ancora in Serie A. Ma la stagione del calcioscommesse si rivela un flop per Cantarutti, che gioca appena 9 gare. Svincolatosi dal Torino, si ricicla nel Pisa di Romeo Anconetani, che crede fermamente in lui e gli affida le chiavi dell'attacco toscano. Aldo non delude: possente fisicamente, agisce da boa davanti a Giorgio Barbani e Roberto Bergamaschi e mette a segno sei reti in 24 partite. Ancora più strepitosa la stagione 1980-81: Cantarutti si consacra con 12 reti (quinto miglior marcatore del campionato).
Il presidente del Catania Angelo Massimino, dopo aver messo alla porta il deludente Mario Piga, nell'estate 1981 si svena per portare il centravanti in Sicilia e lo riesce ad acquistare per circa 660 milioni di lire. E Cantarutti ancora una volta non delude. 10 reti il primo anno (tante quante il suo partner Angelo Crialesi), mentre contribuisce con 11 gol al ritorno in Serie A degli etnei nella successiva stagione.
Sembrerebbe che il lungagnone sia pronto per la massima serie, ma dopo un inizio promettente (due reti alla sua ex squadra, il Pisa) si infortunia contro la Roma e rientra solo quattro partite dopo. Ma non si ritrova più. Non c'è intesa con il nuovo centravanti Andrea Carnevale. E la squadra retrocede all'ultimo posto, con appena 14 reti segnate, di cui 4 portano la firma del biondo udinese. L'unico ricordo positivo della stagione è la rete in rovesciata contro il Milan, annullata senza motivo dall'arbitro Benedetti e costata al Cibali (a causa dei tumulti che seguirono questa decisione...) quattro giornate di squalifica in A e un paio in Coppa Italia.
Ciononostante, Ascoli prima e Atalanta poi (sempre in A) credono in lui, che lascia Catania. Ottenuta un'altra bruciante retrocessione nelle Marche, Bergamo sembra rigenerarlo, ma ancora una volta dopo un buon inizio (9 reti nel 1985-86), si perde per un infortunio e saluta per l'ultima volta la Serie A. Conquista la sua seconda promozione in carriera nel 1987-88, ma preferisce rimanere tra i cadetti, nel Brescia. A ottobre 1988 viene acquistato dal Lanerossi Vicenza. È l'ultimo capitolo della sua carriera da calciatore: con i veneti Cantarutti torna a segnare ed è determinante nella conquista della salvezza nel campionato di serie C1, ma lascia il calcio.
[modifica] Nella nazionale italiana
Cantarutti ha anche avuto una brevissima parentesi azzurra. Il 21 febbraio 1979 Azeglio Vicini lo fece esordire con l'under-21 in una partita molto speciale: si giocò contro la nazionale maggiore dell'Unione Sovietica, perdendo appena 1-0. L'attaccante udinese assaporò poi la maglia della rappresentativa di Serie B.
[modifica] Carriera come dirigente
Da alcuni anni Aldo Cantarutti lavora come osservatore e responsabile dell'area tecnica. Ha iniziato con l'Atalanta, per poi proseguire con il Valencia, il Lecce, il Celta Vigo e dal 2004-05 con il Vicenza.